25 Marzo 2021

“M’illumino di meno” anche al Castello di Miramare

el sunto La notte del 26 marzo le luci che illuminano il Castello verranno spente in occasione della Giornata del risparmio energetico

La familiare sagoma illuminata del bianco Castello di Miramare durante la notte del 26 marzo sarà spenta. Anche il Museo storico aderisce infatti a “M’illumino di Meno”, Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata da Caterpillar e Radio2 nel 2005. L’edizione 2021 è dedicata al “Salto di specie”, l’evoluzione ecologica nel nostro modo di vivere che dobbiamo assolutamente fare per uscire migliori dalla pandemia.

Il Museo storico e Parco del Castello di Miramare ha messo in atto negli ultimi anni diverse iniziative correlate alla sostenibilità e all’evoluzione ecologica. Dal riuso dei materiali di scarto provenienti dalle potature nei 22 ettari di Parco come pacciamatura, all’utilizzo di energia a basso consumo, dal recente ripristino delle falde idriche per alimentare le acque di laghi e ruscelli alla salvaguardia e rispetto delle specie animali in tutto il comprensorio anche nel corso dei lavori di restauro nelle aree verdi.

A proposito dell’iniziativa “M’illumino di meno” cui Miramare aderisce spegnendo le luci per tutta la notte del 26 marzo, da qualche mese i vetusti fari ingialliti funzionanti ai vapori di sodio che illuminavano (poco e male) il castello, sono stati sostituiti da undici moderni proiettori a led, la cui tonalità è abbastanza “calda” da attutire nell’oscurità il biancore caratteristico della pietra d’Istria di cui è rivestita la dimora nobiliare voluta da Massimiliano d’Asburgo. La temperatura colore delle lampade installate è di tremila gradi Kelvin, paragonabili per impatto all’illuminazione usata in casa. Sono state posizionate lungo il perimetro del castello per garantire un’illuminazione omogenea, mentre è stata attutita la luminosità diretta sulla torre del Castello per far risaltare il quadrante dell’orologio che è illuminato dall’interno.

Di recente, inoltre, è stata ripristinata la rete idrica che alimenta gli specchi d’acqua nel Parco grazie a una stazione di pompaggio che sfrutta la ricchezza della falda acquifera nel sottosuolo ed è indipendente dalla fornitura dell’acquedotto. Questa attenzione alla sostenibilità consente di non versare acqua clorata a mare e quindi nella riserva marina che circonda il comprensorio del Museo storico oltre che di ottenere un notevole risparmio idrico.

 

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