27 Aprile 2023

La testa per intrigo: intervista a Massimo Premuda

el sunto Martedì 2 maggio alle 18, nella piazzetta del Villaggio del Pescatore, "La testa per intrigo" inaugurerà "Il Maggio dei Libri" del Duino&book

Martedì 2 maggio alle 18, nella piazzetta del Villaggio del Pescatore, verrà inaugurato “Il Maggio dei Libri” del Duino&book, presentando “La testa per intrigo” di Corrado Premuda, con Alessia Giani, Roberto Icolari, Massimo Romita e Massimo Premuda.

Il ricordo di un’anima come Corrado Premuda va fatto attraverso una delle tante meraviglie portate su questa Terra dalla sua mente sempre connessa col cuore delle cose.

Quando Duino&book ha chiesto di ideare un evento in sua memoria, suo fratello Massimo Premuda, che ora porta avanti con molto affetto e competenza la voce di Corrado, ha pensato immediatamente al libro “La testa per intrigo”, scritto da Corrado Premuda.
Il reading letterario è stato creato con Roberto Icolari per unire le persone attraverso la letteratura.

Proprio in occasione di questo evento culturale abbiamo voluto intervistare Massimo Premuda, al quale abbiamo voluto chiedere subito: com’è nata l’idea del libro “La testa per intrigo”?

La testa per intrigo“Alcuni mesi prima della prematura scomparsa di Corrado, lui stesso aveva spedito la selezione di racconti, tutti scritti rigorosamente in dialetto triestino, all’editore Diego Manna di White Cocal Press, ben conoscendo la casa editrice, che si occupa proprio di pubblicare temi inerenti la nostra città o scritti nel nostro dialetto.
Si è dunque convenuto insieme di voler pubblicare il libro in occasione della giornata d’apertura del Triestebookfest, con la fondamentale complicità della giornalista e scrittrice Mary Barbara Tolusso e dell’artista e illustratore Ugo Pierri, che ne firmano rispettivamente la prefazione e la copertina.”

Corrado insegnava a scuola e teneva corsi di scrittura di creativa, ma a casa parlava in dialetto? Questo è il suo unico libro scritto in dialetto?

“Essendo figli di due insegnanti, in casa si è sempre parlato ‘in lingua’, tanto per dirla alla triestina, ed allenarci a un uso ricco e ricercato dell’italiano è sempre stata una delle loro priorità nella nostra infanzia.
Corrado si è avvicinato così all’utilizzo del triestino a fini letterari in età adulta, già nel 2016 aveva pubblicato una deliziosa collana di libricini per l’infanzia, dall’emblematico titolo ‘Minudaie’, di cui alcuni in dialetto, insieme all’orafa e architetto Anna Negrelli, che ne ha curato le illustrazioni per Luglio Editore. Ma anche su Bora.La stesso negli anni sono stati pubblicati diversi suoi scritti in triestino!

L’ultimo racconto della raccolta si chiude con questa battuta: “Scuseme tanto, no rivo a tignirme. Cossa volè far? A una certa età se diventa triestini”. Cosa voleva evidenziare con questa chiusa?

“Il sottotitolo della raccolta ‘La testa per intrigo’, che era anche il titolo del reading letterario da lui ideato per gli appassionati di lettura e scrittura, è ‘sei racconti risciacquati nel Rio Ospo’, e con questa specifica ha evidenziato il suo bisogno di ‘risciacquare i panni in Arno’, parafrasando il grande Manzoni. La revisione del triestino è stata realizzata direttamente da Diego Manna, ma si è trattato principalmente di una semplice armonizzazione della restituzione scritta del dialetto. In quanto alla chiusa del libro, Corrado voleva sicuramente rimarcare che l’essere triestini non è legato solo alla conoscenza e all’uso del dialetto, ma è anche una forma mentis o, meglio, una vera e propria filosofia di vita!”

Il ricavato delle vendite del libro andrà in beneficenza, per quale motivo?

