Dopo lunghi mesi di assenza dalle tribune del PalaTrieste sono tornato a rivedere la compagine di Dalmasson che in questa occasione affrontava Recanati. Dopo una partita combattuta punto a punto e protrattasi fino all’over-time la Pallacanestro Trieste è riuscita a imporsi sulla formazione marchigiana per 88-86.
Come avevo già potuto osservare dalle partite in streaming, quest’Alma Trieste versione 2015-2016 gioca molto più di squadra rispetto alla scorsa stagione dove Tonut e Holloway erano considerati dei veri e propri tuttofare. Colpisce positivamente l’impatto dell’americano Roberto Nelson, ex Brescia e arrivato da poche settimane a Trieste, che non ha mai paura di penetrare in area e che allo stesso tempo è dotato di un’ottima visione di gioco. Da lui partono molte azioni vincenti e tanti assist (sei per l’esattezza). E’ suo infatti un passaggio no-look a Prandin che consente a quest’ultimo di segnare da tre mandando il pubblico in visibilio; è sempre suo un assist versione All Star Game a Parks che suggella la vittoria di Trieste su Recanati allo scadere del tempo supplementare. Quello di Nelson è decisamente un ottimo acquisto per la Pallacanestro Trieste in vista della volata playoff, obiettivo abbordabile dopo la partita giocata contro Recanati.
Chi è la solita sicurezza in fatto di punti segnati e rimbalzi catturati è il giovane Parks che chiude con 25 punti e 10 rimbalzi totali. Un Parks che piace anche per il continuo incitamento e la carica che dà al pubblico del palazzetto. Un pubblico che secondo me non è addormentato come alcuni tifosi più focosi potrebbero sostenere, ma che ha soltanto bisogno di essere spinto dalle gesta atletiche dei giocatori. Un pubblico che forse meriterebbe un tifo o dei cori più casalinghi, più de morbìn, e meno da stadio di calcio.
Tornando alle prestazioni dei giocatori. Quelli che più mi hanno stupito, soprattutto perché li avevo sempre visti come comprimari, sono Prandin e Baldasso. Prandin ha particolarmente brillato nel primo tempo tenendo a galla i biancorossi nei momenti più bui soprattutto quando i marchigiani Lawson e Sollazzo con i loro canestri rischiavano di creare un grosso divario tra Trieste e Recanati. Di Baldasso mi ha invece colpito la freddezza dal tiro da tre e i bei movimenti espressi durante tutta la partita.
Tuttavia a chi vanno i miei applausi nonostante un basso minutaggio sono i triestini Coronica e Pecile. Nonostante non segni una miriade di punti, Coronica è da elogiare per come risponde tutte le volte sul campo alla chiamata del coach. E’ emblematica la palla letteralmente strappata a un giocatore di Recanati nel terzo quarto che sottolinea la voglia di lottare per la maglia biancorossa di questo ragazzo. Pecile, pur non essendo in giornata di grazia, si è sempre distinto per tutta la partita per la sua tenacia e difesa arcigna in stile triestino mai molar.
Nella prossima partita l’Alma Trieste verrà ospitata dalla Bewer Matera. La palle a due è fissata per le ore 18.00 di domenica 14 febbraio.
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