23 Luglio 2015

TCR 2015, curiosità dalla lucida follia

el sunto Un po' di curiosità sulla TCR, transcontinental Race 2015, in partenza alla mezzanotte di venerdì 24 luglio.

A mezzanotte di venerdì 24 luglio, dal muro di Grammont in Belgio, scatterà la lucida follia. In attesa di veder passare i ciclisti anche dalle nostre parti, ecco un paio di curiosità.
La maggior parte di loro viaggerà su bici da corsa o gravel, una declinazione tra ciclocross e bici da strada. Abbonderanno i freni a disco e il bagaglio sarà stivato col metodo del bikepacking. In sostanza niente borsoni da viaggio ma sacche morbide appese a telaio, manubrio e sottosella. Questa soluzione, unitamente al carico ridotto, renderà i mezzi guidabili anche se non leggerissimi. Per capirci, difficilmente si scenderà sotto i 20 kg, non uno scherzo per chi deve cercare di pedalare circa 4200 km in 15 giorni per essere classificato. Praticamente tutti i concorrenti avranno un navigatore gps sul quale avranno pre caricato il loro percorso: tenendo conto dei Check Point ( CP) fissi ognuno sceglie la sua strada, segna i posti di interesse ( hotel, b&b, negozi di bici, farmacie per esempio) e valuta se accorciare di qualche km il percorso pagando qualcosa in termini di altimetria o allungarlo pur di limitare al massimo la salita.
Tutte le bici montano un transponder fornito dall’organizzazione. Questo garantisce una tracciatura del percorso e consente, attraverso il sito della Transcontinental Race, di seguire i ciclisti in tempo reale: se passano vicino a casa vostra potrete incrociarli e salutarli, ne saranno contenti.
Dovendo percorrere moltissima strada ogni giorno, almeno 300 km, ma qualcuno ne farà anche 500 e più, i concorrenti saranno costretti a pedalare di notte. Per alimentare fari, gps e telefoni cellulari, si ricorre a una dinamo posta nel mozzo della ruota anteriore che permette di collegarsi, tramite presa usb, ai dispositivi elettronici. I materiali delle bici saranno i più disparati: carbonio e alluminio ma anche tantissimo acciaio e titanio per i più fortunati. Sbirciando un po’ tra i profili dei partenti ce ne dovrebbe essere anche uno che partirà con tanto di ruota ad alto profilo all’anteriore e lenticolare in carbonio al posteriore: sarà curioso vederlo alle prese con i 40 e passa chilometri di sterrato tosto della Strada dell’Assietta, nei pressi di Sestriere, dove è posizionato il secondo punto di controllo.
Se l’edizione 2014 era stata caratterizzata dalla pioggia, questa potrebbe esser ricordata per il grande caldo. Un caldo opprimente che stiamo sperimentando tutti noi in questi giorni e che potrebbe mietere vittime già sul Mont Ventoux ( CP1), che sarà attaccato fin da domenica, dopo circa 1000 km dal via . A Trieste potremmo incrociare i più veloci probabilmente già dalla tarda serata di lunedì e fino a venerdì perché il CP3 di Vukovar chiuderà domenica notte e se si vuole sperare di arrivare alla vetta del Lovcen in Montenegro( CP4) in tempo utile per planare a Istanbul entro i 15 giorni del tempo massimo, non ci sarà tempo da perdere. Dal momento che la rotta è in parte libera, alcuni sceglieranno di passare da Gorizia e poi verso la città martire croata. Il consiglio per chi volesse seguire i ciclisti è sempre di tenere un occhio sul sito ufficiale della manifestazione o sui social network, facebook in primis.
Un’ultima curiosità per concludere: se pedalare 4200 km in 15 giorni vi sembra un’impresa impossibile, sappiate che Juliana Buhring è partita da Napoli qualche giorno fa, direzione Geraardsbergen, dove si trova il muro di Grammont, e inizierà la gara. Naturalmente in bicicletta. Ancor più tosta l’impresa del neozelandese Christopher Ross Bennet. Per sgranchirsi le gambe ha deciso di arrivare a Istanbul 15 giorni fa, ripercorrendo in bici, a ritroso, l’edizione 2014, fermandosi solo un po’ prima, in Belgio invece che a Londra, questo sfaticato! Dopo qualche giorno di pausa, prenderà il via nell’edizione 2015, coprendo la strabiliante distanza di oltre 7000 km in un mese. Che altro dire? Chapeau.

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1 commenti a TCR 2015, curiosità dalla lucida follia

  1. Diego Manna ha detto:

    nissun con una bici in bambù de BorderBike?
    sfigai! 😛

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