9 Giugno 2014

Biciclette e incidenti: di chi è la colpa?

el sunto Biciclette e incidenti. La colpa è sempre del ciclista? Giusto prendersela con la categoria o forse sarebbe meglio analizzare caso per caso?

L’incidente in bicicletta di questa mattina in Piazza Libertà, con una ciclista proveniente da Viale Miramare centrata da un’auto davanti alla stazione, ha provocato negli utenti di facebook parecchi commenti, molti dei quali contro l’uso delle biciclette e la (presunta?) maleducazione dei ciclisti in strada. La dinamica dell’incidente, ancora non conosciuta, sembra essere di poco conto.

Questo il tenore di alcuni commenti:

“se non rispettano il codice quando sono in bicicletta figuriamoci quando sono in auto, in questo caso se la ciclista a torto per non aver rispettato il codice dovrebbero ritirare la patente dell’auto o moto”

beh oltre a passar col rosso i va anche controman….. bisognassi farghe far i patentini come x i scooter…..

ma si ben. .che el vadi a pedalar in ciclabile !!

scommetto che xe passada con il rosso come tutti ciclisti.

Rispettare i semafori!!!! Ciclisti l’acquilone a casa!!!!

Cosa ne pensate? Giuste le segnalazioni dei commentatori o si tende a fare di tutte le biciclette un fascio?

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33 commenti a Biciclette e incidenti: di chi è la colpa?

  1. Alice ha detto:

    Io sono tanto automobilista quanto ciclista e come tutti non sono la padrona della strada, quindi non mi arrogo il diritto di fare cosa e come mi pare, rispetto sempre le regole ed evito di creare intralcio o percolo.
    Da quando mi sposto in bicicletta ho notato molti problemi della viabilità che prima non ero riuscita a cogliere e quando, di fronte ad eventi come questo incidente, provo a instaurare un dialogo con chi è esclusivamente automobilista ricevo in risposta il genere di commenti che sono stati riportati qui sopra.

    Noto che per la maggior parte dei miei concittadini concepire la bicicletta quale mezzo di trasporto sia molto difficile e al posto di fare uno sforzo per comprendere questo avvenimento che è il presentarsi di una nuova forma di mobilità, si opera una violenza verbale. Esorto sempre entrambe le parti a prendere coscienza che sulle strade si deve convivere, tale convivenza comprende gli automobilisti, i ciclisti, gli scooteristi e i motociclisti, i pedoni, i disabili, i bambini, gli anziani. La mia volontà di dialogo aperto a tutte le posizioni è sempre ostacolato con toni violenti e volgari, oserei dire ignoranti.

    Ancora una volta esorto la cittadinanza tutta a ragionare sul fatto che la strada è uno spazio comune e che tutti abbiamo il diritto ad usarlo, ancora una volta invito a ragionare sulla sicurezza di tutti gli utenti e sulle possibili soluzioni che si possono trovare assieme e pacificamente.

    Voglio rivolgere una preghiera ai ciclisti indisciplinati: vi prego di ragionare sul fatto che il comportamento scorretto di uno di noi ricade su tutta la categoria e che per colpa di uno che va contromano automaticamente diventiamo tutti delle mine vaganti senza un minimo di consapevolezza o di conoscenza del codice della strada. Ricordatevi, vi prego, di queste parole. Ci sono i ciclisti della domenica, ma ci sono anche le persone normali che usano le biciclette per andare a scuola, al lavoro, fare le commissioni di tutti i giorni. Comportatevi bene per queste persone che sono sella strada ogni giorno, non infiammate un clima già teso.

    Per contro invito gli automobilisti a comportarsi in maniera responsabile, a stare nei limiti di velocità e non parlare al telefono, a rispettare precedenze e stop con le biciclette così come fanno con altri mezzi. Invito gli automobilisti all’autocritica, la mia testimonianza è quella che una volta iniziato a spostarmi in bicicletta ho iniziato a guidare in maniera diversa, più attenta e più rispettosa. Forse questo può valere anche per qualcun altro.

