4 Giugno 2015

Sabato il Bike Pride per via Mazzini ciclabile

el sunto Sabato 6 giugno il Bike Pride per chiedere che lungo tutta la via Mazzini si realizzi un percorso ciclabile continuo e sicuro

Sabato 6 giugno FIAB Trieste Ulisse organizza un Bike Pride per chiedere che lungo tutta la via Mazzini si realizzi un percorso ciclabile continuo, sicuro e riconoscibile. Il ritrovo sarà alle ore 19.00 in piazza Repubblica da dove si partirà per pedalare lungo le vie del centro città. La parola d’ordine sarà: “Noi siamo il traffico”.

L’iniziativa vuole ricordare che le biciclette sono un mezzo di trasporto veloce, comodo e sostenibile per muoversi in ambito urbano, che consentono al contempo di socializzare  la città, vivendola e vedendola con uno sguardo diverso. Ora tocca a Trieste riconoscere e garantire alle bici sicurezza e dignità di “mezzo di trasporto quotidiano”.

Scopo del  Bike Pride è quindi il sostenere la sperimentazione in via Mazzini e contestualmente richiedere che lungo tutta questa via venga realizzato, come previsto nel Piano del Traffico, un percorso ciclabile continuo, sicuro e riconoscibile, prevedendo anche una diramazione per raggiungere in bicicletta il viale XX Settembre lungo la direttrice della via Imbriani.
Hanno aderito e condiviso gli obiettivi del Bike Pride:

  • Legambiente Trieste
  • Viaggiare Slow
  • Consulta Giovani Muggia
  • Senza Confini Brez Meja
  • Spiz
  • Mathitech
  • Bikeways
  • Arci Trieste
  • Ursus FXD
  • WWF Trieste
  • UISP Trieste
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38 commenti a Sabato il Bike Pride per via Mazzini ciclabile

  1. ivano ha detto:

    Io non ci sarò fisicamente, ma vi sostengo con tutto il cuore. Qualcuno vada con due bici per compensare!

  2. Paolo Geri ha detto:

    Io invece mi porto dietro una borsa piena di chiodini 🙂

  3. Dario Predonzan ha detto:

    Ma che bravo il compagno Geri … proprio un vero progressista democratico, rispettoso delle idee altrui! Chi lo conosce e sa che faccia ha, tenga d’occhio la borsa che avrà in mano (se si farà vedere davvero in zona)

  4. bonalama ha detto:

    concordo con geri e se serve una mano 😉 ps un idiota bici(sci)munito stava per buttarmi sotto in carducci street stamani, aveva OVVIAMENTE semaforo rosso,( moi verde) e manco un campanello.

  5. Dario Predonzan ha detto:

    Ecco un altro fenomeno…
    Quindi, applicando lo stesso metro di questi due, visto che giorni fa un automobilista (e non è certo il primo) stava per investirmi sulle strisce pedonali, sarei legittimato a bucare le gomme a qualsiasi auto mi capiti a tiro?

  6. bonalama ha detto:

    questi bici(sci)muniti vogliono stare ovunque, area pedonale mazzini? ed eccoli pretendere di srotellarci su, ma se uno vuole zompettare in pace perchè deve avere l’incubo di questi prepotenti?

  7. Fiora ha detto:

    Compagno Paolo Geri su altro ring i nostri scontri…ma in questa coraggiosa presa de posizion poco modaiola ma tanto tanto sensada, te seguo…a ruota! 😉
    Bonalama , concordo!

  8. bonalama ha detto:

    cara fiora ne sono onorata!

  9. Fiora ha detto:

    @8
    parimenti cara bonalama …xè che intanto che noi se scambiemo carinerie oramai i bikers ne ga magnà la marenda!

  10. gianna ha detto:

