El libro dele risposte triestine è un agile libretto tascabile di 128 pagine di puro divertimento e spirito triestino. Uno strumento fondamentale da portare sempre con sé per prendere le giuste decisioni come solo un vero “triestino patocco” farebbe.
Metterlo alla prova è semplice, basta porre la propria domanda e aprire una pagina a caso. Ma bisogna fare attenzione che risponderà con la classica saggezza del capoluogo, un mix di nosepolismo e scontrosa grazia.
E’ così che alla domanda “Ma devo andare a lavorare adesso?” la risposta più naturale che vi ritroverete davanti sarà un bel “No ga scopo”. “E lavorare nel week end?”. La risposta è ovvia: “No se pol”. O ancora meglio “Una volta no i gavessi lassà”. E se qualcosa non vi va bene? E’ probabile che vi ritroverete davanti un bel “La se lamenti col sindaco” o un “La ghe scrivi a Segnalazioni!”.
Ma non disperate, il libro dà anche utili indicazioni. Per cui se un giorno vi ritrovaste a chiedere un aiuto, è probabile che vi capiti la risposta “La provi in Friul”.
L’autore Andrej Praselj, classe 1991, ha inoltre colorito il tutto con dei divertenti disegni. Visto il tono delle risposte, gli interpreti delle vignette sono degli azzeccatissimi esercenti triestini alle prese con dei clienti troppo curiosi.
E non può mancare ovviamente il più classico dei “Volentieri”.
Il libro, del costo di 5 euro, è edito da Bora.La e si trova in tutte le librerie di Trieste, oppure online sula bottega triestina. Stampa presso Pressup stampa online.
plaudo al vademecum che soccorre in momenti critici ,quando la risposta è sì nota ma può non sortire immediata.
La casualità della consultazione conferisce ad un’opera così la facoltà prodigiosa, propria del vaticinio, di risultare sempre azzeccato, genere ibis redibis e po’ bon!
Cinque euri di sapienza, saggezza e disincanto di pronto intervento
Grazie Fiora 🙂
e ‘desso una copia drita in UK al espatrià e brexit sarà….
…con pinza e presnitz, natural . kit de sopravivenza , come dir!
Bel, ‘ssai bel. Iera de ani-anorum che no ridevo de gusto solo legendo… più rider anche de quel american dela ramada…
@5
“più rider anche de quel american dela ramada…” eh, riso amaro a rovinarne calandraca là , jure mio!
qua xè ambrosia domacia giusta con presniz ,pinza e putizza.
go zà fato inceta in libreria de via ponchieli, prima che scuminzi le fole prenatalizie.
I li tien rente la cassa e in un colpo de man i li confeziona pulito col scartozeto rosso, fiocheto argentà , grifà col timbro. E cussì me la sugo per i pici cadò o per compagnar roba magnativa . Poca spesa ,molta resa e viva l’A.
@5 E io speravo nella vittoria…..va bene lo stesso, la piazza d’onore è sempre traguardo ambito! Grazie lo stesso ,Giorgio.
e anche per una british consuocera pol ndar? Ceeerto ! la varda i pupoli e la se inzegna.
tanto the spirit of volentieri, no se ghe lo riva a imparar gnanche ai compatrioti de zò
Humour vs morbìn …no xè gara dei!
Dopo decenni di triestinità per scelta e acquisita credo che il podio d’onore vada a pari merito a ‘volentieri’ e a ‘la provi in Friùl’. Inarrivabili, non c’è storia e no xe gara rispetto a nessun’altra lingua nazionale.
Da noi “compatrioti de zò” riconoscenza imperitura!
@11
E ora uno stramusone a chi risponda volentieri,la provi in Friùl in risposta a un dove si trova Sappada da parte di un foresto!
dice,ma i Sappadini si sentono più Friulani che Triestini…senza neppure dover consultare il vademecum, ecco il responso tranchant: INDIFERENTE !
la buto là ,anche se tardiva, bona per el 2018 . E un calendario? roba nostra tuta diversa de quei ripetitivi serios-domaci in circolazion…
1) no se pòl?
2)no ga scopo?
3)ma i lassa?
4) bisogna veder?
Indiferente!
@14 Fiora:
Un calendario 2018? > Sarìa de inventar.
1) No se pol? > Una volta forsi, ma desso, no più.
2) No ga scopo? > Ma cossa ghe servi, un scopo?
3) Ma i lassa? > Se se pol, [vedi 1)], i lassa.
4) Bisogna veder? > Cossa xe de veder?
Ma sora de tuto: Costi quel che costi, basta no spender
e ‘lora se sepòl e i lassa, senza scopo e con poca spesa, bando ale remore ,imprimatur e po’ bon!
secondo mi cmq iera meo no far gnente 😛
una notarella a margine del la se lamenti col Sindaco e consimili canoniche repliche patòche che prevedono l’alternativa tra la seconda persona singolare o la terza .
Il Triestino verace di norma oppone un muro di distacco tra sé e l’interlocutore casuale utilizzando l’infinito presente.
Sicché al confidenziale lamentite col Sindaco e al rispettoso ma già troppo ravvicinato la se lamenti col Sindaco, preferisce il raggelante e al tempo stesso lapidario LAMENTARSE COL SINDACO!