10 Giugno 2015

E adesso pedala… in via Mazzini

el sunto Sabato 13 giugno due iniziative per promuovere a Trieste l’uso della bicicletta!

Sabato 13 giugno le associazioni Senza Confini Brez Meja e FIAB Trieste Ulisse organizzano in via Mazzini/piazza Repubblica un workshop sulla manutenzione della bici e un mercatino della mobilità sostenibile. Due iniziative per promuovere a Trieste l’uso di un mezzo comodo e veloce, che migliora il traffico e l’ambiente, che fa bene alla salute e l’umore: la bicicletta!vol lato A

Dalle 17.00 alle 20.00 un meccanico esperto curerà uno spazio chiamato “manutenzione della bici in pillole” dove ogni mezz’ora ci saranno delle lezioni sui vari aspetti della bicicletta e della sua meccanica. Questi i titoli delle “pillole”: alle 17.00 “Dimmi che bici vuoi, ti dirò che manutenzione farai”; alle 17.30 “Frenaaa!!!”; alle 18.00 “Cambi?”; alle 18.30 “Ruote, sospensioni e ammortizzatori”; alle 19.00 “Prevenzione e cura delle forature, attrezzi vari”; alle 19.30 “Come costruirsi una borsa da bici con pochi euro”; per chiudere alle 20.00 con “DOM..ande: dubbi da non riportare a casa”.

Contemporaneamente ci sarà il MERCATINO del “Dono Mobilità” dove chiunque potrà lasciare monopattini, caschetti bici, specchietti, biciclette, pattini, sellini, campanelli, roller… e qualsiasi altro accessorio per la mobilità sostenibile. Gli oggetti raccolti potranno essere presi gratuitamente dalle 18.00 da chi poi li rimetterà in movimento.

Con questa iniziativa FIAB Trieste Ulisse e Senza Confini Brez Meja vogliono stimolare la città a riconoscere e dare alle biciclette la dignità di mezzo di mobilità urbana. Per questo FIAB Trieste Ulisse e Senza Confini Brez Meja sostengono la sperimentazione della pedonalizzazione di via Mazzini e contestualmente richiedono che lungo tutta questa via (anche nella parte non pedonalizzata) venga realizzato,come previsto nel Piano del Traffico, un percorso ciclabile continuo, sicuro e riconoscibile, prevedendo anche una diramazione per raggiungere in bicicletta in sicurezza il viale XX Settembre lungo la direttrice della via Imbriani.

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25 commenti a E adesso pedala… in via Mazzini

  1. gianna ha detto:

    Presso il Bar Italia di Piazza Goldoni è in corso, fino a fine settimana, una raccolta firme per il ripristino del transito dei mezzi pubblici in Via Mazzini. In pochi giorni sono state espresse oltre 5000 adesioni. Se l’iniziativa va ‘a glorioso porto’, sarà un bell’ esempio di democrazia popolare vs. populismo coatto.

  2. Davide ha detto:

    presso tutti gli altri esercenti di via Mazzini è in corso una raccolta firme pro pedonalizzazione.
    se anche questa iniziativa va a “glorioso porto”, come la metemo?

  3. gianna ha detto:

    “la metemo” che vinca il migliore, come in ogni regime democratico. Ma, se non erro, non erano i bottegai stessi che per anni hanno vituperato con virulenza contro la pedonalizzazione delle aree urbane che gli scippava affari d’oro? Resta il fatto, inconfutabile, che la gente quella strada non la vuole fare, a piedi. Vai a capire perché; forse però è questione di abitudine, forse dài e dài alla fine si convince che gli piace. Come, aimè, per moltissime altre cose della vita.