    A me pare che, intanto, la pedonalizzazione di Via Mazzini sia stata una colossale sciocchezza, visto che di fatto vi transitavano solo autobus, mezzo di strategica utilità per il non automunito: la messa a soqquadro di svariate tratte non giova a nessuno e penalizza immensamente chi dei bus si serve. Detto questo, trasformare un ambiente urbano quale quello pensato per il Borgo Teresiano in una sorta di arena ciclabile da strapaese per mocciosi starnazzanti e adulti salutisti in cerca di ossigeno avvelenato da inalare sotto casa lo trovo come minimo incongruo e culturalmente dissennato. Trieste urbe, non foss’altro per il suo assetto orografico, non è luogo da bicicletta, mentre lo sono città, cittadine, villaggi e contrade della bassa padania e dei Paesi Bassi, lo capirebbe anche un fanciullo. Analogamente non lo è per quei biciclettari, cafonissimi e sempre acchittati manco fossero al Giro d’Italia, che se ne infischiano dell’apposita pista ciclabile extraurbana di Barcola e si riversano con protervia sfrontatezza sul lungomare, perché certo lato mare ‘xe più bel’ . Adoro le zone pedonalizzate laddove abbiano un senso estetico e civico, e comunque pedonalizzare a mio avviso non per forza deve significare biciclettare.

  11. anna (anny) ha detto:

    @dario predonzan

    Lascia perdere Dario,con alcuni è impossibile parlare di rispetto per l’ambiente,……frequenti ancora il WWF Trieste?
    Io son sempre nel WWF ITALIA,….ovviamente ho firmato per la pedonalizzazione di Via Mazzini ma…..se fosse per me pedonalizzerei tutta la città,…..le automobili hanno invaso le città,ormai sono loro i veri padroni delle città,i pedoni non contano nulla,……qui in zona S.Giusto dove c’è la sede della croce rossa,in curva gli automobilisti corrono a più non posso senza tener conto che in curva dovrebbero rallentare perchè non vi è visibilità e perchè vi sono le striscie pedonali,….a volte è capitato anche a me di finire investita,……son sempre più delusa e sempre più voglia di andarmene a vivere in qualche piccolo paese d’irlanda ……
    un saluto green,
    anna

  12. anna (anny) ha detto:

    @gianna

    i” mocciosi starnazzanti “e gli “adulti salutisti” non contano niente per te? i bimbi son sacri e non si definiscono “mocciosi”in primo luogo e inoltre gli “adulti salutisti” chiedono solo una città più vivibile e umana,pulita e sicura,….a misura d’uomo,…oltre alla bicicletta,l’uomo possiede anche le gambe per camminare,non credi?
    o pensi che regnino soltanto l’automobile e l’autobus?
    non ti basta respirare l’aria fetida e cancerogena della ferriera di servola?

  13. Fiora ha detto:

    @10
    “Analogamente non lo è per quei biciclettari, cafonissimi e sempre acchittati manco fossero al Giro d’Italia, che se ne infischiano dell’apposita pista ciclabile extraurbana di Barcola e si riversano con protervia sfrontatezza sul lungomare, perché certo lato mare ‘xe più bel’”
    God bless this woman! non avresti potuto esprimere meglio, Gianna!
    @12
    “I bimbi son sacri e non si definiscono “mocciosi”in primo luogo ”
    an’ vedi oh! un poco de morbin ti mai ,anny?! di starnazzanti mocciosi ne abbiamo attualmente tre in famiglia di cui due gemelli e penso che la sacralità dei medesimi sia di ben altra sostanza e non sia minimamente compromessa da una scapigliata terminologia che ne ridimensiona il ruolo com’è giusto che sia.

  14. bibliotopa ha detto:

    Se ci fosse un percorso davvero ciclabile in centro, tirerei fuori la bici che usavo a Grado o ne comprerei una nuova e la userei sicuramente! precisando che la considero un mezzo di trasporto non inquinante, non un allenamento sportivo! per cui nessuna gara di velocità e obbligatorio il rispetto dei pedoni. Solo a Trieste mi capita di vedere la scena per me assurda di ciclisti che arrivano sulle piste.. con la bici sul tetto della macchina! ai ciclisti educati tutta la mia solidarietà. La frase ” Trieste no xe città per bici” è solo una variante del classico Nosepol- Nose ga mai fato- che fazi i furlani… capisco coloro che abitano in collina, ma esistono in tal caso le bici sportive con più marce… ma no, ” meio in auto, tanto mi fazo benza in Jugo”.

  15. Fiora ha detto:

    @14
    “tirerei fuori la bici che usavo a Grado”….che sia l’aria bibliotopa? anche mi rivavo in camping a Grado. Po’ go dismenticà tuto e a Trieste me ribalto. Tuti disi nosepòl dismenticarse una volta che se se ga imparà ,inveze…tombole a cotimo, fin che me go rasegnà.
    cussì ‘desso me schiero contro perchè son invidiosa de chi che sa. meterò le rodele, forsi dopo scriverò per apocalitico-serioso,come ….anny!

