- ENTI PER LO SVILUPPO DEI REGOLAMENTI
Sono descritte qui di seguito le più importanti organizzazioni che hanno il compito di sviluppare i regolamenti riguardanti gli aspetti tecnici, operativi, della formazione e della sicurezza, relativi alla catena del trasporto, della consegna e dell’utilizzo del gas naturale liquefatto.
6.1 ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI
Le principali organizzazioni internazionali sono:
- International Maritime Organisation (IMO)
È un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che ha la responsabilità di dettare, implementare e revisionare le convenzioni internazionali per la sicurezza della navigazione e la prevenzione dell’inquinamento marino da parte delle navi; qui le convenzioni più importanti sono:
- la MARPOL Convention (International Convention for the Prevention of Pollution from Ships, 1973, modified by the Protocol of 1978);
- la SOLAS Convention (International Convention for the Safety of Life at Sea).
- International Organisation for Standardisation (ISO)
I suoi comitati tecnici che hanno il compito di sviluppare standards relativi all’industria del
gas sono:
- TC 67: materiali, attrezzature e strutture offshore per le industrie petrolifere, petrol-
chimiche e del gas naturale; - TC 193: gas naturale.
- International Electrotechnical Commission (IEC)
Prepara e pubblica gli standards internazionali per tutte le tecnologie elettriche ed
elettroniche che non sono coperte dall’ISO; gli standards più importanti legati alla catena del GNL sono:
- IEC 60092-502 – installazioni elettriche sulle navi – Parte 502: tankers;
- IEC 60079 – apparati elettrici per atmosfere esplosive di gas.
- Society of International Gas Tanker & Terminal Operators (SIGGTO)
Lo scopo di questa organizzazione non-profit, che rappresenta gli operatori di navi LNG ed i terminalisti, è quello di specificare e promuovere gli standards e le migliori pratiche per le industrie del gas liquefatto.
- Intergovernmental Organisation for International Carriage by Rail (OTIF).
Il più importante riferimento relativo alla catena della fornitura di gas natural liquefatto è la
“Convention Concerning International Carriage by Rail (COTIF) Appendix C – Regulations Concerning the International Carriage of Dangerous Goods by Rail (RID).
6.2 ORGANIZZAZIONI EUROPEE
Le principali organizzazioni europee sono:
- European Commission (EC)
Gli atti più importanti della Commissione legati alla “LNG supply chain” sono:
- la direttiva 96/82/EC (Seveso II) sul controllo dei rischi di gravi incidenti dovuti a sostanze pericolose;
- la direttiva ATEX 94/9/EC (ATEX 95) che riguarda le attrezzature ed i sistemi di protezione da utilizzare in atmosfere potenzialmente esplosive;
- la direttiva ATEX 99/92/EC (ATEX 137) che definisce i requisiti minimi atti a migliorare la salute e la protezione dei lavoratori potenzialmente a rischio di atmosfere esplosive;
- European Committee for Standardisation (CEN)
Gli standards più importanti relativi alle installazioni e manufatti per il gas naturale liquefatto sono:
- EN 1150: linee guida sulle caratteristiche generali del GNL e dei materiali criogenici;
- EN 1473: linee guida per la progettazione, la costruzione e la condotta di terminali onshore e dei suoi componenti (liquefazione, stoccaggio, vaporizzazione, trasporto e gestione del GNL);
- EN 1474: progetto di e prove sui sistemi di trasferimento marino
Lista delle Abbreviazioni
CEN European Committee for Standardisation
COMAH Control of Major Accident Hazards Regulations
EC European Commission
EPRP Emergency Preparedness and Response Plan
FMEA Failure Mode and Effects Analysis
FRU Floating Regasification Unit
FSRU Floating Storage Regasification Unit
FSU Floating Storage Unit
GNL Gas Naturale Liquefatto
HAZAN Hazard Analysis
HAZID Hazard Identification
HAZOP Hazard and Operability Analysis
HSE Health, Safety and Environmental
IEC International Electrotechnical Commission
IGC Code International Code for Construction and Equipment of Ships Carrying Liquefied Gases in Bulk
IMO International Maritime Organisation
ISO International Organisation for Standardisation
LNG Liquefied Natural Gas
LNG-RV Liquefied Natural Gas Regasification Vessel
MARPOL International Convention for the Prevention of Pollution from Ships
OTIF Intergovernmental Organisation for International Carriage by Rail
QRA Quantitative Risk Assessment
SIGGTO Society of International Gas Tanker and Terminal Operators
SOLAS Safety of Life at Sea
APPENDICE
Io sono uno di quelli che ha detto no al precedente progetto snam , e mi sembra era molto più rischioso di questo; i soliti noti favorevoli allora , e anche oggi, nella rabbia del referendum perso, si sono abbandonati a rabbiosi insulti; tutto sommato , non credo fattibile neanche questo per vari motivi. Bella relazione , in ogni caso ,mi complimento con l’estensore.
