1 Aprile 2014

Con AnDanDes il giardino di via San Michele è sempre in fiore

el sunto AnDanDes è l’associazione che dà vita alle iniziative nel giardino di via San Michele criticata di recente sulle Segnalazioni. La conoscete?

Venerdì 21 marzo, tra le Segnalazioni del quotidiano locale triestino spicca una lettera in cui l’autore si lamenta per lo stato di incuria in cui versa il giardino di via San Michele e per le scelte economiche di chi lo ha in gestione, l’associazione AnDanDes, che non danno priorità alla sicurezza e all’igiene del luogo. Il giorno seguente, appare una “precisazione” a firma dello stesso autore, Thomas Lucchetti, dove si scusa per aver attribuito ad AnDanDes competenze che invece sono del Comune, ma le affermazioni circa la pericolosità o la scarsa attenzione all’igiene del giardino non vengono ritrattate.

Vengo a sapere della Segnalazione soltanto sabato 29: resto stupefatto perché la descrizione che si dà del giardino non corrisponde affatto al ricordo che ne ho io. Non ricordo travi pericolanti o giochi in avanzato stato di abbandono o senza manutenzione, cani di grossa taglia senza guinzaglio o tappeti di mozziconi di sigaretta. Decido di fare un sopralluogo il giorno successivo, e ritrovo il giardino che ho in mente: alberi in fiore e aiuole curate, un nugolo di bambini piccoli che giocano sotto lo sguardo attento di genitori e nonni, in un’atmosfera piacevole e rilassata.

Vite sporgente su un gioco del giardino di via San MicheleChiedo a qualche mamma: sanno della lettera, molte sembrano infastidite dal suo contenuto, e non lo condividono. Parto in esplorazione, per identificare i pericoli elencati. La struttura in ferro arrugginito e la catasta di legna sono sparite. I giochi da giardino mi sembrano tutti in buono stato anche se non nuovissimi. Non identifico travi pericolanti, né tricicli o simili vecchi o semi distrutti. Però in uno dei giochi da giardino, in effetti, è saltata una protezione e una lunga vite senza punta ora sporge per un paio di centimetri; e un certo pericolo di cadere e farsi parecchio male dalle parti della fontana inattiva lo noto anch’io, anche se un paio di mamme scuotono la testa e mi dicono “ti pare?”. In un angolo, lontano dai bambini, trovo un gioco che è stato rimosso perché ritenuto pericoloso.

Giocattolo rimossoSi tratta di percezioni differenti? È probabile. Non ho l’occhio vigile del genitore, e sono convinto che realizzare un ambiente di gioco privo di rischi sia intrinsecamente impossibile. Pare che incidenti più seri di ginocchi sbucciati, per fortuna, qui non se siano finora verificati, ma non contesto i rilievi di Thomas Lucchetti. Su un punto però devo precisare che a lui è sfuggito qualcosa: il ruolo dell’associazione AnDanDes nella gestione del giardino, che rende questa struttura unica ed esemplare nel panorama cittadino delle aree verdi.

Il fabbricato contestato non è un ritrovo esclusivo per adepti dediti al fumo e al caffè, ma la base operativa da cui partono numerose iniziative che AnDanDes svolge con i bambini, ma anche gli adulti, che frequentano il luogo. E tutte le attività sono improntate all’accoglienza e al rispetto – tanto è vero che nel giardino si respira sempre un’atmosfera aperta e gioiosa, dove tutti si sentono a loro agio. Senza distinzione di colore di pelle o lingua parlata. Sul sito dell’Associazione si può constatare quante e quali siano le attività cui AnDanDes (un’associazione costituita in gran parte da genitori che animano il giardino su base del tutto volontaria) dà vita, da laboratori di cucina e riciclaggio a eventi artistici.

Per queste ragioni, anzi, sarei molto felice se esistessero delle associazioni analoghe o delle “costole” di AnDanDes dedite a far fiorire di attività anche gli altri spazi verdi della città: Villa Revoltella, Villa Engelmann, il Giardino Pubblico Tommasini e quello di Villa Cosulich potrebbero diventare importanti luoghi di aggregazione sociale e di integrazione (e piuttosto a basso costo, se ad occuparsene fossero associazioni di volontari come AnDanDes e grazie a tecniche di “autorecupero”, che potrebbero sgravare le amministrazioni pubbliche da buona parte degli obblighi di manutenzione), fino a diventare piccoli “laboratori di cittadinanza” per bambine e bambini, che possono crescere qui in un ambente sano.

Questo è un bel valore aggiunto, rispetto a un giardino semplicemente tenuto in ordine dal Comune, anzi: è una garanzia in più contro l’incuria cui potrebbe andare incontro un’area vissuta in maniera meno partecipata. Un valore in genere riconosciuto e apprezzato: non è un caso se si incontrano mamme che vengono da altri rioni per far giocare qui i loro bambini. Purtroppo, lettere come quella pubblicata nelle Segnalazioni non aiutano, e fanno anzi comodo a chi non apprezza l’opera che viene svolta nel giardino – che per questo è già stato in passato oggetto di azioni vandaliche di matrice politica.

 

La redazione di Bora.La vi invita a condividere qui le vostre esperienze (positive o negative) sul giardino di Via San Michele.

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26 commenti a Con AnDanDes il giardino di via San Michele è sempre in fiore

  1. monica ha detto:

    Conozco a quienes están detrás de Andandes y sé que le ponen amor y han sabido recuperar un espacio público con questo giardino!

  2. hobo ha detto:

    quando abitavo da quelle parti ci portavo spesso mio figlio e ci siamo sempre trovati bene. abbiamo fatto la’ anche la festa di compleanno. non so chi sia questo lucchetti, ma so che all’epoca (parlo di cinque anni fa) c’era un po’ di gente che faceva mobbing contro AnDanDes, sperando che il comune revocasse l’accordo. nel quartiere girava voce che qualcuno voless aprire un bar nella struttura che allora come ora era utilizzata come cucina e laboratorio delle volontarie e dai volontari di AnDanDes.

  3. Sara Matijacic ha detto:

    Al giardino di San Michele è legato soprattutto il periodo in cui per mantenermi facevo prevalentemente la baby sitter, nel 2006 e nel 2007 ci portavo i bimbi di cui mi occupavo. Pomeriggi interi a giocare, a fare i compiti e a leggere, tutto questo in un ambiente sicuro e accogliente. Oggi spesso ci porto i figli delle mie amiche o altri ragazzini di cui mi occupo. Una piccola oasi in città che diventa più bella di anno in anno. 🙂

  4. Maurizia Urti ha detto:

    Forse la persona in questione non ci vede molto bene, oppure lo scopo è infamare la gestione, in giardino vado quasi tutti i giorni, con delle amiche a fare TAI CHI, dunque vedo con i miei occhi che è molto ben tenuto e curato, l’atmosfera è ottima, le persone che lo gestiscono sono molto cordiali, il bagno è pulito.
    Il mio giudizio su AnDanDes è 10 & Lode.

  5. Alina ha detto:

    Questo Lucchetti deve aver preso allucinogeni…le persone che gestiscono il giardino hanno un( ahimè raro) senso del bene comune, e’ un punto di riferimento dei bambini e delle famiglie del quartiere, Thomas bevi col tappo! E il piccolo e’ peggio di novella 2000 nel diffondere pettegolezzi privi di fondamento.

  6. lauracha ha detto:

    Quest’anno il giardino San Michele commemora i suoi 2000 anni di urbanizzazione. Ci prodighiamo con dedizione alla sua bellezza perché consapevoli di cosa questo potente luogo custodisce. L’ ingrato articolo uscito sul giornale di Trieste contrasta con l’armonia delle nostre intenzioni . Per noi questa offesa è già parte della storia.

  7. Lasko ha detto:

    Non capisco l’astio della segnalazione, però onestamente non credo che il giardino di via San Michele sia in una situazione “manutentiva” migliore degli altri spazi verdi del comune, i citati Giardin Pubblico e Villa Revoltella son tenuti complessivamente meglio. In particolare l’area verso San Giusto è un mezzo disastro, ma Andandes non ha responsabilità, infondo per l’attuale amministrazione pure far funzionare la Fontana dei Quattro Continenti non è possibile… Sarebbe poi interessante sapere come vengono dati in concessioni alle associazioni questi spazi, per quanto tempo etc.

  8. laura ha detto:

