20 Gennaio 2015

Il segreto di Italia e le conseguenze dell’amore

el sunto La storia di Italia, un'adolescente alle prese con la guerra e i turbamenti, le gioie e le conseguenze del primo amore.

Pesantemente criticato dall’ANPI e osannato soprattutto dalle associazioni patriottiche italiane e da chi si riconosce negli ideali della destra. Queste le premesse con cui sono andata a vedere domenica scorsa al Teatro dei Fabbri, Il segreto di Italia.
Il film è diretto dal regista Antonello Belluco e vede protagonisti, fra gli altri: Gloria Rizzato, Romina Power, Alberto Vetri e Fabrizio Romagnoli. Sono uscita dal Fabbri, soddisfatta, seppure con qualche perplessità rispetto la ricostruzione storica.

Protagonista del film è Italia Martin (Gloria Rizzato) che vive i turbamenti, le gioie e le conseguenze del primo amore in uno dei momenti storici più difficili per l’Italia e l’Europa. Siamo a Codevigo, 1945 pochi mesi prima dell’arrivo dei partigiani e degli angloamericani. Lei, figlia di contadini, ha quindici anni ed è innamorata del figlio di un militante fascista.

La vita sotto l’amministrazione tedesca viene dipinta come serena, così come il rapporto dei gerarchi nazisti con il prefetto fascista e le camicie nere. Equilibrio che si spezza con l’arrivo di una giovane vedova fiumana che va a vivere nella fattoria dei genitori di Italia.1414139368-email-gn

L’imminente arrivo dei partigiani (semplicemente chiamati “comunisti”) viene visto come una minaccia e così sarà, con  la nota strage di Codevigo, quando vengono fucilate 136 persone, ex fascisti e collaboratori dell’esercito tedesco durante la Repubblica Sociale Italiana. I partigiani sono rappresentanti come animali senza anima e compassione, con un’unica eccezione: Mario. Mario avrà un ruolo chiave nell’epilogo della vicenda.

55 anni dopo la strage è proprio Mario una delle prima persone che Italia (Romina Power) incontrerà al suo ritorno a Codevigo. E’ nei loro sguardi e nel loro scambio di parole che si racchiude il messaggio del film. Non l’odio aprioristico per fascisti, nazisti o comunisti, ma semplicemente il riconoscimento dei rispettivi errori e l’accettazione delle dinamiche umane del periodo storico che hanno condiviso.

Insomma, un film da vedere. Grazie ad Isidoro per aver deciso di proiettarlo al Fabbri.

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4 commenti a Il segreto di Italia e le conseguenze dell’amore

  1. effebi ha detto:

    …ma siamo sicuri che sia così ?
    non resta che andare a vederlo

  2. Sara Matijacic ha detto:

    El film infatti me ga sai piasso. No me piasi come el vien strumentalizzado in male e in bene. Quindi concordo sul fatto de andarlo a veder. 🙂

  3. effebi ha detto:

    270 condivisioni, non male

  4. effebi ha detto:

    331 condivisioni… sti esuli porta ben…

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