28 Novembre 2014

Trieste quand’era una città in guerra

el sunto Trieste, una città in guerra Trst mesto v vojni è uno spettacolo, realizzato con una compagnia teatrale mistilingue. Dal 2 dicembre al Rossetti.

Trieste, una città in guerra è uno spettacolo molto particolare, dalla nascita del progetto alla sua realizzazione, dalle idealità e dal senso che ne sono alla base, alla concreta realizzazione del lavoro con una compagnia mistilingue e ricca di talenti. La coproduzione del Teatro Stabile Sloveno, del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e della Casa del lavoratore teatrale su testi di Marko Sosič e Carlo Tolazzi è un progetto che ha registrato un notevole interesse da parte dei media e del pubblico che ha riempito in tutte le serate il Ridotto del TSS, dove le repliche proseguiranno fino al 30 novembre. Dal 2 al 22 dicembre lo spettacolo si sposterà sul palcoscenico della sala Bartoli del Politeama Rossetti.

Le repliche verranno accompagnate nei prossimi giorni da un ciclo di incontri sull’ideazione e la creazione di questo importante progetto. Nei tre appuntamenti a ingresso libero, che si svolgeranno in entrambi i teatri, il pubblico potrà scoprire tutte le fasi della creazione di questo allestimento, avvalendosi della preziosa testimonianza degli artisti che ne sono stati i creatori. Il primo incontro sarà in programma venerdì 28 novembre alle ore 19.00 nel Ridotto del Teatro Stabile Sloveno. Franco Però, direttore del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, sarà il moderatore di questa interessante conversazione che avrà come protagonisti i due autori del particolarissimo testo teatrale bilingue, Marko Sosič e Carlo Tolazzi. Lo spettacolo Trieste, una città in guerra nasce infatti dall’unione di due diversi testi teatrali, entrambi inediti e commissionati proprio per questo progetto, scritti l’uno in lingua slovena, l’altro in italiano, e che si confrontano da diversi punti di vista con il tema della Grande Guerra.

Lunedì 1 dicembre alle ore 17.30 seguirà al Caffè Rossetti l’incontro sul tema del rapporto tra la storia e la trasposizione letteraria-teatrale. Protagonisti dell’incontro, che verrà moderato dalla storica Marta Verginella, saranno il regista dello spettacolo Igor Pison, la dramaturg Eva Kraševec e lo storico Fabio Todero, che ha collaborato con le sue competenze nella prima fase della genesi del progetto teatrale. Venerdì 12 dicembre alle ore 17.30 sarà invece la sala Bartoli a ospitare l’ultimo incontro, al quale parteciperà l’intero cast dello spettacolo. A contatto con gli attori e gli artisti che hanno realizzato l’importante produzione, il pubblico potrà scoprire ed esplorare il magico momento delle prove, dalla prima lettura e comprensione del testo, alla memorizzazione, al momento in cui diviene vivo sulla scena con la creazione dei personaggi, della loro anima e del loro aspetto, la tensione dei loro rapporti. Parteciperanno all’incontro il regista, il costumista Igor Pahor e gli attori Nikla Petruška Panizon, Lara Komar, Maria Grazia Plos, Tadej Pišek, Massimiliano Borghesi, Primož Forte, Adriano Giraldi, Maurizio Zacchigna, Roberta Colacino e Lorenzo Zuffi.

 

 

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