16 Maggio 2023

Arpa e Soprintendenza bocciano l’ovovia

el sunto Dopo aver presentato le osservazioni alla VAS, il Comitato del No ovovia denuncia: il Comune non da conto dei pareri

Un’altra conferma che le analisi del fronte del NO ovovia erano corrette, e un altro ostacolo, forse finalmente insormontabile, sul percorso dell’ovovia. Il Comitato ha oggi esposto due documenti fondamentali che potrebbero chiudere la partita prima ancora del responso del TAR: il parere dell’ARPA e il parere della Soprintendenza Speciale per il PNRR in merito alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS). Entrambi i documenti sono inequivocabilmente negativi. Entrambi i documenti erano in possesso dell’Amministrazione da diversi giorni, ma sono stati colpevolmente omessi nelle interviste pubbliche rilasciate, dove invece non sono mancate le pesanti denigrazioni da parte di Dipiazza nei confronti del Comitato che si oppone al progetto.

“Siamo soddisfatti che le analisi tecniche prodotte dal nostro Comitato Scientifico trovino nuovamente puntuale conferma nei documenti degli Enti chiamati a pronunciarsi in merito al progetto della cabinovia, smentendo così le prese di posizione del Comune e dimostrando improprie le parole offensive del Sindaco nei confronti del Comitato – afferma il Coordinatore del Comitato NO ovovia, William Starc – Rimaniamo in attesa del pronunciamento del TAR rispetto i ricorsi presentati, ma riteniamo inaccettabile il comportamento non solo di chi porta la responsabilità politica per la situazione che si è venuta a creare, ma pure del responsabile del procedimento. Ostinandosi a propagandare notizie prive di fondamento sulla sostenibilità ambientale, trasportistica e finanziaria dell’opera, l’amministrazione manca di rispetto ai cittadini, che meritano invece un’informazione corretta e completa, e una piena trasparenza sull’operato degli uffici. Invitiamo ancora una volta a mettere urgentemente la parola fine a questa inutile, impattante e insostenibile opera”.

Il Comitato, grazie al contributo di qualificati professionisti, ha articolato una corposa relazione, che affronta aspetti procedimentali, ambientali, trasportistici. Le osservazioni si riferiscono non solo agli elaborati prodotti per la Variante n.12, ma pure a quelli aggiunti per giustificare la richiesta formulata dal Comune alla Regione per richiedere la deroga sull’applicazione della Direttiva Comunitaria per la protezione degli uccelli, recepita sia dalla legislazione Nazionale che Regionale. L’ostinazione con cui il Comune ha continuato a sostenere che la Direttiva si applica solo agli impianti sciistici è stata sconfessata pure dagli uffici regionali. Nell’osservazione del Comitato si citano studi che sono stati predisposti e approvati in anni passati per conto delle Direzioni Regionali competenti, con i quali si esalta il pregio naturalistico del bosco e si giustifica il suo inserimento in Natura 2000. Inoltre si rimarca come per Bosco Bovedo valgano principi di salvaguardia ambientale puntuali, evidenziati in un consistente documento scientifico, mentre nella Relazione Ambientale, elaborato base predisposto dal Comune per la VAS e la VINCA, questi non vengono tenuti nella debita considerazione. Gli schemi adottati per le analisi sono carenti e datati per poter essere scientificamente presi in considerazione al fine di rispondere al principio di non arrecare danno all’Ambiente.  Per gli aspetti paesaggistici si rimanda a quanto la Soprintendenza Nazionale decentrata per il PNRR ha rilevato nell’esprimere parere non favorevole alla VAS, citando pure elementi che sono stati sottoposti all’attenzione del TAR con i ricorsi presentati dalle Associazioni in quella sede. Infine, vi è una parte dell’osservazione che contesta quanto sostiene la documentazione integrativa presentata dal Comune in merito all’asserito miglioramento delle condizioni di circolazione sulla viabilità per il calo degli incidenti stradali e la salute umana derivanti dalla riduzione presunta del traffico sulle strade con l’entrata in esercizio della cabinovia.

“Abbiamo voluto sviluppare ulteriormente quanto già evidenziato nel nostro Dossier tecnico, dimostrando con ulteriori analisi, dati e schede l’inconsistenza delle ragioni addotte negli elaborati comunali, sia sui benefici della presunta riduzione del traffico di accesso alla città che sul contenimento delle emissioni di CO2 – ha aggiunto Maurizio Fermeglia, componente del Comitato ed ex-Rettore dell’Università di Trieste – Un altro elemento che riteniamo rilevante, che non è stato minimamente preso in considerazione, riguarda la localizzazione della stazione a Opicina, sopra  una dolina, ipotesi non consentita dalle norme vigenti del Piano regolatore comunale.”

Il dettaglio dei documenti:

È pervenuta all’Amministrazione Comunale e ad altri soggetti istituzionali la nota emessa in data 28/04/2023 dal Ministero della Cultura – Soprintendenza Speciale per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sul procedimento di Valutazione Ambientale Strategica ai sensi dell’art.14 D.Lgs 152/06 e s.m.i. per la Variante al Piano Regolatore Generale Comunale di livello comunale “Accesso nord: mobilità sostenibile e turistica” la quale conclude con parere di competenza non favorevole affermando: “SI REPUTA CHE IL RAPPORTO PIÙ CHE MAI INCERTO TRA BENEFICI AMBIENTALI INTRODOTTI DALL’OPERA A FRONTE DEI CERTI EFFETTI NEGATIVI DIRETTI E INDIRETTI CHE L’OPERA PRODURRÀ SULL’AMBIENTE E SUL CONTESTO PAESAGGISTICO CIRCOSTANTE NON CONSENTANO L’EMISSIONE DI UN PARERE POSITIVO”.

È pervenuta pure all’Amministrazione comunale la nota emessa in data 08/05/23 dell’ARPA FVG sul procedimento di Valutazione Ambientale Strategica per la Variante al Piano Regolatore Generale Comunale “Accesso Nord: mobilità sistemica e turistica” nella quale si evidenziano tutta una serie di carenze di analisi e in conclusione si afferma: PER QUANTO DI COMPETENZA DELLA SCRIVENTE AGENZIA, SI RITIENE CHE NON SIANO STATI FORNITI ELEMENTI SUFFICIENTI AD ATTESTARE “CONSEGUENZE POSITIVE DI PRIMARIA IMPORTANZA PER L’AMBIENTE” DERIVANTI DALLA REALIZZAZIONE DELL’OPERA.

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