21 Maggio 2016

Ritorna la Bohème al Verdi di Trieste

el sunto Nell’insieme la compagnia, tutta giovanissima, convince il pubblico che al termine elargisce applausi a tutti. Le repliche proseguiranno fino al 21 maggio.

di Flavia Delben

E’ tornata in scena a distanza di quattro anni al Teatro Lirico G. Verdi di Trieste La Bohème.
Opera lirica in quattro quadri su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa – dal romanzo Scènes de la vie de Bohème di Henri Murger – Musica di Giacomo Puccini.
Nel 2012 sul podio c’era il Maestro Renato Renzetti, con la regia di Elisabetta Brusa.
A dirigere l’orchestra del Verdi nell’odierna Bohème c’è il Maestro Renato Balsadonna, al suo debutto in Italia.
La regia è di Marco Gandini – Scene Italo Grassi – Costumi Anna Biagiotti – Nuovo Allestimento del Teatro del Giglio di Lucca in coproduzione con il Teatro Giuseppe Verdi di Pisa, il Teatro Tradizionale Dante Alighieri di Ravenna, e la Fondazione Teatro della Città di Livorno Carlo Goldoni – Orchestra e coro della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste – Con la partecipazione di I Piccoli Cantori della città di Trieste – La Civica Orchestra di Fiati “G. Verdi” – Città di Trieste – Personaggi ed interpreti: Mimì (soprano) Lana Kos e  Hye-Youn Lee, Musetta (soprano) Marie Fajtova, Rodolfo, poeta (tenore) Rame Lahaj e Amadi Lagha – Marcello, pittore (baritono) Marcello Rosiello e Matías Tosi, Schaunard, musicista (baritono) Vincenzo Nizzardo, Colline, filosofo (basso) Ivan Šarić, Benoît, padrone di casa (basso) e Alcindoro, consigliere di stato (basso) Dario Giorgelè, Parpignol, venditore ambulante (tenore) Motoharu Takei, Il sergente dei doganieri (basso) Hektor Leka, Un doganiere (basso) Giuliano Pelizon, Un venditore ambulante (tenore) Dax Velenich.
Allestire una delle opere più amate, più popolari e tra le più rappresentate non solo in Italia, è sempre una sfida. Il pubblico, sempre in cerca di emozioni, si aspetta grandi interpretazioni, delle belle voci, delle scene che tradizionali o meno non cadano nella banalità. In questa Bohème di originale c’è ben poco, le scene di Italo Grassi sono quelle tradizionali, buona la regia di Gandini. Tra le voci a spiccare è senza dubbio quella del baritono Marcello Rosiello che personifica un Marcello brioso e vitale.
Nell’insieme la compagnia, tutta giovanissima, convince il pubblico che al termine elargisce applausi a tutti. Le repliche proseguiranno fino al 21 maggio.

Flavia Delben

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