17 Maggio 2014

Miramare, il degrado e le biciclette

el sunto A Miramare, in bicicletta nosepol. A ricordarlo molti cartelli, quasi una sorta di accanimento verso il mezzo di trasporto

Parco di Miramare. Su segnalazione di Enrico Marchetto, ma anche di molti altri amici, ogni tanto rispunta il tema dello strano rapporto del Parco con le bici.

Alberi che casca? ok. Fiori secchi? ok. Piovi dentro? ok. Abbandono più o meno totale? ok. Tuto a remengo? ok. Se stava meo co se stava pezo? ok.

Ma per fortuna, sia lode al cielo, vige il divieto alle bici di girare all’interno del Parco. Quello sì che sarebbe il punto di non ritorno!

Ironia a parte, lascia un po’ perplessi questo accanimento contro le biciclette, che, a giudicare dal numero dei cartelli, sembra quasi una crociata.

In copertina, la foto di alcuni facinorosi visitatori ciclomuniti, trovata qua.

 

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5 commenti a Miramare, il degrado e le biciclette

  1. 313x ha detto:

    delinquenti cole bici elaborade

  2. Bibliotopa ha detto:

    ara, ghe manca anche le bici. Un passeggia tranquilo per i viali e ghe riva adosso sti mati. Me xe nato una volta. Perchè i parti del presupposto che lori va liberi e svelti in mezo e i visitatori devi scansarse , fermarse e darghe la precedenza.

  3. Paolo Geri ha detto:

    Pienamente d’ accordo con Bibliotopa.

  4. lasko ha detto:

    Ah, i fissati… impossibilitati a girare a meno di 40 km/h, sempre contromano e/o dove non possono andare. Il video nel blog linkato mostra pure perché non devono andare in bici nel parco… Così non aiutano i ciclisti urbani che, pazzesco, usano la bici per spostarsi a Trieste e preferiscono evitare di “skiddare”, saltare e cadere a terra… Inoltre alcune delle bici fotografate sono pure sprovviste di freno anteriore e quindi in piena violazione del codice della strada, quindi non mi pare che sono i più adatti a contestare il regolamento del parco.

  5. Fiora ha detto:

    ahio con mi casca mal i ciclofili! e pezo che mai a ipotizar percorsi ciclabrili nel ex Parco… oramai al porco!
    che ironia quelle foto d’antàn messe nella zona bar oggi smantelada da ogni tipo de vegetazion e recintada col nastro bicolore dei lavori in corso…quai lavori? Campa cavalo…ghe ga dito un signor al mio nipotin delusissimo che ge flociavo vedrai rifarano tuto più belo ancora di questa foto del 2010 che come vedi apare l’apoteosi del periodo più recente. ‘dio fiori,’dio cigni… un autentico spin nel cuor! no me mancassi altro che un sburton de un ciclista anche là, ara!

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