  4. Fiora ha detto:

    remenghis tuto i fa meno che lezioni de bici per adulti .
    …logico che parlo per interesse! 😉
    per il “voltafaccia” dei commercianti diventati fautori della pedonalizzazione, io mi chiamo fuori. A pro sono sempre stata ,comprendendo da subito che dare la possibilità al cliente di entrare ed uscire da vari punti vendita a piedi rappresenta l’unica alternativa agli ipermercati. Lì l’andirivieni è verticale in ambiente chiuso e gli spostamenti avvengono mediante le scale mobili. E’ lampante la migliore qualità di uno shopping in centro, all’aria aperta e…. in orizzontale!

  5. Fiora ha detto:

    @4
    …devo comunque malinconicamente aggiungere che i rolè continuano inesorabilmente e definitivamente ad abbassarsi tanto nelle vie pedonalizzate che in quelle attraversate da macchine e bus.
    ” affari d’oro” Gianna, è da tempo che la categoria non s’illude di farli più in entrambe le situazioni.
    Il commercio al dettaglio tradizionale è in coma irreversibile. Ne ho spesso esposto i motivi a parere mio e comune. E mi innervosiscono i superficiali “diagnosti” di sette colpi che imputano ad un’ ipotetica avidità e maleducazione della categoria le “colpe” di questo stato di fatto…magari! tutti ad imparare a far di conto con più parsimonia e le buone maniere et voilà! …magari!
    E’ finita ! a Trieste e dappertutto… Perché? a costo di ripetere la massima di Tomasi di Lampedusa (e più seriamente dell’altro giorno quando l’ho utilizzata per sintetizzare l’immobilismo dei Triestini,) perché nel modo di fare commercio ” bisogna che tutto cambi ,perché tutto rimanga uguale”.
    E pedalare!

  6. gianna ha detto:

    Se i bottegai fintochic di Via Mazzini si ricicleranno specializzandosi in accessori per la bici e per il ciclista grande & piccino, secondo me gli affari d’oro tornano, è un mercato che tira tantissimo, è salutismo urbano facile. Se la ciclabilità della stessa Via riesce poi a convivere (meglio se non perigliosamente) con la pedonalizzazione, anche i ciabattini e calzolai avranno un futuro.
    Chi vuole il bus invece, se lo vada a pigliare. Altrove.

  7. Fiora ha detto:

    @6
    apprezzo l’umorismo ,quando non sconfini nel sarcasmo soprattutto come in questo caso ,gratuito.

  8. gianna ha detto:

    Mi rincresce davvero se da quanto in @6 non risulta chiaro che: sono a favore del ripristino, meglio se immediato e quale fedelissima utente, degli autobus in Via Mazzini; trovo detestabili iniziative senza fondatezza quali pedonalizzazioni e ciclabilità laddove incompatibili con contesto urbano, utilità e buon gusto; sono ferocemente contraria all’uso smodato dell’auto finanche per scendere le scale. La frase di chiusura era una constatazione in bilico forse eccessivo tra sarcasmo amaro, ironico umorismo e tentativo di senso traslato, con camouflage metaforico di significanti.

  9. Fiora ha detto:

    @8
    …. mi ha urtata limitatamente alla proposta sarcastiche di “riconversione” delle aziende commerciali e alla spregiativa definizione della riqualificazione dei medesimi in via Mazzini. C’è esborso. c’è impegno, c’è volontà di non arrendersi come Godina e Marchi.
    Il settore nel quale opero, agonizza. Farci dello spirito…. spirito non gliene ridà certo! e la città ne risente ,nella misura in cui se la ruota gira (concedo che la ruota sia di bici 😉 ) gira per tutti e viceversa.
    Tutti a piedi. Di necessità virtù perché presto mancheranno i soldi per la benzina.

