Gli anni del Governo Militare Alleato tra il 1945 ed il 1954 rappresentano per la storia della città di Trieste quella che potremmo chiamare “una memoria parallela”, “eredità popolare” o ancora “delle pagine incollate sulla storia” come se sfogliandola facessimo una fatica superiore del previsto per poter andare avanti. Di letteratura sul GMA ce n’è, inutile a ripetersi. La Questione di Trieste, il ruolo degli Alleati, le foibe, l’arrivo del XI Corpus, i triestini e la voglia di ritornare a far parte di un’Italia malconcia, i finanziamenti – più o meno leciti e trasparenti – da Roma ai partiti che recitarono sul palcoscenico giuliano.
Bora.La vi propone oggi un’intervista esclusiva con Geoffrey Fleet, neo presidente della Betfor, l’associazione di veterani inglesi di stanza a Trieste in quegli anni, fresco di nomina dopo il raduno annuale tenutosi a Nottingham la scorsa settimana. Un pezzo di storia orale, cucito di ricordi di cos’era Trieste, spaziando sulle perplessità attorno al movimento del TLT ( comprensibili per chi era a Trieste allora ) e gettando uno sguardo al futuro.
Geoffrey complimenti per la nomina. Quali saranno i punti salienti del tuo mandato?
Grazie. Vorrei partire proprio da dove il mio predecessore ha ultimato la sua presidenza. Portare avanti il nome della Betfor, cercare di riunire più persone possibili nei nostri raduni ed infine dare una sferzata di energia al nostro giornale di riferimento, che forse rappresenta la nostra grande fonte d’informazione con la quale riusciamo a comunicare.
Cosa ricorda degli anni trascorsi a Trieste?
Arrivai quasi verso la fine in realtà. Facevo parte del reggimento Suffolk e di aneddoti ce ne sarebbero a migliaia. Quello che più mi rimase impresso nella mente fu la Rivolta di Trieste nel Novembre 1953. Furono giorni difficili, con una larga fetta della popolazione triestina che si riversò nelle strade. Ricordo che avevamo l’ordine di rimanere nelle caserme, non ci facevano uscire. La polizia Civile fu coinvolta negli scontri. Fu terribile.
Trieste tuttavia rappresentava per voi soldati di leva una sorta di oasi felice dove venir mandati per 18 mesi. Era veramente così?
Non posso parlare per tutti i 5000 soldati che permanentemente risiedevano a Trieste, tuttavia penso che si possano spezzettare quegli anni in almeno quattro parti: la prima, quella del maggio – giugno 1945 fu molto intensa. Abbiamo ancora pochi testimoni di quegli anni, purtroppo. La seconda quella dall’autunno 1945 fino al Trattato di Pace del 1947 fu particolare, la tensione era nell’aria quasi ogni giorno. Dal 1947 fino al 1952 – 1953 diciamo che Trieste si illuminò, per i soldati inglesi ed americani, di una luce diversa. La tensione c’era sempre, ma forse non veniva considerata nociva. L’ultima, quella del rientro. Forse il rammarico più grande fu quello di non esser stati lasciati partire con la cerimonia ufficiale. Molti soldati inglesi piangevano a lasciar Trieste.
A Trieste da qualche tempo è comparso il Movimento Trieste Libera che vorrebbe ( non solo ) la reistituzione del Territorio Libero. Cosa ne pensa?
Ho sentito e seguo con interesse le vicende. Non posso tuttavia esprimermi su vicende che non mi riguadano direttamente. Quello che posso dire è che, a distanza di anni, assistere a migliaia di persone che non vogliono più sottostare alla Repubblica Italiana, quando settant’anni fa era esattamente il contrario, mi fa sorridere.
Bel bel. Grazie Nicolò per l’interessante intervista
Non erro dicendo che i morti civili Italiani furono dovuti ai soldati Inglesi ? Se è così , almeno un atto di rincrescimento nell’intervista ci doveva essere . Per il Tlt dubito che siano migliaia , vedasi le ultime inconsistenti manifestazioni e le ridicolaggini dette durante la conferenza stampa .
Piuttosto i Triestini vogliono che qualcuno , destra o sinistra non ha importanza , si accorgono che la città sta sprofondando . Adesso poi che la Serracchiani , nemmeno del Fvg, è stata nominata vicepresidente del Pd , l’interesse per i problemi locali sarà ancora minore . Forse qualcuno ora rimpiangerà di averla eletta.
refuso : qualcuno si accorga
PAP, xe dal 1919 che la cita’ la sprofonda.
dimaco – non dire bugie ( uso un termine gentile ) . tra le due guerre , con l’entroterra Italiano , il porto era fiorentissimo sia per i passeggeri che per le merci , pure i vari cantieri navali ( vedi google
la storia dei cantieri navali di Trieste ) industrie di tutti i tipi ( Stock dice niente ), sede di importanti Assicurazioni e Banche .
