E’ iniziata sabato scorso la Settimana Europea della Mobilità, 7 giorni in cui tutta Europa si concentra sullo sviluppo di un nuovo tipo di mobilità, più sostenibile per il futuro e il presente di tutti.
Anche tutti i cittadini di Trieste sono invitati a partecipare.
Che la voglia di bici in città sia in forte crescita lo dimostrano i dati (il sondaggio Fiab parla di 3500 ciclisti urbani già attivi e solo a luglio si parla di 134 bici a pedalata assistita acquistate in provincia) e l’esperienza quotidiana.
La manifestazione “apripista” è stata la sesta Rampigada Santa, in cui 230 coraggiosi (perché se no i xe mati no li volemo) si sono cimentati nella scalata di Scala Santa a piedi o in bici, al motto di “se se pol andar a pie in bici su per de là, se pol andar a pie o in bici per tuto”.
Tra questi, Giulia, 10 anni, a cui è dedicata l’immagine di copertina. Probabilmente la risposta migliore a chi ancora cita come dogma il vecchio adagio “Trieste no xe per bici” featuring “Xe trope salite“.
Ora il tutto prosegue senza eventi particolari, ma con un unica grande sfida lanciata a tutti: per sette giorni proviamo a usare meno l’auto e spostarci di più a piedi, in bici o col bus. Almeno chi se lo può permettere, perché purtroppo non tutti possono evitare di usare il mezzo privato.
Non una “critical mass” in un singolo corteo, ma una “serena mass” presente sulle strade della città ogni giorno, perché è questa la quotidianità a cui in futuro si vuole arrivare.
Sarebbe la risposta più bella, soprattutto perché nata direttamente dai cittadini, a questa iniziativa europea.
Provemoghe!
Ultimi commenti
Comitato No Ovovia: Le sentenze TAR asfaltano il processo amministrativo dell’ovovia
20 luglio 1866, la battaglia di Lissa
Te son bela come el cul dela padela
Il Mercato Ris-Coperto di Trieste: un Natale all’insegna dell’artigianato di CrafTS
Italianizzazione forzata dei cognomi: un motore di ricerca per scoprire la forma originale