Il Ridotto del Teatro Stabile Sloveno sarà giovedì 23 ottobre alle ore 20.30 la cornice della prima assoluta dello spettacolo SAVINA einundneunzigtausend dreihundert neundzwanzig –storia di una madre triestina deportata nei lager nazisti. L’allestimento è un progetto d’autore di Giorgio Amodeo realizzato dall’autore in collaborazione con l’associazione culturale SKD Tabor di Opicina. Amodeo ha pensato di scrivere di questa coraggiosa triestina creando uno spettacolo in lingua italiana per diffondere a livello regionale e nazionale una vicenda che testimonia le tragedie della seconda guerra mondiale.
Due anni fa è morta Savina Rupel, nata a Prosecco nel 1919, fioraia nel rione di San Giacomo a Trieste fino alla Seconda Guerra Mondiale, arrestata dai nazisti nel 1944 e internata in Germania nel lager di Ravensbruck. La sua non è solo la storia di una deportata, è anche la storia di suo figlio Danilo che nacque e morì in quel campo di sterminio. Il racconto teatrale è tratto dalle varie interviste fatte a Savina che ha sentito il dovere civile e morale di lasciare una testimonianza. Il ruolo di Savina verrà interpretato dall’attrice Tatiana Malalan, l’accompagnamento musicale è affidato a Neva Kranjec.
ingresso: 5 euro
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