17 Maggio 2023

Laibach a Trieste con “Alamut”

el sunto La band cult slovena dei Laibach sceglie Trieste per il debutto italiano dell’opera sinfonica “Alamut”, domenica 15 ottobre al Politeama Rossetti

I Laibach annunciano il debutto in Italia di “Alamut”, la nuova straordinaria opera sinfonica, composta dalla band slovena assieme ai musicisti iraniani Idin Samimi Mofakham e Nima A.Rowshan della Teheran Symphony Orchestra, basata su una famosa storia ambientata nella Persia dell’XI secolo.

Il concerto sinfonico – che vedrà i Laibach sul palco assieme alla RTV Slovenia Symphony Orchestra diretta dal M° iraniano Navid Gohari, il gruppo vocale Human Voice Ensemble di Teheran, il coro delle donne Gallina e l’orchestra di fisarmoniche femminile AccordiOna – andrà in scena domenica 15 ottobre al Politeama Rossetti di Trieste, organizzato da VignaPR e AND Production.

Alamut, il titolo dello spettacolo, è tratto dal romanzo dello scrittore Vladimir Bartol, nato proprio a Trieste, scritto nel 1938 in pieno regime nazifascista.

Attraverso l’espediente letterario di un contesto storico lontano, Alamut esamina i meccanismi di propaganda negli anni in cui l’autore Bartol assiste all’ascesa del fascismo a Trieste, dove viveva. Best-seller all’estero, in Italia solo dopo il 2001, in seguito all’attentato alle Torri Gemelle di New York, la fortuna di questo libro ebbe nuova vita; la sua storia ha inoltre ispirato la creazione di Assassin’s Creed, uno dei videogiochi più famosi al mondo.

Il personaggio centrale di questa storia è Hassan-i Sabbāh, carismatico leader religioso e politico degli Ismailiti Nizari e fondatore di una misteriosa formazione militare nota come Assassini, temuti e rispettati fino ad oggi. Hassan-i Sabbāh è un profeta autoproclamato che guida una guerra santa contro i Selgiuchidi che lo porterà alla conquista della loro roccaforte, il castello di Alamut. Il motto “Nulla è vero, tutto è permesso” come principio supremo degli Ismailiti è l’idea centrale del romanzo, che, nello spirito dell’ascesa del fascismo (il romanzo è stato sarcasticamente dedicato a Benito Mussolini), si basa sulla negazione di tutte le dottrine e le tradizioni, ed esprime lo scetticismo filosofico più radicale e nichilista.

Nell’imponente spettacole dei Laibach le idee del nichilismo radicale si intrecciano con la poesia persiana classica di Omar Khayyam, e i versi sensuali di Mahsati Ganjavi si mescolano con i colori orchestrali minimalisti derivati dalla tradizione iraniana.

Il meccanismo di propaganda di Hassan-i Sabbāh trova eco nel principio industrial su cui si muovono sia le dinamiche musicali orchestrali che il suono unico e inconfondibile della band. 

(Da comunicato stampa)

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