20 Gennaio 2020

Il dramma della Risiera di San Sabba nel libro della trisnonna Clementina

el sunto Mercoledì 29 gennaio 2020 alla Risiera di San Sabba la presentazione del libro “La trisnonna Clementina e la Risiera di San Sabba"

Ci sono storie importanti legate alla città di Trieste che per essere raccontante ai più piccoli necessitano di notevole tatto e sensibilità. Gli eventi legati alla Risiera di San Sabba fanno sicuramente parte di queste storie. Alessandro Slama e Roberta Zucca, rispettivamente autore e illustratrice, nel loro libro “La trisnonna Clementina e la Risiera di San Sabba”, edito da Bora.La, ci parlano proprio di questa triste pagina della storia della nostra città, utilizzando toni semplici e delicati, destinati ad un pubblico dai sei anni in su.

risiera di san sabbaIl libro è stato presentato mercoledì 29 gennaio 2020 presso la saletta conferenze della Risiera di San Sabba, con il patrocinio dell’IRSREC FVG, Istituto Regionale per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea nel Friuli Venezia Giulia. A dialogare con gli autori e con l’editore Diego Manna, il direttore scientifico dell’Istituto Patrick Karlsen.

La trisnonna Clementina e la Risiera di San Sabba” racconta la storia realmente accaduta di Clementina Tosi, bisnonna dell’autore, uccisa dai nazisti nella Risiera di San Sabba di Trieste nel 1944, per aver ospitato nella propria abitazione due persone coinvolte nel controspionaggio. Proprio nella Risiera di San Sabba c’è una targa che ricorda i quattro caduti della missione alleata del capitano Valentino Molina: il capitano stesso, il tenente colonnello Francesco Sante De Forti, Guido Gino Pelagalli e la signora Clementina Tosi vedova Pagani.

risiera di san sabba

A memoria di Clementina Tosi è stata anche posata una pietra d’inciampo il giorno martedì 21 gennaio 2020 alle ore 11.00 in via Ireneo della Croce 5 (l’orario è variabile perché ci sono più pietre da posare in diverse vie cittadine).

L’obiettivo della pubblicazione del libro è quello di trasmettere ai bambini la conoscenza di un pezzo di storia importante di Trieste, utilizzando un linguaggio delicato, ma che trasmetta la consapevolezza della differenza tra bene e male e del valore della memoria e della libertà.

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