Il referendum è sicuramente un espressione di volontà democratica. Strumento fastidioso per una partitocrazia affaristica che ne denigra da sempre il valore intrinseco dipingendo i votanti come imbelli cittadini strumentalizzati da un manipolo di “monambientalisti”. Il referendum contro il terminal della Snam, dove aveva prevalso il no della cittadinanza monfalconese, viene additato dai detrattori come lo strumento che ha permesso alla centrale a carbone di proseguire con le sue combustioni mortifere.
Niente di più falso e strumentale, perchè il rigassificatore è stato spostato al largo di Porto Tolle con la promessa di riconvertire ( stessa storia di Monfalcone) la centrale a olio combustibile, era falsità palese perchè dopo vent’anni di rigassificatore e di attesa dei cittadini di Vado, l’Enel voleva riconvertire la centrale passando dall’olio combustibile al carbone.
Quello che è mancato in questi anni è stata la politica sia locale che regionale che ha sempre minimizzato l’impatto del carbone e che ha sostenuto un industrializzazione selvaggia e impattante. Ricordo la fabbrica chimica passata in sordina e le mancate bonifiche nel territorio del Lisert dove la centrale e la cartiera avevano scaricato ceneri inquinate e soda caustica.
Il proponente del progetto Smart ha infilato per l’ennesima volta i soliti ricatti che sono variati dialettiche nel corso dei mesi, iniziando con la solita riconversione della centrale dal carbone al gas ( rigassificatore taumaturgico che riduce l’inquinamento del 70%) per poi passare alla salvaguardia di 15.000 posti di lavoro in regione. Argomenti usati come clave per un progetto i cui scopi sono sicuramente lontano dalla tutela del territorio ,della salubrità dell’aria e dei posti di lavoro. Se la finalità era la tutela del lavoro in Italia delle aziende regionali come mai il progetto del rigassificatore è stato affidato ad una società con sede in Montenegro? Non esistevano società italiche con bandieroni tricolori?
La società in Montenegro è partecipata al 33% da D’Appolonia
DFS partners are actively cooperating in China since year 2001 with several Chinese institutions
(including MOST, SEPA and NDRC) on the Sino-Italian Cooperation Programme (SICP)
financed by the Italian Ministry of Environment and Territory.
http://www.dfs-engineering.com/home.htm
Difatti nel progetto snam non c’era alcun obbligo di conversione da parte dell’enel ,qualora avesse vinto il sì ; c’erano un sacco di balle sparate a casaccio , tanto grosse che pochi ci hanno creduto; poi , guarda caso ,gli stessi amministratori che avevano avallato bidoni come la Simo , le AAA e la zona industriale in punto totalmente sbagliato , vista la presenza della Terme ,erano gli stessi sponsor della snam , affiancanti da rampanti Ds quali il sig.Gherghetta e suoi compari di quel partito.