    La mia, come sempre, è una volontà di dialogo per trovare soluzioni di convivenza. Accettiamo il fatto che ci spostiamo con mezzi diversi e che le strade sono comuni. Evitiamo di insultarci categorizzando e iniziamo a ragionare a una città vivibile per tutti. (Non risponderò a provocazioni ed insulti, solo a osservazioni e argomentazioni volte a capire e risolvere il “problema” della viabilità nuova).

  2. Sofia ha detto:

    La colpa è delle amministrazioni comunali che non realizzano le ciclabili. Questo mi sembra palese. Solo quando c’è veramente la possibilità di usare la bici in modo sicuro, senza che auto e bici (e magari anche i pedoni) si riducano a contendersi gli stessi angusti spazi, si può parlare di responsabilità del singolo. Certo, bisogna anche vedere in che condizioni hanno operato le amministrazioni comunali: magari non c’erano i permessi o i soldi, e non c’erano per motivi indipendenti da eventuali colpe politiche.

    Credo che Trieste abbia un grande potenziale. Se ci fossero le ciclabili le userebbero in molti, magari, perchè no, li si potrebbe anche incoraggiare con una tassa o un ecopass, proporzionato a cilindrata e potenziale inquinante del veicolo, per scoraggiare l’uso dell’auto in città.

    (Idealmente andrebbe pedonalizzato tutto, peraticamente purtroppo non credo sia fattibile ed è meglio ripiegare sull’ecopass).

  3. dimaco ha detto:

    i ciclisti sono assolutamente pericolosi in quanto non rispettano minimamente il codice della strada. mancate precedenze, passaggi col rosso. rompono le balle con le piste ciclabili e quando ci sono non le usano. senza contare quando te ne trovi un branco che occupa tutta la carreggiata. e li ti viene voglia di passarci sopra con la macchina o con la moto.

  4. mauro ha detto:

    tutti i automobilisti se credi paroni della strada, invece no i xe neanche paroni della propria macchina perchė i devi finir de pagar el puff.

  5. Gianni Bua ha detto:

    devo,con angoscia, segnalare che i ciclisti hanno scoperto – come pista d’allenamento – sia la strada del Boschetto che il sentiero che va dal ferdinandeo al parco giochi di Via Marchesetti. Se sul swecondo percorso fanno finora pochi danni , sul Viake al Cacciatore sono un incubo; spesso in coppia per una strada che permette con difficoltà il passaggio contemporaneo di due vetture, a velocità ….da salita…si rischia ogni giorno che qualche automobilista (cretino,per non dire di peggio) inizi a sorpassarli in una strada che è quasi tutta a curve cieche. Provato a segnalare ai vigili urbani, mi hanno risposto che non hanno nè mezzi nè personale per effettuare che qualche controllo sporadico. Si potrebe proibire ai ciclisti l’uso di questa strada ?? Ed i sentieri del Boschetto ??

    Servus, Gb

  6. Pasta ha detto:

    Concordo con Alice
    Sbagliano i ciclisti incuranti delle regole e della sicurezza e sbagliano pure quelli per cui la bici è solo un ostacolo al proprio cronometro. Un pò di tolleranza in più farebbe bene a tutti ma è merce rara di questi tempi…

  7. Diego Manna ha detto:

    quoto alice meden.

    purtroppo tanti non concepiscono ancora la bici come un mezzo di trasporto quotidiano.
    le cose però sono cambiate, la domanda è cambiata, la strada intrapresa spontaneamente è quella dell’uso della bici anche per gli spostamenti urbani (vi prego, non si cominci con il tormentone “trieste no xe per bici” che non trova assolutamente riscontro nella realtà quotidiana. dir “trieste no xe per bici” xe ormai come dir “trieste no xe per cocai” e contrastar su questo sentai in osteria, senza ciorse el disturbo de andar al pedocin un salto a butar l’ocio per veder se xe cocai in giro).
    Nel bene o nel male, a seconda di come uno vuole vederla, la necessità è che si trovi un equilibrio, perchè i ciclisti non spariranno di sicuro per magia, anzi, sono destinati a crescere ancora.
    (nell’equilibrio, ovviamente, è contenuto anche il maggior rispetto del codice della strada da parte di alcuni ciclisti, non tutti).

  8. Diego Manna ha detto:

    e aggiungo che da quando uso la bici per gli spostamenti urbani spendo 100 euro di benzina in meno al mese. per bon, 100 euro tondi tondi.
    (benzina che uso principalmente per andar a lavorar per cussì pagarme la benzina che uso principalmente per andar a lavorar per cussì pagarme la benzina che uso principalmente per andar a lavorar per…) 😀

  9. dimaco ha detto:

    nessuno dice che non bisogna girare in bici. ma cazzo rispettate il codice della strada. se io in moto al rosso mi devo fermare lì stesso vale per i Cipollini dei poveri.

  10. roberto marsi ha detto:

    eterni discorsi tra pro bici e contro bici. l’uso quotidiano della bicicletta sia per recarsi al lavoro sia per il tempo libero toglie una notevolissima quantità di inquinamento del”aria e giova alla salute delle persone. per quanto riguarda l’uso della bicicletta in mezzo al traffico cittadino, è consuetudine che il macchinomane che si sposta in auto anche per prendere il pane sotto casa, sia innervosito dal traffico, non perchè ci si trova in mezzo al traffico ma è lui stesso la causa del traffico. in città molto più grandi di trieste (una a caso firenze) la presenza delle biciclette promiscua alle automobili è ben tollerata. da noi purtroppo manca ancora questa filosofia, ce ne vorrà del tempo…aspettiamo.
    scusate, grazie

  11. sfsn ha detto:

    el ciclista che passa col rosso va sicuramente centrà dala machina che ga el verde, ecchecazzo! Quei che va sula corsia dei bus devi esser stirai dale corriere, ghe devi esser una giusta punizion per questi gravissimi reati, che meti seriamente in pericolo l’integrità dela vernise dei auti! Quei che va per el boscheto devi esser arestai. Al caso assieme ai cinghiai e ai caprioi che intralcia la libera circolazion de Giani Bua. Se i automobilisti centra un ciclista, un capriol o un cinghial i devi poderselo portar a casa e cusinarselo, ala griglia opur anche far golash (golash de ciclista xe sai bon, anche cola pasta o la polenta!) Quei che va in viale miramar fora dela ciclabile (che xe tuta un buso) devi esser condanai a morte per impalamento sul stangon dela bici, perchè i ris’cia de esser masinai da qualche SUV provocandoghe quei fastidiosi sfrizi sul cofano che xe sai antiestetici. I ciclisti che impedissi la libera circolazion dele machine in Carso vizin al sincroton de Basoviza, devi esser portai nel atiguo sito dela foiba e infoibai insieme al loro maledeto velocipede. I tubi devi riprender a darghe multoni ale bici ligade sui pai, che intriga fora modo, altro che quei poveri SUV o Audi o Bmw a petine regolare fin soto el muro de viale Sanzio o de Viale Danunzio, che i pedoni o ghe devi montar sul cofano o i fa el giro largo fin in strada, ma quei xe parchegi regolari. Ah, i muleti che gira nei giardineti cola bicicletina cole riodele devi esser messi in condizion de no nuocer, perchè i podessi darghe fastidio a qualche can che sta cagando: via le rodele, via la bici e demoghe la playstation che xe più sana e meno socialmente pericolosa. E no stemo dimenticar i veci cola ciclette: pedalar ghe podessi far tornar in testa co i girava liberi e contenti su strade che no iera monopolizzade dai auti: per sti veci che xe pericolosi sovversivi eutanasia imediata!

  12. MARCANTONIO ha detto:

    Perfettamente d’accordo con Dimaco

  13. Furio ha detto:

    Ed io sono d’accordo con Alice: ci sono ciclisti che passano con il rosso, e la devono smettere, e ci sono anche automobilisti che NON tentano di ammazzare ciclisti aprendo la portiera al loro passaggio perché il ciclista deve tenersi più a destra possibile, e bisogna guardare prima di scendere dall’auto, magari con il cellulare all’orecchio. Dove non ci sono piste ciclabili, dovrebbe esserci il limite di 30 km/ora, e limitata la circolazione dei SUV.

  14. Paolo Geri ha detto:

    Negli ultimi mesi sono stato investito – per fortuna senza troppi danni – da ciclisti che risalivano pedalando di buona lena sul marciapiede (oltretutto stretto) di via Ginnastica. Io svoltavo da una via laterale e tutto potevo aspettarmi meno che di trovarmi di fronte un ciclista in piena azione. Non ho nemmeno ricevuto scuse e alle mie – colorite – rimostranze è stato risposto “no posso miga andar controman in strada, sul marciapie xe più sicuro”. So che non tutti i ciclisti sono fatti così, ma quando ai due che mi hanno investito sarà stato un DASPO ciclistico di almeno cinque anni, mi sentirò più sicuro come pedone.

  15. Davide ha detto:

    non ho capito il ragionamento di gianni bua:
    siccome “si rischia ogni giorno che qualche automobilista (cretino,per non dire di peggio) inizi a sorpassarli in una strada che è quasi tutta a curve cieche.”
    allora bisognerebbe vietare la strada ai ciclisti.

    allora siccome tanti automobilisti non si fermano alle strisce pedonali o evitano i pedoni facendo manovre azzardate e pericolose, allora vietiamo ai pedoni di attraversare la strada per risolvere il problema.

  16. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    Anch’io son d’accordo con Dimaco . Aggiungo che essendo la presenza dei ciclisti sempre più numerosa va da se che le regole del codice della strada ,che se prima per qualche singolo caso, si potevano sorvolare oggi visto l’aumento del traffico ciclista le regole del codice dovrebbero essere applicate senza eccezione, specialmente in zone pedonali tipo piazza Borsa ed Unità dove adulti sfrecciano tra la folla
    senza limitare la velocità anzi c’è anche qualcuno che per accelerare pedala senza essere seduto sulla sella !!!
    Come sembre anche tra i ciclisti i furbetti non mancano e se l’aumento dell ‘uso della bicicletta e’ segno di coscienza civica non è certo un invito all’abuso !!!!

  17. Emme Ti IX ha detto:

    So che mi attirerò gli insulti dei macchinomani ma io non capisco perché tanto livore verso i ciclisti che sono quelli che più subiscono in caso d’incidente. Se si applicassero le pene richieste da tanti commentatori ANCHE agli automobilisti indisciplinati, tipo l’emerito imbecille che ha parcheggiato in mezzo alla strada e contromano in via Bramante, sono sicuro che ci sarebbero ben poche automobili per strada. Certo, vi sono tanti ciclisti che passano con il rosso, che vanno sui marciapiede, che vanno contromano ma, e ricordatelo SEMPRE, vi sono tanti pedoni che fanno lo stesso. Fuciliamo i pedoni? Li obblighiamo al patentino? Io vado a piedi, in auto, in bici, andavo pure in moto e in furgone, ho visto di tutto ma la maggior parte degli imbecilli li ho beccati in auto, spesso SUV o Audi o Smart, Parcheggi a cazzo, manovre azzardate, circolazione in centro alla strada, svolte non segnalate, sorpassoni in costiera per guadagnare 20 metri… Insomma, se uno in bici va sul marciapiedi, allora tutti i ciclisti sono dei banditi… ma se uno con l’Audi sorpassa in curva in costiera? Allora tutti gli automobilisti sono dei deficienti? Per quanto mi riguarda chiuderei il centro alle auto di chi in centro non ci abita, metterei ciclabili ovunque, anche su per scala santa. Avremmo molta più salute e meno smog, e i cretini smetterebbero di comandare perché con l’ossigenazione del cervello i ragionamenti sarebbero più logici.
    P.S. Io vado sul marciapiedi, in bici, quando sono larghi e poco frequentati, a bassa velocità, così faccio un favore al traffico e a me stesso, evitando la morte da arrotamento. Fucilatemi, ma solo chi non ha mai violato il C.d.s.!

