11 Luglio 2016

Trieste, il turismo si fa anche con la bici elettrica

el sunto Nasce un nuovo servizio dedicato ai turisti (e non): tour guidati in bici a pedalata assistita, per esplorare Trieste in maniera originale

Un tour guidato a Trieste, in bici elettrica. Qualche settimana fa Chiara Meriani mi ha invitato alla prova generale di questo nuovo servizio per i turisti a Trieste. “Xe el buffet alla fine?” “Sì.” “Bon, vegno”.

Conoscevo già le possibilità delle bici a pedalata assistita, avendone acquistata una l’anno scorso (cosa che rifarei immediatamente). Da quella volta, l’auto resta parcheggiata anche quando devo salire in Carso o verso mete più impegnative del banale “circuito cittadino”, che si trova tutto in piano e non necessita di aiuti di sorta. E Trieste xe ancora più per bici.

Ero tuttavia incuriosito proprio dalla tipologia del tour. Portare i turisti in bici a Trieste, in centro, mica in Carso. Chissà che giro ghe fa far, bu.

Il ritrovo è presso il bici noleggio Ones Ebike, che è poi anche chi offre questo servizio.
Da lì, il passo verso Ponte Curto è breve. Un affascinante attraversamento sul canale e via dritti, fino in Piazza Unità.
Le bici sono settate sul minimo, visto che la pendenza è nulla, ma è già divertente ogni tanto provarne la potenzialità e darghe via a tutti.
Si attraversa la strada e si arriva sul Molo Audace, sulla cui cima una sosta per ammirare la città dal mare è d’obbligo.

trieste bici turismo
E via noi sulla ciclopedonale delle rive. Percorrendola, si raggiunge el mitico Pedocin, che col suo muro divisorio tra maschi e femmine rappresenta sempre una particolarità che incuriosice i turisti. Si passa poi all’Ausonia, meglio magari se in periodo di Olimpiadi delle Clanfe (a proposito: iscrizioni aperte fino al 28 luglio).

Il giro prosegue nel bel parchetto di Passeggio Sant’Andrea, magari con una sosta gelato. Poi, poco prima della piscina Bianchi, decidiamo di testare l’assistenza fornita dalle bici, provando la scalata di via Maestri del Lavoro. Le bici protestano ma ci portano in cima. Il giro standard, ci racconta Chiara, non prevede tuttavia questa rampa. Magari solo per i turisti particolarmente curiosi amanti delle rampigade.

Un piccolo giro “cittadino” in zona San Vito ci porta in breve a San Giusto. Il passo successivo è scendere per via San Michele, arrivando in zona Cavana, dove una puntata in via Torino, regno della movida triestina, ci avvicina alla conclusione del giro.
Di ritorno, si passa nuovamente piazza Unità, e sul Ponte Curto è finalmente ora di buffet.

Il tour, semplice e fadiga-free grazie alla pedalata assistita, è sicuramente un modo nuovo e interessante di visitare la città, che unisce al piacere di essere sempre in contatto con la vita che ti sta attorno anche la possibilità di spostarsi tra zone che a piedi sarebbero più difficilmente raggiungibili.

Questo era uno dei diversi percorsi ideati dal servizio. Sono ovviamente previsti anche percorsi a tema enogastronomico con assaggi delle tipicità del territorio.
Questa inoltre la cartina della città realizzata da Ones-ebike, con segnati i percorsi più interessanti da poter fare anche in autonomia.

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Un commento a Trieste, il turismo si fa anche con la bici elettrica

  1. Chiara Meriani ha detto:

    Caro Diego, grazie della recensione! A presto, per pedalare anche sul Carso, naturalmente con tappe enogastronomiche adeguate 😉

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