26 Febbraio 2019

Futuro incerto per il Rock Camp: al via una colletta online

el sunto Il Rock Camp, festival musicale che si svolge ogni anno sul carso triestino, a Trebiciano, quest’anno potrebbe saltare. Ecco cosa fare per sostenerlo!

Il Rock Camp, festival musicale estivo che si svolge ogni anno sul carso triestino, a Trebiciano, quest’anno potrebbe saltare a causa di problemi di natura burocratica.
A comunicarlo l’associazione di Promozione Sociale Rock out X Project, tramite una nota stampa che oltre al festival promuove diverse attività culturali e ricreative per tutte le età. Sino ad oggi il festival è stato reso possibile grazie al lavoro di circa 20 volontari associati.

“Fare musica in questa città come ormai sappiamo è diventato proibitivo. La causa principale è l’ordinanza comunale “Anti Movida” che ordina, a tutte le piccole e grandi manifestazioni musicali temporanee, come noi, di chiudere la musica entro le ore 22.30, limite ormai esteso anche nel fine settimana.” scrivono gli organizzatori.
“Queste regole se non rispettate portano a gravi conseguenze, multe onerose, e nel nostro caso, denunce da parte delle autorità, l’annullamento dei permessi comunali con relativa chiusura immediata del festival. Normativa difficile da gestire per chi organizza una manifestazione musicale come il Rock Camp.”

Una soluzione auspicata dall’associazione sarebbe la proroga di almeno un’ora oltre l’orario consentito (così come per gli esercenti pubblici), per permettere di organizzare al meglio il festival.

La proroga si otterrebbe facendo una richiesta nel ufficio di competenza che poi dovrà essere valutata e approvata dal consiglio comunale con grosse possibilità di avere come risposta il classico “NO SE POL”. Il festival, ricorda la nota, si svolge a Trebiciano nel bel mezzo del nulla, location scelta appositamente per non recare disturbo a nessuno e per non avere problemi con nessuno.

“Non colpevolizziamo chi emette le documentazioni al comune, anzi è grazie al loro lavoro che ancora piccole entità come noi possono avere le autorizzazioni per organizzare qualcosa in questa città, posso garantire personalmente che le miriade di autorizzazioni sono seguite da persone molto disponibili e cortesi, e siamo ben chiari che non colpevolizziamo neanche le forze dell’ordine che fanno solo il loro dovere. Il problema principale è l’ordinanza “Anti movida”, una normativa comunale fatta male che penalizza pesantemente anche chi organizza musica fuori dai centri abitati come noi.”

Vale la pena ricordare che il Rock Camp nasconde dietro le sue spalle un secondo scopo ben più nobile che il solo sostentamento dell’associazione, il suo fine è anche il recupero di fondi per la realizzazione di una scuola di musica a basso costo e addirittura gratuita per “chi non se la può permettere”, dove anche le classi sociali più basse possano accedervi.

“Vogliamo creare un’alternativa alla “strada” dove i giovani possano socializzare ed interagire tra di loro rapportandosi con persone di diverse generazioni, estrazioni sociali e culturali. Il tutto grazie al linguaggio universale della musica.”

La nota scritta si conclude con un appello alle istituzioni e a probabili futuri volontari del festival.

E’ stata aperta una “Colletta on-line” , dove si può inviare le donazioni con un semplice “click” al link dedicato

Per donazioni dirette con bonifico invece:
A.P.S. Rock Out X Project :
IBAN: IT63R0501802200000012236501
Banca Etica – Trieste
Causale: Donazione

Per informazioni, e-mail: rockoutlinus@gmail.com

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1 commenti a Futuro incerto per il Rock Camp: al via una colletta online

  1. Filippo Adelmo ha detto:

    Con un bravo project manager alle spalle qualunque problema burocratico viene superato! Ma costa e non ci sono i soldi 🙂

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