  16. bonalama ha detto:

    bisognerebbe organizzare flashmob pedonali sulle ciclabili (ma anche in piazza Sant’antonio, per esempio, infestata da cicloSCImuniti), debitamente segnalati, ovvio e vediamo. I cambi di percorso dei bus sono molto disagevoli per gli utenti, ma chissenefrega, tanto vengono dalle periferie, mica ad esempio dalle zone dell’altipiano già dedicate alla pastorizia!

  17. gianna ha detto:

    Una vita interamente organizzata attorno all’uso 1) dei mezzi pubblici e 2) delle gambe, oltre all’odio profondissimo verso l’automobile rombante, a dispetto dell’entusiasmo futurista-marinettiano, mi confermano con adamantina certezza che pedonalizzare laddove ha un senso estetico, urbanistico e civico è segno di amore e rispetto per la propria città e per l’ambiente. Altresì mi confermano che incocciar perigliosamente un ciclista bardato fino ai denti stile ‘giustiziere della notte’ che si scaraventa lungo un marciapiede di, che so, Corso Saba, è segno profondissimo e temo indelebile di sciatteria, di degrado relazionale e di maleducazione sovrana erga omnes.

  18. bonalama ha detto:

    @17: giustissimo, aggiungerei anche BECERA TRACOTANZA dei ciclioSCImuniti. Temo cmq il diffondersi delle bici elettriche

  19. Fiora ha detto:

    Pedonalizzare ” laddove ha un senso” (aggiungerei non meramente estetico), MA senza deroghe per qualsivoglia veicolo a quattro e due ruote che non siano croce rossa e vigili del fuoco.
    può darsi che in me s’infervori la biker mancata,ma sono certa che se pedalassi, certe licenze io non me le piglierei e il senso del ridicolo mi frenerebbe anche nella scelta di certe mises da giro d’Italia.

  20. Gianni Bua ha detto:

    Premesso che,come avevo scritto in altro post, sono a Parigi qui le bici imperano. Sono al 90% comunali (velolib) pesano parecchio – hanno tutte il cestello porta spesa sul manubrio ed un unico rapporto di cambio – ma hanno le corsie riservate. Nei grandi boulevards(3/4 corsie a senso unico) viaggiano nella corsia bus/taxi, nelle zone pedonali entrano solo se vi è una corsia riservata, nelle vie laterali dappertutto limite a 30km/h (quasi) sempre rispettato da tutti. Se non vi sono corsie a loro dedicate scendono e spingono bici a mano. Ho visto più volte la polizia multarli per varii motivi (qui nessuno si rischia di passare con il rosso o percorre corsie non dedicate) e vista la faccia dei multati non credo che l’importo sia risibile. In più ieri sera ho fatto tardi dopo la finale e in Rue de Rivoli (centro assoluto) c’erano due pattuglie che controllavano con l’etilometro SOLO i ciclisti !!!

    Servus, Gb

  21. Diego Manna ha detto:

    ah! ecco l’immancabile formula magica “trieste no xe per bici” 😀
    che tuttavia viene smentita da chi la bici la usa ogni giorno (e infatti… tac! scatta anche il fastidio verso i ciclisti… ma come? se trieste no xe per bici, perchè ghe xe bici? xe un po’ un controsenso).
    alora rispondo con un bel “trieste no xe per auti”. a furia de dirlo e ridirlo, prima o poi diventerà un tormentone e tanti se convinzerà anche de sta roba.
    https://bora.la/2015/03/17/trieste-no-xe-per-auti/

    via mazzini: crear una corsia per ciclisti (quei educati) servi proprio per far in modo che i pedoni no ghe rivi ciclisti da tute le parti.

    ciclisti maleducati: i esisti ovvio. esattamente come gli automobilisti maleducati. la differenza sta nei punti del codice della strada che non se rispetta: i ciclisti maleducati passa col rosso. i automobilisti maleducati no pol farlo, ma lo fazessi. in compenso i parcheggia dove i vol, i supera la linea continua nei sorpassi, no i rispetta i limiti de velocità…

  22. maja ha detto:

    … e i ga zero pazienza con pedoni, ciclisti e motociclisti, come se le strade fussi riservade solo ai auti.

    (una roba de vietar assolutamente, però, saria l’uso de cuffiette alla guida, specialmente ai ciclisti, che no i senti le machine e te toca guidar drio de lori a 30 all’ora finché no i se corzi che te son là, se no te li vol copar.)

