In attesa del tradizionale evento del Primo Maggio, domenica 27 aprile presso l’area eventi del aereocampo di Borgo Grotta Gigante ritorna, dopo lo straordinario successo del 2012, un evento particolare e tipicamente triestino: l’Osmizzada, una domenica di festa, musica, compagnia, divertimento per tutte le età, e triestinità. Come sempre non mancheranno le stratosferiche griglie, il vino e la birra a farne da dovuto contorno. Alla faccia della crisi e della recessione, ingresso gratuito e tanti sorrisi. Per l’occasione, si parte prestissimo: apertura stands alle ore 14.00, e dalle 16.00, una line-up tutta made in Venezia Giulia: gli ormai leggendari THC, Maxino e Flavio Furian, il fenomeno mediatico triestino del momento Riki Malva, i mitici Laidos. La serata è stata già ribattezzata dal pubblico dei social network come la “Woodstock della musica demenziale triestina“.
Anche Bora.la/ Nativi sarà presente con un banchetto, dove potrete troverete ad accogliervi Sara Matijacic, Diego Manna e Paolo Stanese con una selezione dei migliori prodotti editoriali in dialetto triestino, nonchè con la raccolta fondi per il viaggio a piedi lungo i percorsi della Grande Guerra di Nicolò Giraldi.
Maxino e Flavio Furian da tempo collaborano assieme con serate e spettacoli teatrali di notevole successo. Con Maddalena Lubini poi conducono i Bombi Inconsapevoli, trasmissione radiofonica per la Rai. Maxino ha pubblicato di recente il suo primo CD, Ciano Mitraglia e il civapcicio del destino, ormai un cult per la città di Trieste, 26 tracce dalla comicità imperdibile.
I T.H.C. sono un gruppo musicale di Monfalcone (GO) nato nel 1997, molto noto nell’ambito locale. Le canzoni, quasi esclusivamente cover di brani noti, sono riscritte in forma goliardica utilizzando il dialetto bisiaco (con un lessico “italianizzato”, come nella parlata corrente). Si sciolgono, dopo l’ultimo concerto alla sagra di roiano (TS), l’8 agosto 2003. Di seguito, i tre dischi pubblicati dal gruppo (in ordine d’uscita), che assieme ai gadget (portachiavi, ciondoli, etc.), sono oggi oggetto di culto. Dopo 5 anni di inattività sono ritornati live il 24 maggio 2008 all’Ausonia e il 12 giugno alla festa del vino a Monfalcone presentando diversi pezzi inediti tra cui “El cesso”, “No global”, “Che svago…coi anunci del Picolo”, e la significativa “Bisiachi soto asedio”. In un primo momento questi due concerti sono sembrati degli eventi isolati ma non è esclusa l’uscita di un nuovo album di inediti per la gioia di migliaia di fan.
Il connubio perfetto è presto fissato, ad arricchire la voglia di “viva la e po’ bon” arriva il fenomeno mediatico degli ultimi anni, Riki Malva. La storia artistica di Riki Malva comincia con una band che ha fatto la storia di canzoni trash rivisitate sulla base di tracce ben più famose, quegli Scoverciai che prima del loro scioglimento a causa di motivi lavorativi di alcuni dei componenti della band, incisero ben 12 CD. È nel giugno 2007 che nasce Riki Malva e da subito intuisce che l’era dei social network può dare una spinta in più ai suoi lavori. È qui che il contributo con gli smanettoni del video di Robe Fatte Cacao permette a Riki Malva di sfondare i tubi catodici e schermi lcd di molti triestini e non: “lupi del caos”, “casa mia”, “reggaestin” sono le coproduzioni che fanno impennare il canale Youtube di Riki. Il resto è ormai storia recente, tanto che la parodia di Arisa – Sincerità (rivisitata da Riki Malva con un secco “Verginità”), riesce addirittura ad approdare fra le righe del Corriere della Sera: [omissis] ma pure (e soprattutto) ragazzoni che s’infilano una parrucca e s’inventano su quelle note «Verginità» e intonano: «A volte sembrerà incredibile, ormai non credo all’impossibile, vergine per l’eternità». Questo è Riki Malva.
A completare la serata, i Laidos, che ritornano ad esibirsi in occasione dell’Osmizzada dopo anni di innatività. Nati ufficialmente nel lontano 1985, col solo scopo di scandalizzare ed allontanare le persone sgradite, ma il gusto di sostituire i testi di canzoni famose con altri a contenuto umoristico esisteva già da qualche anno e coinvolgeva anche persone che non essendo musicisti non hanno mai fatto ufficialmente parte del gruppo. Il numerosissimo gruppo di giovani che gravitava intorno a quelli che poi sarebbero divenuti i Laidos, apprezzava molto questo genere di divertimento e questo motivava i vari “autori” a scrivere numerose canzoni, alcune delle quali cantate ancora oggi. A queste, si aggiungevano le tradizionali goliardiche, alle quali spesso venivano aggiunte strofe supplementari, come ad esempio le famosissime “El Torero Manolito” o “Creolo”. I Laidos, verso la metà degli anni ’90, con un nuovo e potente organico e con nuovi brani stile reggae – ska, conoscono un altro periodo importante della loro storia, con numerose serate, e con l’immancabile consenso del pubblico. Segue poi un lungo periodo di ritiro dalle scene e un nuovo rimpasto nel 2002 con un’altra serie di concerti a carattere non ufficiale. Il concerto di Borgo Grotta rappresenta quindi il grande ritorno dei Laidos che a breve presenteranno anche un nuovo CD.
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