18 Ottobre 2021

La canzone d’autore di Paolo Benvegnù, a Pordenone il 29 Ottobre

el sunto Una fama imprescindibile come musicista, autore ed anche come produttore, impensabile pensare alla musica d'autore in Italia senza pensare a lui

No, non è possibile parlare di Musica Italiana d’Autore senza passare per Paolo Benvegnù.

Non lo si può fare perché, se se oggi un certo tipo di canzone ed un certo modo di produrla è divenuto uno standard, è anche grazie a lui.

Sarebbero bastati i dieci anni di attività dei suoi Scisma a consegnarlo alla storia, un lasso di tempo compreso tra il 1993 ed il 2003 in cui Benvegnù e compagine hanno contribuito con stile ed eleganza al riportare la lingua italiana negli ascolti degli allora ventenni.

Le origini risalgono a metà anni ‘90, dopo due album autoprodotti e la partecipazione a numerosi contest, vengono aiutati da Manuel Agnelli ad imporsi nel 1997 con l’album “Rosemary Plexiglas”, un capolavoro di rock e poesia che può trovare riferimenti solamente in ambito internazionale. 

Mescolando abilmente testi onirici, melodoe sospese ed accelerazioni noise, riescono a mettersi a fianco di eroi del calibro di C.S.I. e Marlene Kuntz ed affrontano un’esposizione mediatica non da poco.

Da lì, il loro loro percorso segue una parabola che ricorda molto (anche per tutta una serie di primati culturali) quella dei Talk Talk, ovvero una presa di coscienza di quelle che sono le reali necessità dell’artista ed un rifiuto per qualunque possa ammiccare ad una facile presa commerciale.

Ne sfocia un album che suona più fresco oggi che nell’anno di uscita, il 1999.

Armstrong” commercialmente fu una disfatta, ma pose le basi per la carriera solista di Paolo Benvegnù, che a poco a poco, album dopo album, guadagna una fama imprescindibile come musicista, autore ed anche come produttore: C’è la sua mano dietro a capolavori come “Canzoni allo Specchio” dei Perturbazione, la sua canzone “Il Mare Verticale” è stata ripresa da Marina Rei, ed “io e Te” nientepocodimeno che che da Mina.

Sono innumerevoli i riconoscimenti che ha guadagnato nella sua carriera, ogni musicista dotato di un minimo di coscienza lo definisce come un autentico artigiano della musica, al punto da renderne un personaggio di culto.

Sono 5 gli album da lui finora incisi, l’ultimo di inediti “Dell’odio dell’innocenza” è del 2020, e sul quale vi è ancora un alone di mistero circa l’origine: Benvegnù riferisce infatti che le canzoni che compongono l’album gli siano state recapitate in maniera totalmente anonima su un CD-R da un musicista che, probabilmente, è stato folgorato dalla sua arte, e lui le ha trovate talmente belle dall’inciderle.

Tutto questo per dirvi che Paolo Benvegnù suonerà dal vivo a Pordenone, al Capitol, Venerdì 29 Ottobre 2021, e che sarà meraviglioso, non potrebbe essere altrimenti.

Ad aprire il concerto, ci penserà Feto, artista emergente in ambito lo-fi che a sentire dalle sue produzioni, non deluderà gli spettatori.

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