29 Dicembre 2020

Miramare è il miglior Museo italiano secondo Artribune

el sunto Miramare è “il miglior museo italiano”, lo ha decretato Artribune, testata che si occupa di arte e cultura contemporanea

MiramareQuesto 2020 da archiviare per la pandemia che lo ha funestato, ha regalato al Museo storico e il Parco del Castello di Miramare almeno due importanti riconoscimenti che testimoniano il giusto percorso intrapreso in questi anni verso la valorizzazione, la cura e la conservazione del patrimonio lasciato in eredità da Massimiliano d’Asburgo.

È di oggi la notizia che Artribune, testata che si occupa di arte e cultura contemporanea “la più significativa rivista culturale del paese”, ha decretato che Miramare è “il miglior museo italiano”. La speciale classifica stilata dalla rivista diretta da Massimiliano Tonelli, il Best of 2020, tutto il meglio dell’anno che si conclude, prende in esame artisti, curatori, musei, progetti, città, politica.

La redazione scrive che “nonostante la crisi dei musei e il lockdown, le attività del Castello di Miramare di Trieste non si sono fermate. Il Museo diretto da Andreina Contessa ha scelto la data simbolica del 2 giugno per ricominciare ad accogliere i visitatori. E i risultati non sono mancati: sono stati quasi 1700 infatti coloro che hanno scelto di trascorrere il giorno della Repubblica nel maniero a strapiombo sul mare costruito tra il 1856 e il 1860. Tante le attività programmate dal Museo per continuare a mantenere un rapporto vivo e costante con il proprio pubblico, tra queste anche la mostra dedicata all’importante artista triestino Marcello Dudovich e la possibilità offerta a tutti di continuare a frequentare il parco nel periodo successivo al Dpcm del 3 novembre”. Continua Artribune: “Miramare sta lavorando con impegno nel tentativo – nonostante la relativa lontananza dal centro – di diventare un pezzo di città, sfruttando anche le potenzialità enormi (e le identiche difficoltà) date dal suo grande parco. Si tratta di un caso esemplare di museo che è risorto grazie al coraggio dello Stato italiano nel dare maggiore autonomia gestionale alle grandi istituzioni culturali del paese. Un coraggio che deve essere ulteriormente rilanciato”.

Tag: .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *