Otto mesi dopo il match salvezza contro Forlì (oltre a qualche centinaio di birre scozzesi per il sottoscritto) sono ritornato nuovamente al Palarubini. In un match testa a testa, conclusosi dopo un tempo supplementare, Trieste è riuscita a imporsi per 79-78 sulla Dinamica Mantova.
Diverse cose sono cambiate dall’ultima volta che ho visto la Pallacanestro Trieste. I biancorossi si trovano incredibilmente a lottare per le prime posizioni nel campionato di Lega A2. Ruzzier, Wood e Diliegro sono oramai un lontano ricordo. Nuovi idoli sono entrati nell’immaginario collettivo dei tifosi triestini. Stefano Tonut e Murphy Holloway in primis.
Il primo, che nella scorsa stagione faticava a guadagnarsi minuti in squadra, è diventato uno dei leader assoluti di questa squadra nonché uno dei migliori giocatori del campionato di serie A2.
Il secondo, Holloway, ha dimostrato di essere il giocatore devastante sotto canestro catturando rimbalzi su rimbalzi (il tabellino dirà la cifra mostruosa di 23 rimbalzi a fine gara) e segnando con un’incredibile facilità.
Ci sono cose poi che non sono cambiate affatto. Le vostre bionde preferite sono ancora lì che osservano la partita.
I Dragons o Curva Nord (?) sono ancora lì in curva che cantano e sbraitano “lega italiana figli di…buona donna” nel silenzio assoluto dei tiri liberi.
I triestini sono ancora quel pubblico caldissimo che si agita a ogni, più o meno dubbia, decisione arbitrale.
E’ bello tornare a casa e veder vincere la Pallacanestro Trieste.
Foto di @Nicole Marcon.
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