    Da quanto sappiamo la manutenzione ordinaria e straordinaria del Giardino Pubblico, Villa Revoltella, Villa Engelmann e Villa Sartorio sono a cura dei giardinieri del Servizio Verde Pubblico del Comune di Trieste che, con la loro professionalità, garantiscono la progettazione, programmazione e la continuità degli interventi lungo tutto l’anno.
    La manutenzione di altri spazi verdi pubblici come giardini e piazze sono saltuarie perché soggetti ad appalto (non hanno personale permanente). Sono le ditte esterne aggiudicatarie degli appalti ha garantire i lavori.
    Il giardino San Michele è un caso speciale, soggetto ad appalto in quanto concerne sfalcio delle superficie prative, potature e rasature di siepi, arbusti e alberature, pulizia del bagno pubblico, manutenzione dei giochi e manutenzione delle fontane (ACEGAS). Le piantumazione delle fioriture che adornano le scale sono a cura dei giardinieri del Servizio Verde Pubblico.
    La manutenzione ordinaria, ovvero lo spazzamento, annaffiature, piantumazione delle fioriture fornite dal Servizio Verde Pubblico, svuotamento dei cestini e diserbo manuale è a cura dall’Associazione AnDanDes senza rimborso alcuno. Ma la particolarità del giardino San Michele è che è gestito dall’Associazione AnDanDes in sinergia con il Comune di Trieste da quindici anni cioè da quando si è riaperto al pubblico. La sperimentazione ha avuto consenso da parte dell’amministrazione locale in quanto il giardino aveva un passato tetro fatto da spaccio di droghe pesanti, morti per overdose, scenario di uno dei più brutali omicidi mai visti a Trieste e altre situazioni per niente gioiose. La partecipazione dei vicini ha giocato un ruolo fondamentale per il suo attuale benessere. Sapiamo che il Comune sta studiando nuove forme di collaborazione con i cittadini e aspettiamo trovino la maniere burocratiche di farlo. Curare il bene comune e come curare se stessi.

  9. paola maldini ha detto:

    frequento il giardino e sostengo l’associazione andandes, che ha fatto e continua a fare ottime cose.
    non so chi sia questo sig. thomas lucchetti, ma non concordo affatto con lui -e mi fermo qua che è meglio..

  10. Adel ha detto:

    Frequento il Giardino San Michele da ben 14 anni, ho visto il giardino crescere con me, fiorire ogni anno e diventare sempre più bello. Non condivido le parole del signor Luchetti dal momento che il giardino non è un luogo sporco e trasandato e l’associazione si prende cura di questo luogo pubblico dal 1999 con dedizione. Ricordo che senza l’intervento dell’ associazione AnDanDes il giardino sarebbe ancora chiuso e in rovine. Il giardino non è una discarica e l’associazione non deve provvedere ai giochi fissi dal momento che è dovere del comune. La cucina pubblica non è dotata di canna fumaria per una stufa come ha esplicitamente detto lei. Ritengo che le fontane non abbiano bisogno di “pareti” dal momento che non le ritengo pericolose, inoltre i genitori e i nonni sorvegliano i loro bambini e non credo che rischino di uccidersi per una fontana che è in uso pochi mesi all’anno. L’afflusso dei turisti che si soffermano nel Giardino San Michele durante i mesi estivi sfiorano il centinaio giornaliero e, quindi come tutte le persone al mondo un po’ d’ombra sotto il sole fa piacere. Per questo motivo sono state installate le tende tramite un progetto finanziato dalla regione FVG a favore della conoscenza tra le famiglie del rione, e le posso assicurare che non è stato uno spreco di soldi. Signor Thomas Luchetti, le consiglio vivamente d’informarsi meglio la prossima volta prima d’infamare così delle persone che lavorano duramente per preservare in buone condizioni un luogo pubblico così grande e così importante come questo. Signor Luchetti ho 15 anni e sono indignata da ciò che ha scritto sul giornale e io personalmente mi farei un piccolo lavaggio di coscienza e sopratutto mi presenterei di persona al Giardino San Michele per porgere le scuse perché parer mio fa una più bella figura a dirle in faccia certe cose.

  11. Fiora ha detto:

    @8
    “curare il bene comune è come curare se stessi”
    parole sante le tue Laura . Le condivido al punto che ci toglierei persino il “come”.
    Io ne so qualcosa nel mio piccolo e non mi smontano livide sparate di un tale ,unico tra i miei vicini di condominio che a solo commento alla mia costante dedizione sa solo dire “chi ghe ga domandà niente?” sono io che non domando nulla! sgobbo e spendo in piante ,terra , fertilizzanti, ghiaia, lapilli e di un incolto lastrico ho fatto un giardino-roseto.
    Ci ho piazzato una piastrella in ceramica e ci ho fatto scrivere i versi di Keats ” a thingh of beauty
    is a joy forever” .
    questa verità aiuti anche voi ,volontari andandes a superare l’ amarezze e a non mollare al degrado la ” cosa bella ,gioia eterna” che siete riusciti a riqualificare, donandola a tutti noi concittadini.

  12. michela ha detto:

    Incuriosita da tutta questa discussione, sono andata a vedere il Giardino di via S. Michele.
    Se ben ricordo, il tragico fatto cui accenna Laura accadde nel 1991, giusto? quel tipo che uccise a calci la giovane moglie.
    Ho fatto il mio giretto, e mi sono stupita perché non c’è proprio niente da criticare. Pensare che la fontana sia pericolosa, è ridicolo! allora in quella di Barcola dovrebbero essere annegati parecchi bambini in tutti questi anni….
    No, l’unica spiegazione possibile è che il signor Lucchetti è cresciuto nel Parco di Versailles e i suoi standard devono essere altissimi!