  10. Fiora ha detto:

    e io che (a differenza della “dimessa” maestrina anny) sono ridanciana, vorrei tornare in argomento, sotto il profilo meramente modaiolo che mi è più congeniale, stante tra l’altro che non so pedalare e per questo…rosico!
    Ieri all’Obelisco è approdata una coppia con le bici sul tettucio dell’auto. a occhio e croce buoni quattromila euri tra attrezzi e look . Affari loro. Affar mio osservare. Lei senza alcuna caratteristica di rilievo.Una taglia 44 in caschetto braghetta e scarpini. Sarà che sono etero , la mia attenzione si è concentrata sul maschietto. Rubizzo e panciuto in nero- che- sfina con il disegno di ordinanza sulla maglietta di una cassa toracica che ovviamente strideva col contenuto reale. Un pupetto!
    ” a thing of beauty is a joy forever” gli ha sibilato la maligna che sonnecchia in me. figuriamoci se ha colto! tutto preso a pavoneggiarsi, si è riempito il sottocassa toracica dell acqua della fontanella e ha inforcato il gioiello seguito dalla dama adorante.

  11. Fiora ha detto:

    dovessi definire il nero biker finto scheletrico con un solo aggettivo ? Cubico!

  12. maja ha detto:

    forsi el iera solo molto autoironico, fiora. linguaza de serva che no te son altro. 😉

  13. Fiora ha detto:

    @12
    Ara maja son sicura che se te lo vedevi ti te ghe la trovavi una pezo.
    Anzi come se disi cubico per sloven che la penso ecumenica?

  14. maja ha detto:

    cos te par de “krof”? più ecumenico de cussì…

  15. Fiora ha detto:

    @14
    “krof” perfeto! e…comestibile

  16. Fiora ha detto:

    ..nonché feminista 😉 parità xè anche ste picoleze. tipo che semo noialtrei a far aprezamenti genere krof a un pingue ometo azimà e vanesio

  17. gianna ha detto:

    @9: Sinceramente non era mia intenzione urtare. Massimo rispetto infatti a calzolai e ciabattini: provengo da una famiglia di bottegai e di quelli veri, che per l’appunto molti anni fa si videro costretti a chiuderla, la bottega, in concomitanza con l’avvento dei primi centri commerciali, siano essi maledetti per sempre se non altro per la loro bruttezza, e germe di molte sventure commerciale successiva; per non parlare delle boutiques blasonate e spocchiose che vendono a prezzi dissennati alla ‘sioretta’ di turno – la quale puntualmente ci casca – camiciole in pura seta spacciate per madeinitaly e invece, lo capirebbe anche un fanciullo, provenienti da un ben lontano altrove.
    Detto questo, la Via Mazzini conferma il suo indicibile squallore, vuota e torrida, con in mezzo quegli enormi assurdi vasi da fiori rubati forse a Gulliver.
    @10: non nutrirei soverchie speranze sul’efficace recepimento della citazione da parte dei destinatari così come descritti.

  18. gianna ha detto:

    @17: “sull’efficace”, intendevo ovviamente. Pardon; piccola ma fastidiosa svista. Quanto alla nobile categoria calzaturiera, intendevo che la stessa potrebbe risollevare le proprie sorti (disastrate in ragione dei calzolai cinesi e non, surperrapidi, dentro i centri commerciali) nel momento in cui la Mazzini si tramuterà in squallida area pedonale: l’usura delle suole dei camminanti potrà richiedere interventi ad hoc.
    Ps. Chissà cosa penserebbe il leggiadro Keats del nostro amico biciclettaro? Meglio che resti nella tomba, ignaro (Keats, non il biciclettaro rubizzo). Forse gli si addirebbe il ruolo di fool shakespeariano (al rubizzo, non a Keats).

  19. gianna ha detto:

    @1,@8 et al.: Il 13 luglio in Via Mazzini verrà ripristinata la circolazione degli autobus. Il quotidiano titola: “Dietrofront del Comune ecc. ecc”. Un dietrofront che per certo è costato dispendio di denaro, di tempo e di energie. Ovvero beni preziosi che meglio sarebbe stato devolvere ad altre più assennate cause e iniziative, preferibilmente su base condivisa e non arbitraria. Le gigantesche orripilanti fioriere bianche torneranno dunque nel giardino di Gulliver, i biciclettari si troveranno altri e ben più congrui percorsi. Quella Via, lo capirebbe anche un fanciullo solo a guardarla, ha una sola e unica destinazione d’uso: il trasporto pubblico urbano.