  18. dimaco il discolo ha detto:

    il fatto è che i tutori dell’ordine preposti sono molto restii a fermare qualcuno in bici anche se passa col rosso e manca la precedenza o va contromano.

  19. Alice ha detto:

    Quoto Emme Ti IX

  20. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 18 Emme Ti IX : Non sono completamente daccordo xkè io non vedo livore nè contro i ciclisti nè contro i pedoni ma delle ragioni oggettive e cioe’ se io ho un incidente con un ciclista o altro che e’ su due ruote ,anche per insolite e non coerenti azioni di comportamento stradale come con un auoveicolo ; le probabilità che chi si trova su due ruote abbia dei danni fisici sono molto alte rispetto che tra due veicoli a 4 ruote nel traffico cittadino e non si risolvono con una mera constatazione amichevole ma gli strascichi sono di altra natura , ben più noiosi ,burocratici e magari finiscono per incidere anche sui punti patente.

    In quantoa ritorsioni sul traffico non si tiene conto di chi l’auto la usa per lavoro, io faccio dai 100 ai 120 Km al giorno ra le Noghere e Sistiana , logicamente per piccole commissioni in città ,parcheggio l’auto sulle rive mi prendo lo scooter che ho in un garage sempre sulle rive e faccio quello che devo fare; mi dica Lei come posso fare la stessa cosa in bici ??? Forse io un sistema non lo ho individuato .

    Se poi spostiamo il tiro sul traffico in generale e sui vigili allora , io che percorro varie volte la grande viabilità
    commento che le stesse forze dell’ordine e non dico quali perchè non sono un delatore la percorrono oltre gli 80 KM/H (per curiosità mi son messo dietro) senza avere accesi ne segnalatori acustici ne ottici che sarebbero dovuti nel caso non si seguano le regole del codice della strada, mentre i vigili urbani sulla stessa multano chi magari va a 60/70 KM/H (son sempre là sulla rampa di accesso di Servola) mentre i ns. vicini Croati e Sloveni la percorrono a velocità di Daytona, ieri mi son messo dietro a uno e poi raggiunti i 120 Km/h ho lasciato perdere e ho ridotto la velocità, su quella strada ci vuole un tutor e fotografie altrimenti pagheranno i soliti 5/6 sfortunati della giornata.

    Mi dissocio dalle ritorsioni vandaliche , credo che la presenza dei vigili sul territorio sarebbe sufficente , ma rende meno che mettere multe a tappeto, da altre parti questo lo fanno casalinghe e pensionati .
    Ma qua si sa chissà che perverse trafile di documenti ci vogliono , basta pensare cosa chiedono ad un “nonno paletta” forse bisogna piazzarsi tra i primi 3 alle olimpiadi delle Klanfe
    Il sistema Italia e’ molto selettivo!!!

    E’ inutile a questo punto parlare del traffico cittadino che mi rammenta la battuta di un tipo quando per lavoro ero in Argentina ” Aqui se vive como se maneja” ( tr : qui si vive come si guida ).

