Si accedono i riflettori del parquet. Fuori dal PalaTrieste svetta l’insegna “Allianz Dome”. Canotte nuove di zecca fanno il loro esordio in campo.
Per la Pallacanestro Trieste è di nuovo Serie A dopo l’ultima partita giocata nel 2004 contro l’allora Benetton Treviso. Domenica scorsa, all’esordio stagionale, i biancorossi targati Alma hanno affrontato la Segafredo Virtus Bologna di coach Pino Sacripanti. Una partita che fin da subito si preannunciava durissima e che si è conclusa dopo quaranta minuti di battaglia con la vittoria delle V Nere per 92-88.
Un match difficile per l’Alma Trieste che ha dovuto affrontare una squadra tosta come la Virtus nonostante tre assenze importanti come Chris Wright, Hrvoje Peric e Matteo Da Ros.
Trieste è rimasta aggrappata a Bologna fino ai minuti finali grazie agli americani Jamarr Sanders (grande prova la sua nel primo quarto), Justin Knox e Devondrick Walker. Proprio a riguardo della nutrita schiera di stranieri (o meglio, americani) in maglia biancorossa mi ha fatto un certo effetto vedere così nettamente ridotta la presenza di italiani e europei in squadra rispetto allo scorso anno. Un effetto che personalmente si traduce in un sentimento di tristezza e mi ha fatto pensare: tolti i Fernandez e i Cavaliero di oggi, riusciranno i tifosi giuliani a trovare idoli e condottieri come lo erano Green e Prandin che non siano dei attirati nel capoluogo giuliano soltanto dal denaro? Solo il tempo lo dirà, ma con queste regole della Lega Basket che permettono di infarcire di stranieri le squadre di Serie A non sono particolarmente fiducioso.
Trieste, come detto, ha perso la partita inaugurale, ma ha dimostrato di essere una squadra che può giocarsi la permanenza in nella massima serie. Il riconfermatissimo coach Dalmasson ha infatti allestito un roster di tutto rispetto. Se domenica Trieste avesse avuto la squadra al completo e con almeno uno tra Fernandez, Cavaliero e Knox, usciti per cinque falli, ancora in campo nei minuti decisivi potremmo oggi parlare di una partita diversa. Forse di una vittoria. Trieste invece ha perso contro la Virtus Bologna trascinata dall’alieno Kevin Punter autore di 29 punti con 5 su 5 dal tiro da tre e dall’italiano (ex) nazionale Pietro Aradori, 17 punti in 22 minuti.
Il prossimo impegno vede Trieste affrontare la Fiat Auxilium Torino allenata dal leggendario coach americano (un titolo NBA) Larry Brown. La partita è domenica 13 ottobre alle ore 20.30.
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