E’ stata l’ennesima partita dal sapore d’amarcord in questa stagione di A2. E’ stata Trieste vs Bologna, due città che trasudano basket da tutti i pori.
Il verdetto di questo pomeriggio sotto gli occhi delle telecamere di Sky è chiaro: Trieste vince e momentaneamente si porta al comando della classifica del suo girone. “Ciò Toio, da quanti anni xe che no vedevimo i biancorossi in cima all’A2? Ah, xe vero – co iera allenador Pancotto e play Ivica Maric”. Tipo anni Novanta, tipo Preistoria.
In una partita a tratti entusiasmante a tratti noiosa, soprattutto per i molti errori al tiro da parte di entrambe le squadre, incantano i biancorossi Da Ros e Green. Il primo dimostra ancora una volta di essere un play aggiunto alla squadra, assieme a Pecile, capace di portare palla e di avere una visione di gioco a 360°. Consapevole di essere di fronte alle telecamere di Sky, Green regala al pubblico, canestri da cineteca capaci da far impallidire i giocatori dell’”ENNE-BI-A”. La schiacciata con stacco dei piedi dalla lunetta è emblematica per descrivere l’ennesima monumentale prestazione atletica di Green.
Quello che però Sky non mostra e non racconta sono le sfide dentro la sfida all’interno dell’Alma Arena (“Toio, ma mi no me piasi sto novo nome, xe molto più bel quel che ghe gavevimo scelto noi anni fa. Come se ciamava? Ah, PalaTrieste! Ciò ga proprio rotto sto capitalismo che ghe ciol via l’anima ai loghi”). Trieste-Bologna è la sfida tutta in famiglia tra i giovani playmaker triestini: Bossi vs Ruzzier. Il confronto all’inizio del primo quarto parte bene: Bossi tenta di rispondere colpo su colpo al ben più esperto Ruzzier. Ma poi tutto si sgonfia col passare dei minuti.
Il match con la Fortitudo è anche terreno di scontro intellettuale tra gli ultras più caldi e Matteo Boniciolli, grande ex-dirigente-viceallenatore della Pallacanestro Trieste e reo di aver tradito i colori e i valori biancorossi. Tradotto: “Boniciolli vaffanculo! Boniciolli #vainmonadetumare”. Ma Matteo Boniciolli è impassibile. Nessuna replica agli ultras. Sguardo di ghiaccio. Dopo il maresciallo Josip Broz Tito sappiamo chi è il nuovo nemico numero 1 di una parte del palazzo.
Ma le sfide, a volte nascono, per caso. Vedo El Nostro Sindaco, The Mayor, El Unico Furlan Cocolo, per i amici “Roby D.”, seduto a bordo campo. Poco lontano da lui, un giocatore americano Fortitudo, nero di carnagione, commette un fallo. Bordate di fischi partono dal pubblico presente al PalaTrieste. Ed è qui che Roby D. si trasforma da tifoso a primo cittadino paladino della giustizia e difensore dei più deboli: “Toio, te sa cossa xe successo? Roby ga ciapado el negro per el bavero come che el sa far solo lui e ghe ga fatto la ramanzina”. Apro gli occhi. Sono sul letto a casa. Mio malgrado questo attimo è soltanto frutto della mia immaginazione.
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