9 Marzo 2023

La testa per intrigo – venerdì 10 marzo la presentazione durante l’apertura di Triestebookfest

el sunto Venerdì 10 marzo sarà presentato il libro "La testa per intrigo", di Corrado Premuda, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza

Venerdì 10 marzo, dalle 16, presso l’Auditorium “M. Sofianofulo” del Civico Museo Revoltella di Trieste (via Diaz 7) sarà presentato il libro La testa per intrigo, di Corrado Premuda, durante l’apertura ufficiale del Triestebookfest.

“Avere la testa per intrigo è un’espressione del dialetto triestino che amo molto: significa essere così poco attenti al punto che la testa è un impiccio, serve soltanto da intralcio.” Così scriveva Corrado Premuda sul suo blog.

“La testa per intrigo” era anche un appuntamento periodico, la cui formula era molto semplice: un locale, un microfono, un libro da leggere e un pubblico di ascoltatori all’ora dell’aperitivo. “La testa per intrigo” ha ospitato nelle sue numerose serate scrittori, giornalisti, attori, amanti dei libri, tutti accomunati dal piacere di condividere quello che amano: un romanzo o un testo.
La testa per intrigoOra, “La testa per intrigo” diventa anche il titolo di un libro, una raccolta di sei racconti, scritti dallo stesso Corrado, rigorosamente in dialetto triestino, che ci regalano uno spaccato della Trieste più spontanea e verace, attraverso le storie di personaggi a tratti estremi, a tratti comunissimi, ma non per questo meno interessanti, meravigliosamente riassunti nella frase: “Scuseme tanto, no rivo a tignirme. Cossa volè far? A una certa età se diventa triestini.”
Tempo fa Corrado aveva mandato in visione gli scritti a Diego Manna, editore di White Cocal Press, che ha deciso di pubblicare ora la raccolta con la complicità di Ugo Pierri e Mary Barbara Tolusso, che ne firmano rispettivamente la copertina e la prefazione, e di destinare il ricavato in beneficenza in accordo con il fratello Massimo.

L’inaugurazione ufficiale del Festival (alle 16.00, sempre all’Auditorium del Revoltella) prevede, dopo un breve intervento della Presidente del Triestebookfest Loriana Ursich e delle autorità in rappresentanza del Comune di Trieste e della Regione Friuli Venezia Giulia, un “Ricordo di Pino Roveredo e Corrado Premuda” con Alessandro Marinuzzi e Gigliola Bagatin, cui segue “Trieste senza bora: una dedica a Corrado Premuda” con Massimo Premuda, Diego Manna e Alessandro Marinuzzi con Sergia Adamo per la presentazione in anteprima de “La testa per intrigo” di Corrado Premuda, ed. Bora.La, White Cocal Press, a cura di Massimo Premuda, 2023.
A seguire viene presentato il Concorso “Corrado Premuda per Essi”, alla presenza dalla Presidente della Fondazione Pietro PittiniMarina Pittini, e della Direttrice de Il Piccolo, Roberta Giani, realtà partner dell’iniziativa rivolta agli studenti delle scuole superiori, di un’età compresa tra i 15 e 18 anni, residenti nel comune di Trieste. Ai partecipanti si richiede l’invio di articoli/video/foto/fumetti che abbiano per tema Trieste con l’obiettivo di raccontare luoghi, personaggi o storie che siano legate alla città. Le opere vincitrici saranno 4, una per categoria e il premio sarà un buono acquisto del valore di 200 euro e la pubblicazione delle opere vincitrici sul quotidiano Il Piccolo e sul sito internet del giornale. Tutte le opere pervenute e ritenute, a giudizio della Giuria, degne di menzione o segnalazione saranno pubblicate anch’esse sul sito e sui canali social del Triestebookfest.
Il regolamento del Concorso sarà disponibile sul sito del Triestebookfest.

La giornata inaugurale del Festival si conclude alle 18.30, con l’evento a cura di  Scuola di Musica55 “Ritorno a Trieste” Luttazzi e la Scrittura, un dialogo tra Sara Del SalGabriele Centis e Carlo Muscatello. Il Maestro Francesco De Lucia suonerà alcuni pezzi di Lelio Luttazzi.
Oltra a ricordare il grande talento, il profondo rispetto per la musica, il pubblico e i colleghi, si vuole sottolineare lo stile e la classe inconfondibile di Lelio Luttazzi, che ha segnato un epoca nella storia dello spettacolo e dell’intrattenimento culturale del nostro paese. La sua musica, ma anche la sua scrittura, è sempre piena di freschezza, di un’ironia che noi riconosciamo come tipicamente triestina che, anche nei momenti di grande leggerezza, non è mai superficiale, sempre intelligente, piena di stile ed eleganza.

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