Turisti in gita in Carso con Enrico Maria Milc
11 Gennaio 2016

Giovedì 14 da Hub, confronto sul cibo: ‘Intensivo, biologico o locale’

el sunto Due relazioni sul senso della certificazione 'bio', seguite dalla storia del vignaiolo Uroš Klabjan, ecologico ma non certificato. E da degustazione!

Alle ore 17.30 di giovedì 14 gennaio, si tiene da Hub in Cavana l’evento intitolato “INTENSIVO, BIOLOGICO O LOCALE? Un confronto sull’uso del territorio e sull’alimentazione”. L’incontro fa parte di un calendario dedicato ai temi del cibo e della terra, organizzato dal Forum dell’Agricoltura Sociale di Trieste, in collaborazione con Joseph. Di seguito la scheda dell’evento.

IL PROGRAMMA

17.30 – Relatori:
Roberto Brioschi – curatore del libro “Biologico etico”
Franco Zecchinato – presidente cooperativa El Tamiso (Padova)

18.30 – La storia di

Turisti in gita in Carso con Enrico Maria Milc

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– azienda agricola di Osp (Slovenia)

19.00 – Degustazione dei vini di Klabjan e domande dei partecipanti sui temi trattati

IL PERCHE’ DELL’EVENTO

Nell’ambito di un ciclo di incontri organizzati dal Forum dell’Agricoltura Sociale col sostegno dell’associazione Joseph, questa volta andiamo ad esplorare le differenze di senso e di pratiche tra le produzioni agricole intensive ed ecologiche, più o meno certificate.

Uno degli ospiti sarà Roberto Mancini, che ha contribuito alla realizzazione di “Biologico etico”. Mancini ribadisce il legame tra agricoltura biologica e etica: «L’etica è molto più che una lista di principi e di regole morali, è l’arte e il dovere di abitare il mondo senza distruggerlo e senza distruggerci».

Un altro ospite sarà Franco Zecchinato dela cooperativa ‘Tamiso’ di Padova. Attualmente la Cooperativa ha 50 soci di cui 37 in Veneto. I suoi prodotti sono biologici certificati ICEA e sono venduti sia all’ingrosso (negozi specializzati, mense scolastiche, distributori, GAS) sia attraverso la vendita diretta, tramite cassette di ortofrutta presso punti vendita cittadini.
Produrre biologico per loro significa sviluppare un modello di produzione che eviti lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, in particolare del suolo, dell’acqua e dell’aria, utilizzando invece tali risorse all’interno di un modello di sviluppo che possa durare nel tempo.

Uroš Klabjan, che porterà il vino da degustare a fine evento di giovedì, è uno dei più importanti viticoltori del nostro territorio. Conduce un’agricoltura ecologica non certificata. Nella vicina vallata di Rio Ospo, la famiglia Klabjan si prende cura di circa 10 ettari di vigne di varietà autoctone. Il clima mediterraneo grazie alla vicinanza al mare e la terra tipica istriana sono ideali per la crescita delle viti, che assorbono dalla terra quelle peculiarità che poi esaltano il carattere del vino. Per rendere tipico il vino è indispensabile una certa cura delle viti, attenta alle necessità della pianta e all’equilibrio naturale del suo ambiente. A rendere buono il vino sono anche le pratiche tradizionali in cantina, con la fermentazione naturale e la lunga maturazione nelle botti.
Uroš Klabjan ci parlerà del suo amore per la terra e per le tradizioni, che ogni giorno lo accompagna nella sua dedizione ai vigneti e ai vini che invecchiano nella cantina. Ci condurrà nella riscoperta di sensazioni dimenticate.

CHI ORGANIZZA E PROMUOVE L’EVENTO

L’evento è stato partorito dal Forum dell’Agricoltura Sociale di Trieste, guidato dalla Cooperativa Querciambiente e sostenuto dall’Azienda Sanitaria.
E’ sostenuto dall’associazione Joseph, che si occupa di sostegno alla cultura della terra e alla comunità socioeconomica locale.
Qua l’evento su Facebook.

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