“Abbiamo deciso insieme all’editore di devolvere il ricavato delle vendite in beneficenza. Proprio per restituire tutto l’affetto e la stima che Corrado ha ricevuto nei mesi che sono seguiti alla sua morte da parte di tantissime persone: operatori culturali, colleghi, gente comune che leggeva i suoi articoli e logicamente i suoi studenti. Non abbiamo ancora deciso a chi devolvere, anche perché i tempi saranno lunghi, ma sarà sicuramente un soggetto no profit che si è distinto negli anni per il suo impegno nell’ambito della cultura e del sociale.”

Corrado, oltre che scrittore, era docente. Alla sua memoria viene organizzato il “Concorso per Essi”, promosso dal Triestebookfest con la media partnership de Il Piccolo e il sostegno della Fondazione Pietro Pittini, di cosa si tratta?

“Il concorso dedicato a Corrado nasce da una chiacchierata con le organizzatrici del festival, in particolare con Loriana Ursich e Angela Del Prete, e dal desiderio comune di voler rendere omaggio alla passione che Corrado aveva per l’insegnamento, per la scrittura, per Trieste e per ESSI; come scherzosamente chiamava i suoi studenti. Nasce così, con la fondamentale collaborazione con il quotidiano di Trieste, Il Piccolo e della Fondazione Pittini, un concorso riservato agli studenti delle scuole superiori di Trieste, dal tema ‘E se ti dico Trieste?’, a cui si può partecipare gratuitamente inviando un articolo, un video, una foto oppure un fumetto che abbiano per tema luoghi, personaggi o storie legate alla nostra città.”

Per maggiori informazioni, invito a visionare il bando sulla pagina dedicata: http://www.triestebookfest.com/corrado-premuda-per-essi-concorso/

Chi era Corrado? E qual è il principale contributo che ci ha lasciato?

“In primis era mio fratello, in secondo luogo è stato uno scrittore, un giornalista e un docente molto amato e conosciuto. Aveva una grandissima curiosità intellettuale e i suoi studi e ricerche su Leonor Fini, data la complessità ed eccentricità del personaggio, rappresentano sicuramente un grande contributo alla conoscenza di questa straordinaria artista triestina che è molto più stimata e riconosciuta all’estero che non in patria.
Corrado ha dunque concorso in maniera scrupolosa e rigorosa alla riscoperta anche in Italia di questa poliedrica pittrice che si è occupata inoltre di teatro, scrittura, illustrazione e design, come ben documentato nei numerosi articoli che le ha dedicato negli anni e che sono stati pubblicati principalmente sulle pagine della cultura de Il Piccolo con cui collaborava da tanto tempo.”

Su cosa stava lavorando nell’ultimo periodo? C’è ancora qualche progetto nel cassetto da ultimare o pubblicare?

“Corrado ha lavorato per molti anni a una biografia puntuale ma originale sulla vita di Leonor Fini, con un focus molto approfondito sull’infanzia trascorsa a Trieste, sulla sua educazione culturale in città e sulle relazioni e affinità elettive con gli artisti e gli intellettuali triestini.
Negli ultimi mesi io mi sono dedicato alla sua eredità culturale al fine di donazioni mirate a realtà culturali d’eccellenza, analizzando il fondo dei suoi scritti; dagli articoli ai romanzi, editi e inediti, ma anche il patrimonio di materiali sulla Fini, costituito da monografie, tesi, cataloghi, libri scritti o illustrati da lei, articoli, pieghevoli, inviti, cartoline, poster, dvd e vhs!
Dunque pubblicare questa ricerca documentatissima era un suo piccolo grande sogno nel cassetto, che adesso sto facendo anche un progetto mio…”

Appuntamento dunque Martedì 2 maggio alle 18, nella piazzetta del Villaggio del Pescatore, per la presentazione de “La testa per intrigo“, all’interno della rassegna del Duino&Book Libri e vini in piazzetta.

1 commenti a La testa per intrigo: intervista a Massimo Premuda

  1. Maddalena ha detto:

    Complimenti a Maria Fuchs per l’ottima intervista!

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