    Non per niente c’è sempre qualcuno che fa l’occhiolino ad alternative più pratiche . 🙂

  21. Gianni Bua ha detto:

    Ieri o l’altro ieri non mi ricordo se sll’home page di Repubblica o del Corriere ho letto che stanno proponendo di elevare le multe per velocità eccessiva (in Inghilteraa) a 12000 Pounds. Voto subito il deputato/senatore di QUALSIASI partito che proponga qualcosa di equivalente in Italia.
    Astenersi,please, ai soliti discorsi che le strade fanno schifo/i cartelli sono antidiluviani/i limiti di velocità sono irrazionali su certe strade.
    Servus, Gb

  22. bongio1960 ha detto:

    sulla strada la maleducazione è ormai di casa. Il codice della strada è dimenticato dalla maggioranza e comunque non credo che tutti i pirati viaggino con lo stesso mezzo. Resta il fatto che, un ciclista che commette un’infrazione farà meno danni agli altri rispetto ad un automobilista, ma comunque più di un pedone.
    Purtroppo vige la legge del più forte e/o prepotente.

  23. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 23 bongio 1960 : Son d’accordo sulla maleducazione, però un ciclista che commette un infrazione
    sarà anche vero che non fà grandi danni se non coinvolge terzi , ma se la sua infrazione provoca o subisce
    l’incidente , come la mettiamo ??? Se ha torto anche una bici contro un auto fa danni , ma danni materiali non sono un gran problema , e i danni fisici ?? un ciclista che si scontra con un auto , non ci sono dubbi su chi ha la peggio , se non e’ solvibile di proprio come la mettiamo ??Se ha torto l’automobilista paga l’assicurazione e se ha torto il ciclista ????
    Il codice della strada ha le sue regole che sono obbligatorie per tutti , non c’è scritto da nessuna parte che ciclisti, pedoni, skateboard o come definisce il codice altri tipi di acceleratori di velocità etc abbiano deroghe, nè gli automoblisti possono essere prepotenti !!!!

  24. sfsn ha detto:

    e se ga torto el pedon? Mi anni fa caminavo e son sbrissà perchè iera bagnà pertera. Son finì adosso a una baba serba e sicome go 90 chili mastruzandola credo de averghe spacà un dito del pie. Ghe go proposto de portarla in pronto socorso e anche de pagarghe i dani. Sicome la baba iera assai cocola la ga acetà le scuse, no la ga volù soldi, la xe andada via zotando de paura e xe finida là. Femo l’assicurazion obligatoria anche per caminar per strada? Che bela società, ara!!!

  25. ikom ha detto:

    Signor Lonzar c’è il codice civile che regola le cose, non serve una assicurazione ci sono le norme del codice.

  26. bongio1960 ha detto:

    @24Lonzar: proprio perché, con i veicoli a motore, è molto più facile far danno al prossimo e siccome gli automobilisti, in genere, non sono dei “gentiluomini”, l’assicurazione è obbligatoria per responsabilità civile. Se un ciclista (o anche un pedone) crede di poter far danni ingenti a terzi, può stipulare una polizza “ad hoc”, ma credo che sinora, sfsn insegna, non è necessario arrivare a tanto.

  27. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @ 26 IKOM : 🙂 Grz !!!forse Lei è un uomo fortunato che non ha dovuto mai dovuto affrontare una causa civile una causa ! Ma per cortesia !!!!

  28. GIAMPAOLO LONZAR ha detto:

    @27 BONGIO 1960 : Mi sembra che si sia un pò drammatizzato il mio commento .! Io non sono certo qui a demonizzare i ciclisti, il punto è che essendone aumentato considerevolmente la presenza , automaticamente è aumentato il rischio incidenti per semplici negligenze , non del codice della strada, ma di buonsenso,.
    Il mio commento si riconduceva ad una esperienza personale di neanche una settimana fa; ci sono incroci ciechi , p.e. Via Pauliana/pza della Stazione , chi scende da Via Pauliana ha un semaforo all’incrocio con piazza della Stazione e non vede chi viene da sinistra pertanto se uno non si ferma al rossso l’incidente e’ assicurato. Io scendevo da Via Pauliana e vista l’ora ,07.00 del matino, avevo verde ed ho impegnato l’incrocio e per foruna mi trovavo al centro , da sinistra non ossservando il rosso una ragazza in bici non si e’ femata ,io ho bloccato istintivamente l’auo e lei si e’ fermata a due cm dalla mia portiera, ora se io fossi stato tutto a sinstra, la avrei sicuramente centrata. Abbiamo avuto fortuna reciproca ,e’ chiaro che il peggio fisicamente l’avrebbe avuto la ragazza ,qualche danno all’auto lo avrei avuto pure io, ma sappiamo benissimo
    tutti i problemi burocratici che sarebbero sorti dopo .!! Terra terra anche avendo ragione ottenere un rimborso di qualche centinaio di Euro da un ciclista non credo sia cosa veloce anche con le norme del codice civile citate da IKOM.

