14 Maggio 2021

Torna Pint of Science. Edizione online ma con birre comodamente a casa

el sunto Un format completamente nuovo per questa edizione di Pint of Science che si trasforma in evento online ma partendo sempre dal bancone dei pub

Un format completamente nuovo per questa edizione di Pint of Science che, a causa
dell’emergenza Covid-19, si trasforma in evento online ma partendo sempre dal bancone dei pub.
Si tratta della sesta edizione italiana, quarta a Trieste, dell’evento di divulgazione scientifica più grande al mondo nato per portare la scienza fuori dai laboratori, dalle aule o dagli uffici per raccontarla nei pub: materia oscura, computer quantistici, nanotecnologie, neuroscienze, sindrome di down, tecnologie sostenibili, social network sono alcuni dei temi affrontati in questa edizione di Pint of Science, completamente riprogettata per arrivare nelle case di tutta Italia.

È un appuntamento che ormai è entrato nella lista degli eventi di divulgazione scientifica più attesi. E dopo la cancellazione dell’edizione 2020, quest’anno, nonostante il perdurare della pandemia, Pint of Science ha deciso di tornare e, in attesa di poter rientrare nei pub,
l’edizione 2021 servirà Pinte di Scienza direttamente nelle case del proprio pubblico. Dalle sei città della prima edizione nel 2015 alle 25 città dell’edizione di quest’anno: il ritmo è quello di una manifestazione che, nonostante il contesto certamente complesso, vuole rimanere spumeggiante e portare, quest’anno più che mai, un messaggio che è anche e soprattutto di speranza e di voglia di tornare alla normalità.

Già da due settimane i ricercatori delle 25 città italiane coinvolte (Avellino, Bari, Bologna,
Cagliari, Catania, Ferrara, Firenze, Frascati, Genova, L’Aquila, Lucca, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pavia, Pisa, Reggio Calabria, Roma, Rovereto, Salerno, Siena, Torino, Trento, Trieste) si alternano organizzando mini-video, le Pinte di Scienza, che in tre minuti portano, in modo assolutamente informale, tipico dello spirito di Pint of Science, ad esplorare alcune delle tematiche di ricerca più attuali.

Dalla materia oscura ai computer quantistici; dai ghiacciai alpini alla sindrome di
down; e poi energie pulite, nanotecnologie, comunicazioni di ultima generazione,
stelle, cervello, e si va perfino a caccia di dinosauri, mentre le mucche fanno ozonoterapia
e la fisica atomica si fonde con la musica ad arco. Ce n’è davvero per tutti i gusti: scorrendo
la lista degli argomenti trattati dagli speaker ospiti di Pint of Science 2021 c’è davvero
l’imbarazzo della scelta.

Sei le differenti aree tematiche in cui si articolano i talk delle mini Pinte di Scienza e le stesse tematiche saranno presenti nelle tre sere in cui Pint of Science, in contemporanea in 30 paesi in tutto il mondo, andrà online. Si tratta di Beautiful Mind (neuroscienze, psicologia e psichiatria), Atoms to Galaxies (chimica, fisica e astronomia), Our Body (biologia umana), Planet Earth (scienze della terra, evoluzione e zoologia), Tech Me Out (tecnologia) e Social Sciences (legge, storia e scienze politiche).

Durante ognuna delle tre serate del 17, 18 e 19 Maggio, i canali social di Pint of Science
ospiteranno una diretta online con mini-presentazioni, curiosità ma soprattutto, il vero
protagonista sarà il pubblico che parteciperà ad un quiz online. Poco più di un’ora per
rispondere a domande sulla scienza delle pinte, per ascoltare le spiegazioni dei ricercatori e per parlare di ricerca in modo informale e divertente.

E i pub? Vi starete chiedendo… «Quest’anno non era possibile immaginare la nostra edizione tradizionale dai pub, ma non volevamo far mancare Pint of Science al suo pubblico per il secondo anno consecutivo. Così abbiamo immaginato una edizione online, con due settimane di mini-Pinte di Scienza, a cura delle nostre città, e tre serate online, molto informali, con quiz, interventi dei nostri ricercatori, curiosità e sorprese – spiega Alessia Tricomi, responsabile nazionale e Presidente dell’Associazione Culturale Pint Of Science Italia–. Il format è naturalmente molto diverso da quello degli anni precedenti, ma mantiene quella leggerezza che ha sempre contraddistinto la nostra manifestazione.
Non possiamo essere nei pub, ma portiamo le pinte a casa del nostro pubblico e per sostenere i nostri amici dei pub, che ci accompagnano ormai da diversi anni in questa avventura, abbiamo immaginato con quelli di loro che sono attualmente aperti un menù #Pint21, che il nostro pubblico potrà ordinare come asporto, o come delivery o, per quelle città e pub dove è possibile, anche consumarlo direttamente sul posto. Insieme al menù #Pint21 il nostro pubblico riceverà in regalo uno dei fantastici gadget Pint of Science Italia. È un modo, anche se molto parziale, per stare vicini ai nostri amici dei pub che stanno vivendo un momento di grandissima difficoltà e per mantenere quel rapporto di sinergia e amicizia che ci lega a loro da anni.
Pint of Science ritorna in fermento! Vi aspettiamo in diretta facebook per l’edizione 2021 il 17, 18 e 19 maggio a partire dalle 21».