  23. bonalama ha detto:

    urge organizzare blocchi pedonali: solo pedoni è imperativo. Inoltre deve essere valutato l’aggravio di tempo per i giri degli autobus e aumentare la durata di validità del titolo di viaggio (aka biglietto), un’ora è poco visto il peregrinare aggiuntivo. I cicloSCImuniti non secchino i pedestrians. Tra l’altro non comprendo come mai non vengano fatte sanzioni per intralcio e pericolo alla circolazione.

  24. Fiora ha detto:

    ” a prescindere” (copyright Totò. in questa accezione non vuol dire niente ma suona bene ) io tornerei a sottolineare il look francamente spassoso di parecchi miei concittadini riscopertisi ciclisti.
    Accanto a ragguardevoli gnocchi che sfrecciano inguainati in tutine multicolor,arrancano sudaticci imbolsiti concittadini insaccati in analoghi indumenti strizzabulbo, autentiche testimonianze viventi di come l’abito non faccia il monaco.Ma tant’è importante che ne siano convinti loro e sarà una buona domenica! 🙂

  25. Fiora ha detto:

    e a dirla tutta per questi neoconvertiti fuoriforma mi preoccupo che con il caldo non gli venga un coccolone

  26. anna (anny) ha detto:

    Fiora
    Stiamo parlando di chi usa la bici come mezzo di trasporto per non inquinare l’ambiente non di chi la utilizza a livello sportivo con le tutine di plastica e bici sul tetto dell’automobile……

    Diego sei grande,”Trieste no xe per auti” ben detto!

  27. Paolo Geri ha detto:

    La questione non è “bici si-bici no”, “ciclabili si – ciclabili no”, ma autobus in via Mazzini si o no. E io sono in primo luogo favorevole al servizio pubblico che va posto su di un livello di priorità superiore a quella – pur legittima – di chi usa la bicicletta come mezzo di trasporto. Per chi la usa come svago ci sono (o dovrebbero esserci) le piste ciclabili, non le corsie preferenziali in città. Il trasferimento degli autobus in via Valdirivo è una soluzione “criminale” dal punto di vista della scorrevolezza del servizio pubblico, dei suoi costi (che aumenteranno, perchè aumenta la percorrenza), dei tempi di attesa per l’ utenza (il percorso è meno diretto) e dell’ inquinamento.

    Quanto ai talebani ecologisti come Predonzan dimostrano di non capire nemmeno una battuta ironica. Stia tranquillo, ci sono altri mezzi per opporsi alla pedonalizzazione (?), dalla raccolta di firme, al lavoro nelle istituzioni.

    Ho messo il punto di domanda al termine “pedonalizzazione” perchè visto che al momento si prevede che ci passano comunque taxi per residenti e mezzi per il carico e scarico merci la definirei piuttosto una ZTL.

  28. anna (anny) ha detto:

    Paolo Geri

    Non definire Predonzan un talebano ecologista,è solo una persona che ama la natura e lotta per un futuro migliore per le nuove generazioni,….o forse dovremmo lasciare ai posteri solo grattacieli,strade asfaltate,centrali nucleari,centrali a carbone,rigassificatori?

  29. Gianni Bua ha detto:

    @ 28……Anna
    Pardon, mi spieghi come ci riscaldiamo,c..ome cuciniamo,come riscaldiamo l’acqua per una doccia?? Sono d’accodo che se usiamo carrozze a cavalli come mezzo ditrasporto per i poveri triestini e buoi per il trasporto merci avremmo taaanta cacca (ecologica) per concimare i terreni
    attigui, che potremmo costruire casette in legno – ultra ecologiche – con materiale riciclabile ma
    mi sembra che torneremmo al 700. Il solare è non inquinante nell’uso, ma estremamente inquinante nella produzione. In media est virtus, dicevano i romani.

    Servus,Gb

  30. Fiora ha detto:

    @27″stiamo parlando…” o “come parli?” (di buona memoria…)
    @28 “non definire…”
    noto che usi spesso sti toni da maestrina,cara anny!
    ognuno è libero di esprimere i propri punti di vista su ciclisti,bambini, migranti,religione eccecc (prendendo la responsabilità di quel che scrive) senza che ci sia chi salti su a fastidiosamente bacchettare come indulgi troppo spesso tu.
    l’importante che non offenda e non manchi di rispetto. non mi pare che qui avvenga.