  29. bonalama ha detto:

    esiste un altro mezzo di trasporto a ruote (ma senza i supposti benefici delle bici) si chiama segway, è elettrico e silenzioso. Apprezzano, gli utilizzatori di tale aggeggio, scorrazzare sul marciapiede, a velocità discreta….. prevedo conflitti pedoni ciclisti segwaysti

  30. sfsn ha detto:

    ecco. mentre i ciclisti sul marciapie xe una minoranza, quel MONA de seg(a)waista (perchè mi vedo sempre el stesso) va sistematicamente sul marciapie.

  31. stefano ha detto:

    @dimaco: quando il comune fara’ una vera viabilita’ ciclabile allora ne riparleremo. nel frattempo, io a volte uso la strada xche la ciclabile ha tanti buchi che mi si spaccano le ruote (e il sederino mio)

    @sfsn SISI quello col siguai sul marciapiede..insopportabile sbruffoncello cafone.

    adesso il mio pensiero:

    1) vigili: spero che qualche vigile mi legga..ma dove c***o siete di giorno, dove serve?? no, via san Nicolo’ e’ PEDONALE, li’ non servite a niente. Dovete andate in corso Italia, Via giulia, Tra il viale e l’ ospedale, via carducci e in tutte quelle zone dove se ci sono due corsie, una diventa posteggio. dove il carico/scarico e’ posteggio x l’ auto del bottegaio di fronte che vi fa il pacco di natale, e quindi il furgone scarica da mezzo la strada..In piu’: se passate una volta non basta, lo sapevate? le auto sono come le mosche, se non stai li’ col ventaglio, si posano di nuovo. avanti e indietro tutto il giorno. QUESTO e’ il vostro lavoro. vedrete che dopo ci sara’ spazio x le piste ciclabili e per le corsie preferenziali dei bus in TUTTA la citta’.

    2) le bici vivono meglio senza automobilisti assatanati intorno quindi togliendo corsie auto in cambio di preferenziali bus/taxi, l’ automobilista imbottigliato alle 7:30 che vede passare la 20 bella veloce, libera e con a bordo i suoi colleghi piu’ intelligenti, la prima volta porcona, la seconda si rassegna e la terza..si fa la tessera. l’ unico modo x fare di un bus un mezzo superiore all’ auto, in citta’, e’ farlo andare piu’ veloce e farlo arrivare prima e con orari certi..ma ci vuol tanto a capirlo?

    una volta fatto cio’, vedrete quanto spazio x ciclabili serie (senza buche) e per zone pedonali. Mah.

  32. Fiora ha detto:

    tra guelfi e ghibellini (parti da stabilire ) io sono poco obiettiva per motivi personali di tetragona incapacità a reggermi sulle due ruote, con conseguente dichiarato livore nei confronti di bici e ciclisti, in particolare di neo convertite babe modaiole di mia conoscenza… 🙁
    aldilà di motivi personali osservo che certi incaponimenti ad inerpicasi su strade inadatte (un nome a caso ,Salita di Gretta ) spesso in coppia, con conseguente invasione di una carreggiata notoriamente stretta costituisce a mio avviso una fastidiosa nonché rischiosa prepotenza.

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