A Trieste i quattro pub coinvolti nel festival sono:
Il Grande Buffo Viale XX Settembre, 38A – 366 283 8962
Murphy’s Meeting Point Galleria Fenice, 6 – 040 2454143
TNT Pub Via della Ginnastica, 46/A – 040 661116
Old London Pub Via Giuseppe Caprin, 17 – 040 771834

Il parterre dei relatori è come sempre di tutto rispetto. Tra gli ospiti dell’evento nelle tre
serate online da Firenze, new entries tra le città di Pint, Samuele Ciattini (CNR) spiegherà
che legame c’è tra la fisica e il legno di pernambuco usato per gli archetti dei violini, da
Padova sarà la ricercatrice Alessandra Slemer (INAF Osservatorio Astronomico di Padova) a parlare di strumenti spaziali, mentre da Avellino sarà collegato Domenico D’Alelio
(Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli) per spiegare perché il mare non è acqua. Ma sarà davvero così?

Ancora Catania avrà tra i suoi ospiti Nunzio Tuccitto, professore di chimica-fisica
all’Università di Catania, che parlerà del futuro delle comunicazioni, mentre Oliver Morsch
(CNR) da Pisa spiegherà come si fa ad andare più veloci rallentando, e ancor da Ferrara il
professor Raffaele Tripiccione (Università e INFN Ferrara) spiegherà quanto siamo vicini ai computer quantistici. Federico Fanti (Università di Bologna) porterà il pubblico di Pint da Bologna, attraverso le esplorazioni del National Geographic, a cercare dinosauri e Michele Freppaz (Università di Torino) lo farà invece salire sui ghiacciai alpini. E insieme a loro anche giovani dottorandi ed assegnisti faranno comprendere quanto la ricerca sia
spumeggiante.

Ospite d’onore della prima serata sarà Antonio Zoccoli, Presidente dell’INFN.
E il pubblico, grande protagonista di questa edizione, dovrà cimentarsi con quiz e domande per aggiudicarsi lo scettro di Pint of Science 2021.
Pint of Science è un evento completamente gratuito e non a scopo di lucro, che esiste grazie al contributo degli sponsor principali. Quest’anno più che mai va ricordato il contributo che l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), da sempre sponsor nazionale dell’evento, ha voluto dare a sostegno della manifestazione, insieme all’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), sponsor del tema Atoms to Galaxies, e ai due sponsor locali, che da anni accompagnano la manifestazione, Centro Siciliano di Fisica Nucleare e di Struttura della Materia (CSFNSM) e Dipartimento di Fisica – Università di Torino. Senza il supporto degli sponsor la manifestazione non esisterebbe.

Pint of Science – La Storia, i numeri
Nel 2012 Michael Motskin e Praveen Paul erano due ricercatori all’Imperial College di Londra.
Diedero vita ad un evento chiamato “Meet the researchers” (Incontra i ricercatori) nel quale alcuni malati di Parkinson, Alzheimer, malattia del motoneurone e sclerosi multipla potevano andare nei loro laboratori a vedere quale tipo di ricerca facessero. L’evento fu molto motivante sia per i visitatori che per i ricercatori. Pensarono che se le persone vogliono entrare nei laboratori e incontrare i ricercatori, perché non portare i ricercatori fuori ad incontrare le persone? E così nacque Pint of Science. Nel maggio 2013 si tenne la prima edizione di Pint of Science (nel solo Regno Unito) che ha portato al grande pubblico alcuni dei più rinomati ricercatori a raccontare il loro lavoro innovativo agli amanti della scienza e della birra.
In Italia, la manifestazione è sbarcata nel 2015 coinvolgendo per prime sei città – Genova,
Trento, Siena, Roma, Pavia, Milano – addirittura più che triplicate nello spazio di pochissimi anni. Nel 2019, il festival si è svolto in contemporanea in ben 23 città italiane (AvellinoSarno, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Ferrara, Genova, L’Aquila, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pisa-Lucca, Pavia, Reggio Calabria, Roma, Siena, Trento-Rovereto, Trieste e Torino) e, dopo la cancellazione dell’edizione 2020 a causa della pandemia, quest’anno Pint of Science torna in edizione online con la partecipazione di 25 città italiane (a quelle del 2019 si sono aggiunte Frascati e Firenze) e di 30 paesi letteralmente in ogni angolo del mondo (Australia, Belgio, Brasile, Canada, Costa Rica, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Messico, Nuova Zelanda, Olanda, Paraguay, Portogallo, Regno Unito, Russia, Singapore, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Sudafrica e Thailandia).
Per ulteriori informazioni:
http://www.pintofscience.it

 

Tag: .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *