19 Febbraio 2020

“I soliti veceti”, le maldobrie di una banda di cinque in…soliti sospetti

el sunto Mercoledì 4 marzo, alle 18.30 al buffet da Roby di via Torrebianca 32 la presentazione de “I soliti veceti”, di Raimondo Cappai e Paolo Stanese

i soliti vecetiUn colpo memorabile alla Banca d’Italia. Cinque anziani tipicamente triestini legati da mille aneddoti e maldobrie. Un giovane disoccupato che passa le sue giornate in giro per i buffet della città. Questi gli ingredienti del libro “I soliti veceti”, esordio letterario in dialetto triestino di Raimondo Cappai e Paolo Stanese, edito da Bora.La, che già nel titolo strizza l’occhio al celebre film cult “I soliti sospetti”.
Tra un “otavo”, una polpetta e un classico “panin de coto col cren” gli autori ci porteranno in giro per molti locali tipici di Trieste, a partire proprio dal buffet da Roby, che ospita la presentazione. In ognuno di questi, i protagonisti del libro si alterneranno nella narrazione di molti divertenti aneddoti della loro gioventù. All’Approdo scopriremo così la storia della “banca dei zingani”, da Roby Scussa quella del brevetto di alcune talpe sotterranee molto particolari, da Gildo la leggenda di un meccanico infallibile, e così via.
A tirare le somme di tutti questi racconti ci penserà proprio il giovane disoccupato, Michele, che da Siora Rosa e al Buffet Sandwich Club riuscirà a capire il collegamento tra le maldobrie ed il colpo in Banca, in un finale ricco di colpi di scena.
Alla presentazione gli autori dialogheranno con Claudio Cecchelin e l’editore Diego Manna. Ingresso libero, è previsto un piccolo rinfresco finale.
Il libro, del costo di 8 euro, si trova in tutte le librerie di Trieste, nonché online a questo link.
Raimondo Cappai, classe 1973 è un ingegnere informatico con la passione per la scrittura. Vive nella sua amata Trieste e la mette sempre nei suoi racconti.
Paolo Stanese è nato nel 1975. Educatore, insegnante part time, cicloviaggiatore, per vari anni ha redatto libri in una casa editrice triestina. A lui si deve la stesura dialettale del libro.

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2 commenti a “I soliti veceti”, le maldobrie di una banda di cinque in…soliti sospetti

  1. Paula Adler ha detto:

    Diego Manna,un nome una garanzia,anche lolo come editor

  2. Paula Adler ha detto:

    ….anche solo(no lolo) come editor

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