L’ha distrutta la seconda guerra mondiale , il post guerra , e sopratutto l’incuria del governo centrale degli ultimi anni , compreso ora il governo regionale .
Sotto l’aspetto economico ( ho detto solo sotto l’aspetto economico ) il fascismo l’aveva creata una punta di diamante della Nazione .
@ 5
si ricordi sig. PAP che il retroterra triestino prima del 1918 era molte volte piú grande rispetto quello italiano. È altrettanto vero che durante l `occupatione italianan é aumentato il numero di passeggeri che si imbarcavano per lasciare Trieste, mentre il resto é stato praticamente annientato a favore di altri porti italiani. Inoltre mi sembra che i cantieri siano stati chiusi propio sotto l `occupazione italiana , per quanto riguarda le assicurazioni queste sono state fondate durante l `appartenenza di Trieste
all`Austria o mglio durante la dedizione alla stessa.
Possati, no sta dir le solite monade dettade dalla tua abissale ignoranza (speremo solo che el tuo editor se rendi conto che se el te dà un capitolo sui “territori orientali” el sapi che el sta per curarse un bel figurin…):
el volume de traffico che el porto de Trieste gaveva nel 1913 xe sta raggiunto de novo solo nei anni ’60, no sicuramente nei anni del fascismo.
Mi dispiace – vada a vedere la cantierista navale e le industrie di Trieste tra le due guerre mondiali ; l’indice di occupazione operaia ed il mondo del commercio e degli affari .
Non si faccia prendere la mano dall’ideologia , se no non riesce a riflettere ed a ragionare con la propria testa .
me stago rotolando dal rider. se xe la gente come possati che scrivi la storia dele nostre tere no me meraviglia che l’italia la sta andando a ramengo. te credo che i xe sputanadi a livelo planetario e nessun se fida de lori.
dimaco – è capace di far ricerche con google e wikipedia . Quando ha un attimo di tempo , le faccia , forse riderà di meno ed accetterà di più la verità .
io qui ci vivo possati. anzi la mia famiglia risulta presente fin dal lontano 1194. sono stanco di gente foresta che viene a insegnarci chi siamo e a imporci cosa dobbiamo essere. io non sono italiano, cosa di cui sono molto grato al destino, anche se parlo la lingua.
dimaco – non impongo niente , voglio solo che si parli di verità dei fatti e non di mistificazione .
E questo lo può chiedere anche un ” foresto ” perchè la storia di Trieste è riservata a tutti , non solo ai locali .
1194….belle radici…c’era ,mi sembra Gerardo che comandava le truppe scelte,era tuo antenato?
Pap….il dare del “lei”è abitudine,o cosa? Io ragiono all’inglese,dò del tu,o al massimo uso il “Sir” se qualcuno lo merita….questo lo dico perchè figuri come dimaco si potrebbero offendere,se gli dai del “lei”…..
i foresti possono assistere ma non pretendere di insegnarla la storia di ts o go.
John nessun condottiero o similare. nei secoli la mia famiglia ha dato professori, ricercatori, musicisti e qualche trapoler. questo’ultimi sono i miei preferiti: bari, donnaioli e festaioli.
Non insegno la storia , la discuto anche con gli avversari , compresa quella di Trieste , di Gorizia , di Pola , di Fiume , di Zara e di tutta la Venezia Giulia , piaccia o non piaccia a qualcuno , che vorrebbe inculcarmi la sua storia a senso unico .
Ne ripaliamo martedì , se possibile da parte mia .
@16 trovata su twitter:
“Glielo dite voi a quelli che si sentono personaggi scomodi che non gliene frega un cazzo a nessuno?”
Dei redazion, mete’ LA posibilita’ de meter ‘like’ che devo likar el comento 17!
quand 70 anni fa era esattamente il contrario
Un po’ breve come intervista. Pare che sia stata fatta per iscritto, e quindi senza la possibilità di approfondire quanto venuto fuori nelle risposte.
Avrei dovuto scrivere un capitolo dedicato all’occupazione titina di Trieste e Gorizia , dal 1 Maggio 1945 al 12 Giugno 1945 , ho rifiutato , perchè sarei stato non solo coinvolto troppo emotivamente , ma in questo caso concordo che un ” foresto ” non può scrivere su momenti così drammatici della storia locale .
Perchè l’ho inserito qui ? Perchè la mia idea , trasferita sia all’Editore , ma sopratutto alla Redazione di ” Bora . la ” è quella di fare una intervista a coloro che all’età di 10/11/12 anni l’hanno vissuta quella occupazione sulla propria pelle e quella delle famiglie , ed ora , avendo sugli ottanta anni / classe 32/33/34 all’incirca ) possono integrare la storia ,sopra citata del 1945 , di un pezzo importante .
Ora , che mi sono tolto un fardello decisionale , così importante , posso andare un attimo in ferie .
Spero che la mia proposta , che non ha nulla di provocatorio , ma è ad integrazione , venga accolta .
@2 PIER ALBERTO POSSATI : ”
” i morti civili Italiani furono dovuti ai soldati Inglesi ”
Mio padre era un dipentente civile presso il ” BETFOR” durante tutto il periodo dell’ ammnistrazione del AMG BUSZ/FTT fino al passaggio all’amministrazione Italiana
del TLT ; tante storie sono arrivate in casa non filtrate dai media dell’epoca e che non
corrispondono a quelle che sono storie uffciali.
I morti dei moti di Trieste e’ una pagina che dovrebbe essere riaperta e riscritta.
PaP. dai su. smettila. ricomonci con i titini? vuoi altri 600 post sulle foibe?????
cmq lassa star la storia de questa città, l’italia la ga rovinado e ancora lo sta fazendo con o senza i tuoi commenti.
@ 21 PIER ALBERTO POSSATI :
Per l’occupazione titina una faccia della medaglia e’ stata scritta nel libro ” Fasti e nefasti della quarantena titina a Trieste ” autore G.Holzer pubblicato a Trieste
il 12 giugno 1946
Di sicuro suo gradimento !!!
abc – forse era un pò assonnato quando ha letto il mio post ; lo rilegga bene e vedrà che c’è scritto tutto il contrario di quanto lei asserisce .
Giampaolo Lonzar – grazie , ma la mia idea è attingere dall’interviste dei viventi che allora avevano 12/13 anni , per completare il 1945 .
Per i morti Italiani civili , tutti l’addossano alla polizia ed ai militari inglesi d’occupazione , purtroppo.
Dimaco, ma se la tua famiglia era qui dal 400 a.c. eri più furbo? avevi più diritti degli altri di sapere la storia di queste terre? Ragioni per sangue e razze non hai imparato molto dal passato. E se qualcuno si sente italiano cosa fai lo picchi? Non è la tua città, la città non è di proprietà di nessuno. Se non sei o se non ti senti italiano fatti tuoi. Molline!
@ 26 IKOM :Anch’io non mi sento italiano ma italofono ! Del resto un fondamento di verità in quel che dice Dimaco c’è ! Nessun abitante delle “vece provincie” che io ricordo e’ mai andato a Palermo /Genova / Brescia ecc. a spiegare e/o imporre la visione della storia delle loro città agli abitanti relativi ,cosa che invece succede quà dove non solo chi spiega od impone l’interpretazione storica non sono di queste terre ma i loro principali esponenti neanche ci vivono ( sic !)
Mentre dai media appare che “illustri” triestini sono all’onore delle cronache per diversi motivi vedi Tornatore e Difinizio forse auliche riduzioni in foma italiana di “Strugač e Krajčić “
Signor Lonzar, ognuno è libero di sentirsi come vuole ma l’essere nato in un certo posto non ti da nessun diritto aggiuntivo. Il ragionare per sangue, per diritti di nascita, non funziona è un comportamento fascista. Ma vivaiddio lei è una persona intelligente in grado di capire chi mistifica o meno la storia. Questi personaggi parlano di occupazione armata e poi non si accorgono che sono liberi di esprimere le loro opinioni. Sa Lonzar non sopporto più chi dice io sono qui da molto e per questo ne so o posso più di te. Si chiama razzismo o semplice stupidità.
Lonzar, lei dice imporre la loro visione della storia ma mi sembra che sullo spinoso argomento ci siano frotte di storici che portano avanti le due visioni contrapposte. Mi delude un po la redazione che non sanziona queste prese di posizione. Poi gentile Lonzar, se Lei andasse da altre parti ad imporre la sua visione della storia si sentirebbe un coro di sberleffi come chi lo fa qui. Ma il punto è questa distorta e violenta visione delle cose che se sei nato in questa Città sai meglio la storia, hai più diritti degli altri o in conclusione sei meglio. Nel 2014 in un mondo che si fa sempre più vicino, in cui le distanze cascano è il concetto di foresto che non ha più casa. E’ questa visione di Dimaco che contesto.
