Alla partigiana Maria Bernetič e alla scrittrice Marica Nadlišek verranno dedicate le prime intitolazioni femminili e slovene di Trieste. Leggi qui per conoscere la loro storia.
«Le due intitolazioni verrano ufficializzate probabilmente dopo l’estate, a bilancio approvato». Lo ha reso noto lunedì l’assessore comunale Antonella Grim, nel corso dell’inaugurazione della mostra Toponomastica femminile in Slovenia, visitabile fino al 15 giugno nella Sala Peterlin di via Donizetti 3 (lunedì, mercoledì, venerdì e sabato 16-18; martedì, giovedì e domenica 11 – 13).
Grim ha riportato il messaggio della vicesindaco Fabiana Martini, per la quale «questa mostra ha due meriti: il primo, di contribuire a far comprendere che la società è cresciuta anche grazie alle donne; il secondo, di ricordare che Trieste ha anche un’anima slovena e che è giunto il momento di lasciarne traccia nella toponomastica».
Dopo che, negli ultimi due anni, la giunta ha dedicato sette giardini ad altrettante personalità femminili, l’allestimento appena inaugurato si pone infatti lo scopo di ridare parità nella toponomastica non più solo alle donne ma anche alla minoranza slovena, radicata a Trieste dalla fine del VI secolo, e perciò praticamente autoctona.
Questo l’obiettivo con cui l’ha promossa Elena Cerkvenič (Associazione Toponomastica femminile), in collaborazione con il Centro culturale sloveno con il contributo della Fondazione Libero e Zora Polojaz.
Diversi gli interventi bilingue che si sono susseguiti nel corso della serata. Dalla stessa Elena Cerkvenič, che ha voluto ricordare come «le donne illustri slovene possano essere di esempio per le giovanissime generazioni», al presidente del Consiglio comunale, Iztok Furlanič – la mostra gode del patrocinio del Comune – per il quale l’amministrazione ha compiuto un passo per colmare il vuoto che vede tanto in Italia quanto in Slovenia una bassissima percentuale di strade intitolate a personalità femminili.
Dettagliato l’intervento della professoressa Marija Pirjevec: ripercorrendo la nascita del gruppo Facebook “Toponomastica femminile”, ha ricordato come «i nomi delle strade e delle piazze contribuiscano a creare la cultura del popolo, definendone le figure storiche degne di memoria».
All’iniziativa ha partecipato anche il Centro Unesco di Trieste «perché – ha detto la vicepresidente Rosalba Trevisani – le pari opportunità e il dialogo fra le culture sono fra gli obiettivi che l’Organizzazione da sempre persegue».
Dopo gli interventi di Ester Pacor (Espansioni) e Vlasta Polojaz (Fondazione Libero), Michela Novel della Commissione alle Pari opportunità ha annunciato l’inaugurazione, il 20 giugno, della mostra itinerante “Sulle vie della parità”, nella sede della sesta Circoscrizione, alla Rotonda del Boschetto, 6.
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