  13. laura ha detto:

    Michela, l’omicidio accade nel novembre dell’anno 1992. Il Comune lo chiude per ristrutturazione per sette anni. Si riapre nel dicembre del 1999. Entriamo in quel giardino, quello di cui tutti ci mettevano in guardia, con una idea ben precisa: l’allegria e la cultura illuminano anche i posti più bui. Fortunatamente così fu.

  14. Francesca ha detto:

    brava Laura, menomale che il Lucchetti ha scritto le scuse, però penso che in molti consideriamo il Piccolo 1 giornale di poco spessore, non lo compro e dunque non lo leggo! la migliore garanzia del tuo/vostro ottimo operato è l’insieme dei consensi che ottieni!grazie!
    francesca

  15. Gianluca ha detto:

    brutta bestia l’ignoranza.

    Forza Laura, bravi tutti continuate così che state facendo un lavoro strepitoso e di un’utilità sociale incredibile!!

  16. Isabella ha detto:

    Cara Laura,
    sono solidale e ti sono vicina, già dài molto del tuo, già fai più del dovuto, già hai salvato un giardino che era un obbrobrio e lo hai trasformato con pochissimi fondi in un’area verde fruibile a tutti…e ora non solo non ricevi gratificazione e ringraziamenti da parte dei cittadini, ma anche accuse e diffamazioni…
    Ma tu tieni duro e sii forte, chi è nel giusto non deve preoccuparsi.
    Un abbraccio

  17. Claudia ha detto:

    Ciao, hai tutta la mia solidarietà.

  18. Francesca ha detto:

    cara Laura
    non leggo quasi mai il Piccolo proprio perchè alle volte vengono pubblicate questo tipo d lettere : sfoghi di lettori , che, senza pensare di ferire qualcuno, senza pensare di documentarsi sul merito delle loro perplessità, vomitano insulti,critiche….
    Spiace constatare però, che per le lettere di questo genere, ( che fanno molta “audience”)l o spazio dedicato sia di gran lunga maggiore dello spazio poi “risicato ” p er chiedere SCUSA. Ma è vero , oggi a questa parola non si dà più una gran importanza !
    Grazie Laura per l’ospitalità e l’ottimo lavoro che stai svolgendo in quella splendida cornice che è il giardino di via San Michele
    Francesca , un’ospite fissa del giardino al giovedì.

  19. Laura B ha detto:

    
    e’ pazzesco dover sempre lottare contro l’ignoranza, o la poca informazione, non conosco questo signore ma avete tutta la mia solidarietà per tutto il lavoro che state facendo.
    cordialmente

  20. Silvia ha detto:

    è proprio vero che all’ignoranza e alla stupidità umana non c’è limite!
    un bacio!
    andandes è il mio sospiro quitidiano!

  21. Maria Teresa ha detto:

    da anni conosco la persona che si è presa a cura e a cuore lo spazio del Giardino San Michele e, se c’è una persona che è riuscita a trasformare e a coniugare apertura, comunicazione, natura, accoglienza, disponibilità, talento, attenzioni, rispetto, servizio, solarità e sorriso in un ambiente pubblico, è sicuramente questa persona. Grazie Laura, Om

  22. Rodolfo ha detto:

    Il giardino di San Michele di Trieste è uno degli esempi più straordinari di cittadinanza attiva. Altre città italiane se lo sognano un posto così gestito e animato. Dovrebbe essere un modello di sviluppo sociale per altri spazi pubblici condivisi.

  23. sfsn ha detto:

    iera anni che no andavo nel giardin de via san michele. Me xe capita de passarghe sabato per una festicciola e devo dir che son sta letteralmente sbalordì per la bellezza e la cura del posto: un giardin ideale per i fioi, un bel polmoncin verde in mezo al traffico e un logo dove star al fresco e in ombra anche in giornade torride come l’altroieri. Un grandissimo complimenti e un grazie a Laura!!

  24. Alice ha detto:

    Buonasera a tutti,
    Sono stata in questo magico posto sabato per la prima volta e ne sono rimasta completamente ammaliata. Vorrei chiedere a chi frequenta più assiduamente i giardini San Michele come potermi mettere in contatto con Laura del chiosco. Vorrei organizzare un piccolo evento privato col suo aiuto. Grazie a chiunque sarà disposto ad aiutarmi nella realizzazione di questa festa a sorpresa. Ciao

  25. Kaiokasin ha detto:

    Se sei su facebook Associazione culturale AnDanDes ha la sua pagina.

  26. Alice ha detto:

    Kaiokasin…grazie mille!!! Mooooolto gentileeeeeeee!!!! 😉

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