  20. Fiora ha detto:

    beh, solo perseverare diabolicum.

  21. Pigazzo ha detto:

    Ma si, ferriera in periferia, quante più auti possibili in centro e tumore ai polmoni per tutti, che tanto Trieste xé una cita de veci e i veci vivi poco, per definizione, ma se i vivi meno se risparmiaun casin de denaro publico da devolvere ad altre più assennate cause e iniziative.

  22. gianna ha detto:

    @21. Detesto l’automobile oltre ogni possibile dire, con conseguente vita completamente o quasi organizzata attorno alle gambe proprie e al mezzo pubblico, meglio se NON inquinante (‘se se vol se pol’). Tra le migliaia di firme raccolte per il ripristino del transito degli AUTOBUS e NON CERTO DELLE AUTO (per me, le case automobilistiche potrebbero anche fallire) di sicuro ci sono quelle di anziani messi in grande difficoltà dai nuovi assurdi percorsi dei bus. Si vedano al riguardo le 2 Segnalazioni su Il Piccolo di oggi. La Via Mazzini è fuor di ogni dubbio vocata al transito di mezzi che aiutino la mobilità urbana in maniera razionale. Tra le “altre e più assennate cause” meritevoli di ricevere quattrini pubblici c’è, per dirne una, quella di potenziare a dismisura le risorse per la nettezza urbana, in una città ormai in ginocchio sotto la sporcizia, lo sprezzo e l’incuria di chi non la merita, questa città una volta splendente. Meglio se anche si licenziassero in tronco i troppi netturbini che trascorrono altrove il proprio tempo-lavoro. O anzi, no: come per gli imbrattatori dei pubblici muri, si potrebbe far ripulire le strade a chi ci getta ogni sorta di schifezza. Sai che risparmio, manco servirebbe più, un servizio di nettezza urbana. Certamente, per tornare a Via Mazzini, l’amministrazione comunale non ha certo fatto un passo indietro perché una manciata di cittadini era triste e sconsolata. Lo ha fatto perché quella decisione era una follia tecnica, logistica, estetica e pure culturale, e menomale che l’hanno capito. Tanto di cappello.

  23. Kaiokasin ha detto:

    #19 “i biciclettari si troveranno altri e ben più congrui percorsi”
    Io ho sempre fatto via Mazzini in bici, insieme ai bus.
    Non si può più passare nemmeno lì? Che fastidio possono dare le bici in via Mazzini, anche se ci sono i bus? Se non fanno le piste ciclabili [altri ben più congrui percorsi, quali?!] si dovrebbe almeno ufficializzare il permesso per le bici sulle corsie preferenziali dei bus.
    E’ vero che sono già tollerate, io ho spesso incrociato i vigili e non mi hanno mai detto niente, ma sarebbe meglio avere la tranquillità di essere nel giusto.
    (I parcheggi in seconda fila sulla corsia preferenziale dei bus in via Carducci, invece, sono abbondantemente ufficializzati).

  24. Diego Manna ha detto:

    i mega dito, e da quel che i mega dito i ghe ga dito anche i autisti del bus, che in italia le corsie dei bus xe za anche ciclabili, in quanto cussì aumenta el chilometragio dele corsie ciclabili e riporta l’italia in linea con gli standard europei con la classica furbada 😛
    ma per evitar de basarse sul mega dito, informemose. chi che riva primo che ne disi!

  25. Diego Manna ha detto:

    p.s. anche mi uso sistematicamente le corsie del bus.
    disemo che l’idea de chi xe contrario xe questa: un ciclista a 10 km/h che blocca 50 bus in fila indiana che ghe sona e fa casin.
    in realtà sule corsie dei bus ghe ne passa un ogni 5 minuti co va ben. i ciclisti no xe de nissun disturbo, e se per sfiga riva un bus i se meti un atimo de parte.

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