16 Agosto 2014

Rigassificatore a Monfalcone: un’opportunità o un danno per il territorio?

el sunto Rigassificatore a Monfalcone: un'opportunità o un danno per il territorio? Se ne parla martedì 18 agosto ad Aurisina.

Dopo il progetto Gas Natural, ora si parla di un rigassificatore a Monfalcone, un progetto a cura della società Smart Gas. Un’opportunità o un danno per il territorio?

In una recente presentazione sui vantaggi del progetto si legge:

“1) La sua limitata dimensione comporta uno scarso impatto nei confronti delle attività del porto di Monfalcone, in quanto il traffico di gasiere sarebbe di sole 22 unità all’anno. Il porto di Monfalcone rappresenta per altro una collocazione ideale dal punto di vista logistico e dal punto di vista della vicinanza con la rete Snam nazionale
2) Per la prima volta per un terminale di rigassificazione è stata pensata una soluzione tecnica che non solo consente a questa infrastruttura di non impattare sull’ambiente ma addirittura di avere un impatto ambientale positivo: nel progetto di prefattibilità infatti si è pensato di utilizzare le acque di scarico della vicina cartiera Burgo, acque dolci provenienti dal fiume Timavo e depurate dal processo industriale della cartiera, evitando in questo modo di effettuare il trattamento di clorazione di acque di mare.
3) Per la prima volta in Italia il gas verrebbe trattato come una commodity, acquistata al meglio da consumatori
4) Il progetto verrà realizzato utilizzando equity privato e non necessita di risorse pubbliche per la sua realizzazione. ” Continua a leggere qui

Gli ambientalisti  le associazioni che per anni hanno studiato il progetto di Gas Natural a Zaule, però guardano  con preoccupazione a questo nuovo progetto. A tal proposito di seguito il servizio televisivo a cura di Silvia Stern, andato in onda su Tv Capodistria.

Del rigassificatore a Monfalcone si parlerà martedì 19 agosto alle ore 18 presso la casa della Pietra di Aurisina durante un audizione della seconda commissione del Comune di Duino Aurisina.

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2 commenti a Rigassificatore a Monfalcone: un’opportunità o un danno per il territorio?

  1. viva la po bon ha detto:

    Perchè Porto Viro con il suo rigassificatore non è adatto per via della grande dimensione?La dimensione che rapporto ha con la distribuzione? Se la logistica è lo permette perchè non usare Porto Viro che è già funzionante e fare un rigassificatore ex novo a Monfalcone dove la concentrazione industriale e le criticità ambientali sono enormi? Non si capisce il nesso….o,forse, il nesso è prettamente affaristico?

  2. Eliso ha detto:

    Io sono favorevolissimo! Il nuovo rigassificatore SMART è il MEGLIO per il nostro amato territorio:
    1) finalmente libereremo i fondali da tutto quel carbone/mercurio e i pesci staranno meglio
    2) due mini cisterne per il gas che non presentano alcun rischio per la popolazione
    3) sono 22 navi-cisterna e qualche migliaio di camion all’anno che non daranno alcun problema alla viabilità, anzi….potremo giustificare la terza corsia e magari estenderla anche al tratto Monfalcone-Trieste!
    4) a 50 nuovi posti de lavoro no se rinuncia mai, vuoi mettere con i 150 della ex Detroit persi che tutta la politica pare essersi dimenticata? finché ci sono gli ammortizzatori sociali….
    5) penso che per le terme di Monfalcone, Portopiccolo di Sistiana e per tutto il comparto turismo il nuovo impianto SMART diventi attrazione imprescindibile!
    6) personalmente è la volta buona che mi decido a vender casa e prendere qualcos’ altro a debita distanza di sicurezza…(non si sa mai)

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