23 Febbraio 2017

Venerdì e sabato al Tetris

el sunto Venerdì al Tetris risuoneranno le note di una celeberrima e amatissima serie TV, Sons of Anarchy. Sabato sera invece arrivano i Cripple Bastards

Venerdì al Tetris risuoneranno le note di una celeberrima e amatissima serie TV, Sons of Anarchy. Se la conoscete, allora saprete sicuramente chi è Battleme, al secolo Matt Drenik, uno dei Forest Rangers (la “house band” della serie), nonché autore e/o interprete di molte canzoni che fanno da colonna sonora agli episodi andati in onda. Battleme è il progetto solista di Matt: un progetto fondato nel 2009, esclusivamente suo, più lo-fi, nel quale i giornali vedranno elementi blues, psych e folk-rock. “Sons of Anarchy” continua a portargli bene: scrive la ballad “Burn this town” per il finale della seconda stagione di questo show, la cosa funziona, così ecco che gli vengono chiesti altri tre brani per il futuro (uno di questi sarà una cover di Neil Young “Hey Hey, My My”, mentre “Lights” verrà scelta da Entertainment Weekly come uno dei migliori momenti musicali televisivi dell’anno).

A questo punto Battleme diventa una band vera e propria, che comincia a macinare dischi e a girare per il mondo, ma nel 2014 Drenik ha l’occasione di tornare alle origini acustiche e solitarie del tutto durante uno show ad Austin (Texas): nasce l’ep “Live at Cactus Cafe” (data di pubblicazione: 20 gennaio 2017).
Dice il cantautore: “Ho avviato Battleme come mio avamposto privato per qualche canzone pop scritta in camera da letto nel 2009. Credo che tanti progetti comincino così: da solo e con una chitarra. Poi ho messo insieme una band, ho iniziato ad andare in tour e questi pezzi originari sono spariti dietro a un muro di chitarre e feedback. Così, nel bel mezzo di un tour di quattro mesi negli Stati Uniti, a supporto dell’album “Future runs magnetic”, ho deciso di silenziare per una volta la band e fare un mio concerto al famoso Cactus Cafe di Austin. Non esisteva un locale più intimo e appropriato al mondo. Considerato poi che Austin è il posto dove ho imparato a scrivere canzoni decenti, perché non spezzare il rumore del tour con un tranquillo set di pezzi solisti?”.
In apertura i nostri eroi locali Beat Degeneration, guidati dall’ex Jennifer Gentle Guido Giorgi: power pop d’ispirazione Sixties, ma influenzato anche dai Novanta In chiusura, il djset di Miss Juju.

Sabato sera invece arriva un autentico pezzo di storia della musica italiana, i Cripple Bastards, band che a quasi trent’anni dalla loro fondazione è dubbio l’unità musicale italiana più aggressiva e ostile in circolazione.

I Cripple Bastards continuano a terrorizzare il pianeta sin dal 1988 con la loro ferocia grind/hardcore e hanno all’attivo letteralmente decine di ep, lp, demo, split e partecipazioni a compilation, su etichette come Deep Six, Deathvomit, Selfmadegod, Rhetoric, Feto, HG Fact, Obscene, Relapse (!) e infinite altre, senza contare le loro uscite DIY. Tutto questo focalizzandosi sull’annientamento umano e il degrado esistenziale, prendendo la lezione di Napalm Death ed Extreme Noise Terror e portandola avanti con breakdown devastanti, voci gutturali, stacchi hardcore fulminanti e quella demenza spastica che discende da Phobia, Birdflesh, Magrudergrind, Assück…
I Bastards si sono dimostrati ugualmente efficaci anche on the road, brutalizzando un numero interminabile di città in tutti i continenti abitabili sin dal 1992. Nel 2010 la band è entrata a far parte di Relapse Records, che nel 2012 ha pubblicato Senza Impronte, un ep di quindici tracce inedite che mostrava la continua capacità di evolversi del gruppo. Nel periodo 2008-2012 si sono viste performance malate al Neurotic Deathfest, al Brutal Assault, all’Obscene Extreme e al Maryland Death Fest, oltre che un tour brasiliano con loro in veste di headliner. L’album di debutto per Relapse è uscito nel 2014 ed è il mostruoso Nero In Metastasi. Diciotto tracce per trentasette minuti nei quali è compressa tutta la loro metallica capacità distruttiva, registrate presso lo Studio Fredman a Götheborg (Svezia) dal produttore Fredrik Nordström (Arch Enemy, At The Gates, Dark Tranquillity). Se da un lato Nero In Metastasi conserva gli attributi hatecore old school che i Bastards si portano appresso sin dall’inizio, dall’altro li eleva a tal punto da farli diventare una delle band grindcore più all’avanguardia nel loro genere.
Prima di loro, il D-beat dei Grog.
Gli eventi di Tetris sono, come sempre, riservati ai soci.

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