Il viaggio sotterraneo, presentazione oggi alla Lovat

Il titolo non lascia spazio a dubbi: si tratta di un viaggio fatto sottoterra. Francesco Boer, come il professor Lidenbrock di verniana memoria o, meglio ancora, come un novello Alice nel Paese delle Meraviglie, passa il diaframma che separa il nostro mondo da un altro. In questo caso non si tratta di vulcani islandesi o specchi magici, ma molto più semplicemente di uno scavo fatto per ampliare la cantina della sua abitazione di Ronchi dei Legionari. Ci si ritrova in una Italia “parallela” dove gli scambi avvengono ancora in Lire (e tutto è carissimo!), dove la Storia fa fatica a penetrare la crosta terrestre e per questo anche i confini geografici e i fatti non corrispondono perfettamente a quelli della superficie. Scopo del viaggio è arrivare a Roma, non per turismo, ma per trovare l’uscita che porterà il protagonista nuovamente a casa. Durante il tragitto molte sono le difficoltà: procurarsi denaro a sufficienza, trovare dove mangiare e dormire, evitare le insidie che di certo non mancano. Come in una classica fiaba o in un moderno videogioco, però, ci sono gli aiuti, sotto forma di oggetti dai strani poteri o persone amiche che aiuteranno il protagonista nell’impresa. I luoghi incontrati lungo il tragitto si rivelano addirittura disorientanti, come ad esempio le miniere di burro di Ronchi (altro che latte di mucca centrifugato…..), la cattedrale di carne viva di Siena e, assolutamente imperdibile e a mio giudizio da realizzare davvero, il Museo del Nero di Codroipo. Non di vino si tratta ma del colore stesso. Numerosi oggetti neri vengono qui esposti, sia appartenenti al mondo di superficie che a quello sotterraneo e anche la luce per osservare l’esposizione è prodotta da una fiamma nera di una misteriosa candela nera veneziana.
Il racconto scorre piacevolmente, ma su tutto aleggia un vago senso di claustrofobia e ansia, dovuto alla mancanza di luce solare e agli inaspettati pericoli nei quali ci si può continuamente imbattere. Infatti cose apparentemente innocue possono essere letali e cose date per scontate (se sbaglio strada torno indietro) non lo sono affatto.
Unico appunto, da fare però all’editore, è la grafica della copertina non in sintonia con l’atmosfera del racconto.

Mercoledì 21 gennaio, alle ore 18, presso la libreria Lovat di viale XX settembre 20 a Trieste presentazione del libro di Francesco Boer “Il viaggio sotterraneo”. Ingresso libero e gratuito.