Aperitivo “antifascista e antirazzista” questa sera alle 19 in piazza Cavana. Il clima cittadino si scalda, a sette settimane dalla celebrazione dei cent’anni dall’entrata dell’Italia nella prima guerra mondiale.
La scintilla è stata l’indizione, da parte di CasaPound Italia, di un corteo nazionale a Gorizia il prossimo 23 maggio, alla vigilia dal centenario dell’intervento italiano alla Grande guerra. L’annuncio ha scatenato la reazione delle associazioni locali, che, riunitesi nella nuova rete “Antifascista e antirazzista”, hanno programmato una serie di iniziative «per l’impossibilità di accettare che si celebri l’infamia dei massacri», come recita il volantino diffuso.
«In quella guerra ben poco fu vinto – si legge – e molta ignominia ricade ancora sul comportamento dei “generali” sadici che mandarono al macello seicentomila persone. Non si trattò di un risorgimento, perché dalla mitologia nazionalista e razzista di quella guerra si propagarono le radici lunghe del fascismo e degli orrendi crimini che macchiarono questi confini».
«Si trattò, per centinaia di migliaia, di combattere una guerra che non era la loro, strappati a forza dalle loro terre e mandati al massacro in condizioni disumane: molte testimonianze restituiscono l’orrore di quella “bella morte” che esiste solo nei deliri fascisti.
Rivolgiamo un appello – chiosa la nota – per una mobilitazione ampia e plurale a tutte e tutti coloro (antifascisti, antirazzisti, movimenti sociali, associazioni, singoli) che hanno per patria il mondo intero, che odiano la guerra ma amano la resistenza e la liberazione dai fascismi di ieri e di oggi».
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