14 Settembre 2015

L’arte è donna.. anche a Trieste

el sunto Nove artiste protagoniste dell'evento The local artist is present, a cura di Creea e inserito all'interno del programma PISUS TRIESTE Animazione urban

di Giorgia Chiaro

Per il progetto di PISUS di CREAA innovazione creativa e la Casa dell’arte, all’interno dell’evento FEMMINILE PLURALE – the local artist is present #9, Federica Purgatori ha intervistato martedì scorso nove artiste made in Trieste per le strade della città. Il tour che ha visto una grande partecipazione di pubblico, è partito da piazza Cavana e si è concluso sulle rive.

In una città come Trieste in cui le donne storicamente hanno avuto un ruoloo di spicco, il pubblico ha potuto seguire in diretta il videomaking di storie di arte femminile locale, artiste, performer, designer, ballerine e fotografe che ci hanno fatto assistere a pezzi di arte per le strade di Cavana.

Il tour è partito da piazza Cavana, dove Betta Porro, designer e performer, ha parlato proprio dell’emancipazione delle donne a Trieste, camminando scalza.

Successivamente Anna Pontel, la seconda performer, con un curioso pupazzo verde, ci lascia attoniti, mentre si spostava da un lato all’altro della piazza, durante la sua performance.

Camminando verso piazza Hortis, per la strada, abbiamo poi incontrato e conosciuto Laure Keyrouz ,poetessa e artista di origine Libanese che ci ha fatto assistere alla sua performance molto suggestiva, recitando versi in Arabo coinvolgendo anche i passanti.
Al giardino in piazza Hortis Federica si è poi seduta a chiacchierare con Sabina Bonfanti, architetto e designer che ci ha parlato dei suoi lavori e del suo contatto con la natura.
Più avanti, davanti all’emeroteca, il giro è continuato con l’intervista a Alba Zari, fotografa, che parla dei suoi progetti fotografici, con un particolare interesse al sociale con occhio verso la femminilità.

In via Torino, Marta Zacchigna e Martina Sorban, ci hanno deliziato con la loro danza.
La penultima artista Elisa Biagi, fotografa, ci ha parltoa dei suoi lavori, incentrati sulla terra, gli spazi, la dignità umana e il corpo.

Non poteva, in conclusione, mancare il mare; infatti il tour si è concluso sulle rive, in marina, dove abbiamio incontrato la designer  Sara Sossi, sedura su “Barchimede”, una zattera ecologica creata da lei, interamente fatta di bottiglie di plastica riciclata. L’idea molto curiosa e ecofriendly ha chiuso così il nostro Tour-documentario.

Destando l’attenzione dei passanti e con la speranza di avvicinare i turisti all’arte locale triestina, le performance ha fatto respirare le strade della città di arte, mettendo in mostra i fiori all’occhiello del panorama artistico e culturale triestino.

I video delle performance sono disponibili online, visualizzabili tramite la oagi a Peruscope di innovazionecreaativa.

Giorgia Chiaro

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