  31. Fiora ha detto:

    …che a mio avviso tu esponga concetti fuori dalla realtà con toni sopra le righe è abbastanza evidente dalle mie risposte ai tuoi post,ma mi guarderei bene dallo scriverti ma come parli o non dire così 😉

  32. anna (anny) ha detto:

    cara fiora,sarà perchè sono un’insegnante e mi viene spontaneo esprimermi così però non utilizzo mai parolacce nè toni volgari,…..comunque noto già da tempo che la mia presenza qui non è affatto gradita per cui tolgo volentieri il disturbo,…..credevo che bora.la fosse frequentato da ambientalisti e invece mi son sbagliata di grosso,….saluto te e tutti voi!

    felice estate
    anna

  33. Gianni Bua ha detto:

    @ 32….Anna
    El tuo ultimo post, mia cara,se ciama ” tirar el saso e sconder la man “……

    Servus,Gb

  34. Dario Predonzan ha detto:

    Concordo con Geri sul fatto che la pedonalizzazione di via Mazzini sia in realtà, più che altro, una ZTL.
    E da via S. Spiridione in giù nemmeno quella.
    Quel che né lui, ironie a parte, né altri paiono aver compreso, è che i ciclisti chiedono semplicemente di avere – in via Mazzini e non solo – delle corsie riservate (e rispettate) per non interferire col traffico motorizzato e con i pedoni.
    Come ce ne sono in tutte le città civili del mondo, Italia compresa.
    Io ci aggiungo anche al richiesta di serie corsie preferenziali (protette!) per gli autobus.
    Certo che se l’approccio è in stile “Trieste no xé per bici”, ogni dialogo e confronto diventa difficile… E sì che pedoni e ciclisti (gli intelligenti di entrambe le categorie) dovrebbero aver ben chiaro l’interesse ad allearsi – e con loro gli utenti dei mezzi pubblici – per ottenere un sistema della mobilità più umano e sostenibile.
    Il che significa inevitabilmente, qui tutti paiono dimenticarlo, limitare e molto il traffico motorizzato privato sugli spazi pubblici, come sono – fino a prova contraria – le strade e le piazze.
    Il vero problema è quello, non il ciclista vestito come Contador o quello che invade i marciapiedi. A me, pedone abitudinario e ciclista occasionale, danno molto più fastidio per esempio gli automobilisti ed i ciclomotoristi che ostruiscono i marciapiedi, non rispettano le strisce pedonali, parcheggiano in seconda e terza fila, superano gli autobus a destra e gli occupano gli spazi di fermata, ecc. ecc.
    Comunque registro con un certo orgoglio che anche il Geri ha voluto aggiungersi alla lunga schiera di quanti mi hanno appioppato l’epiteto di “ecologista talebano”. Negli anni (un tempo per la verità era più di moda l’aggettivo “khomeinista”, ma poi Khomeini è morto e la moda è cambiata…) sono stati in tanti a farlo: il fior fiore degli inquinatori, cementificatori, sterminatori di animali protetti, amministratori incapaci e succubi delle lobby, ecc. Benvenuto nel club, “compagno”! 😉

  35. Fiora ha detto:

    @32
    se “ambientalista” ha da essere sinonimo di univoco teorico e pertanto campato,imposto sgradevolmente come nel tuo caso anny,mi chiamo volentieri fuori

  36. Fiora ha detto:

    @34
    ..e nella mia considerazione su certe forme di ambientalismo didascalico non mi riferivo a te che hai postato nel frattempo,caro Dario Predonzan.
    molto di quel che hai scritto è condivisibile . Quanto ai goffi emuli di Contador è stata una licenza domenicale che sono voluta prendere per “alleggerire” e perché ,sai quanti ne vedo? non posso impedirmi di ridere e di…far il conto di quanti soldi si mangino sti rag. Fantozzi su due ruote per apparire appunto..emuli di Contador!

  37. capitano ha detto:

    E i pedoni che intasano le ciclabili?
    Gli automobilisti che intasano i marciapiedi?
    I rollerbladeisti che intasano gli skatepark?
    Gli skateisti che intasano i rollerbladepark?
    Le barche che intasano le piscine?
    Le navi che intasano le spiagge?

  38. Fiora ha detto:

    @37
    femo come Michael Douglas in un giorno di ordinaria follia e viva l’A.

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