19 Febbraio 2018

Pink italian power: l’omaggio del Miela al cinema al femminile

el sunto Prende il via mercoledì 21 febbraio la rassegna PINK ITALIAN POWER il Cinema in rosa al teatro Miela.

Prende il via mercoledì 21 febbraio la rassegna PINK ITALIAN POWER il Cinema in rosa al teatro Miela. Film, fiction e documentari realizzati da registe italiane che si cimentano con forme diverse di narrazione e stile cinematografico: si inizia mercoledì 21 febbraio, alle 18.30 con VERGINE GIURATA e giovedì 22 febbraio, sempre alle 18.30 con LIBERE.

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VERGINE GIURATA
di Laura Bispuri; con Alba Rohrwacher, Bruno Shilaku, Dajana Selimaj
Itali, 2014, 90’
Girato tra l’Albania e Bolzano, il film è liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Elvira Dones (Feltrinelli 2007), e racconta la storia di Hana, una bambina che cresce sulle montagne albanesi, dove vige una cultura arcaica, maschilista, basata sull’onore, che non riconosce alle donne alcuna libertà; padri, fratelli e mariti hanno su figlie, sorelle e mogli un vero e proprio potere di vita e di morte. Per sfuggire al suo destino Hana si appella proprio alla legge della sua terra, il Kanun: giura di rimanere vergine, prende il nome di Marc e si fa uomo, ottenendo così gli stessi diritti dei maschi, ma rinunciando alla sua femminilità e ad ogni forma di amore. Un rifiuto che diventerà la sua prigione. Ma qualcosa di vivo si agita sotto alle nuove vesti e questo sarà l’inizio di un viaggio a lungo rimandato.

LIBERE
di Rossella Schillaci; con Ada Prospero Marchesini Gobetti, Bianca Guidetti Serra, Giulia Gadola Beltrami, Joyce Lussu, Anna Cherchi
Italia, 2017, 76’
A partire dall’assunto che il movimento femminista, quella voglia di uscire da un ruolo subalterno, abbia preso vita proprio a partire dalla Resistenza. Nel seguire questa duplice finalità, il film ha il pregio di valorizzare al massimo ogni tipo di testimonianza, evidenziandone la natura in maniera chiara, inequivocabile, restituendo alle partigiane la loro voce dopo l’oblio. Le fonti sono nastri audio, fotografie, negativi, cinegiornali, pellicole, trascrizioni, pubblicistica, propaganda, microfilm. Tutto viene sapientemente sfruttato, mentre sulle immagini si rincorrono le voci originali di tredici attiviste piemontesi, tra speranza di ieri e delusione di oggi nel constatare il mancato accesso e l’isolamento delle donne ai vertici di partiti e sindacati.

Prossimo appuntamento il 19 marzo.
organizzazione :Bonawentura
Ingresso € 5,00

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