24 Ottobre 2014

Emergenza cinghiali a Trieste

el sunto Ieri in provincia audizione in consiglio dell’assessore regionale panontin sull’ emergenza cinghiali a Trieste. Quali le soluzioni?

Arrivare con urgenza alla definizione di un nuovo piano faunistico venatorio regionale che preveda per il territorio provinciale, una drastica diminuzione della presenza dei cinghiali a Trieste. E’ quanto richiesto oggi dal Vicepresidente della Giunta provinciale, Igor Dolenc, all’assessore regionale alla caccia e risorse ittiche Paolo Panontin, in audizione in Consiglio provinciale. “Il piano ridefinito in tal senso è già stato approvato favorevolmente dal Comitato faunistico regionale. E’ necessario proseguire rapidamente con l’iter del documento ed arrivare all’approvazione da parte della Giunta regionale. L’attuale meccanismo sul quale si basa il censimento effettuato dalle Riserve di caccia infatti, non assicura i risultati previsti, malgrado la Regione abbia già da tempo autorizzato un prelievo venatorio superiore del 150% rispetto agli animali censiti”.

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All’assessore Panontin la Provincia ha inoltre richiesto di predisporre un regolamento di esenzione dal regime “de minimis” degli indennizzi dei danni accertati da fauna selvatica, ritenendo che questi ultimi non possano rientrare nella categoria delle “agevolazioni“ per la produzione di prodotti agricoli così come dispone la normativa comunitaria. “Abbiamo infine segnalato all’Assessore – ha concluso Dolenc – la necessità di inserire negli organismi di gestione faunistica oltre alle associazioni venatorie anche le organizzazioni professionali agricole e le associazioni di protezione ambientale, adeguando così l’attuale Legge regionale in vigore”.

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Un commento a Emergenza cinghiali a Trieste

  1. mauro felluga ha detto:

    prelievo venatorio e drastica diminuzione ricorda molto escort e guerra umanitaria

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