@ 28 IKOM : Lei sig. Ikom ha capito benissimo quello che volevo dire e che nulla ha a che vedere con il valore aggiuntivo al diritto di insistenza; qui la spiegazione della storia politica ha il significato occulto della cancellazione della identità dell’individuo, della sua storia personale , delle radici della famiglia e anche dell’ambiente dove visto che LEI cita proprio il fascismo che ha cancellato nomi sia delle famiglie ,delle strade e anche dei toponimi.
Ed a ragione aggiunge che se uno andasse da altre parti ad imporre la sua visione storica si sentirebbe un coro di sberleffi !!!! Bene quello che e’ successo e succede quà non ha precedenti
e purtroppo succederà ancora perchè l’arroganza è il modo di pensare di qualsiasi italiano per quanto democratico dichiari di essere ; purtroppo esiste nel DNA che si porta dentro, mi puo’ tirar dietro tutto quello che vuole ma dentro di Lei lo sa che non sono lontano dalla realtà.
Ancora oggi, visto che parla di razzismo , chi usa la parola “italianità” ha un suo significato che nulla ha a che vedere con “semplice” cultura….
G. Lonzar – proprio dal libro di G. Holzer che mi ha consigliato , traggo :
” 5 maggio 1945 , il sangue di 5 patrioti + dieci feriti scesi in piazza per reclamare a Trieste la loro
italianità . Il sangue di questi innocenti fece bella mostra di se per parecchi giorni , sino a tanto che la pioggia non lo cavò ,ma non riuscendo a togliere nell’animo dei triestini il ribrezzo ed il disprezzo
per i volgari assassini . ”
Non aggiungo commenti , sarebbe fuori luogo , mi inchino da ” foresto ” a questi patrioti .
Credo che il 12 giugno di ogni anno a Trieste ci sia una cerimonia in memoria , mi associo idealmente .
@ 30 PIER PAOLO POSSATI :
Vede !!! come e’ facile imparare !!!!
Ora legga ” L’identità cancellata di P.Parovel Trieste 1985 – per esempio a pag. 217
Attenzione . Si proibisce nel modo più assoluto che nei ritrovi pubblici e per le strade di Dignano si canti o si parli in lingua slava . Anche nei negozi di qualsiasi genere deve essere una buona volta adoperata “solo la lingua Italiana” Noi squadristi ,con metodi persuasivi,faremo rispettare il presene ordine . Gli Squadristi.
( Poveri analfabeti non sapevano che a Dignano oltre istro-veneto eventualmente la parlata era croata , di lingue slave ne esistono circa 15, e’ come che qualcuno dicesse che non si puo’ parlare neolatino !!!)
Ma guarda com’è facile capire queste terre !!!!
Lonzar mi inchino davanti a chi conosce il dna di ogni italiano. Lonzar evidentemente Lei sa tutto. Stia sereno Lonzar non le tiro dietro nulla, purtroppo solo il tempo ci permetterà di superare questi luoghi comuni che pare strano ma sono uguali, avendo le loro radici nell’ignoranza e nella stupidità sulle due “sponde”.
Memo: svelare dire a mia figlia settenne che nel suo DNA c’è l’arroganza. Come in tuttituttitutti gli italiani, dal medioevo ad oggi. L’ha stabilito Dio Lonzar.
Lonzar è grande e Himmler è il suo profeta!
Lonzar – Attenzione ,i fascisti sloveni e croati vogliono cancellare le scritte e la parlata delle minoranze ( anche quella italiana ) con un referendum abrogativo . Stanno raccogliendo le firme .
Stiamo tornando alla storia all’inverso ? Poi che cosa capiterà in Italia ? Si riaccendono le divisioni etniche ? Ma nessuno da queste parti ha alzato la voce contro questo referendum. Ho cercato anche negli articoli della ” La Voce di Trieste ” del segnalato P. Parovel : nulla di nulla !
@lonzar dei, giorgio rustia xe patoco, e giacomo scotti xe napoletan…
@33 EL BAZIL 8 :
Se da qualsivoglia persona posso ascoltare una critica , certo che detto da te
che hai più nomi di Ulisse , che l’insulto,la menzogna l’offesa,la violenza verbale etc farebbero arossire un nostromo norvegese ubriaco e’ incommentabile e si meraviglia della parola arroganza 🙂 che dovrebbe essere speculare nei tuoi confronti!!!
Dici che hai 50 anni che vuol dire che sei del 1964 ca. ,se hai conosciuto la ex Jugo era quasi finito tutto perche’ Tito e ‘ morto nei primssmi 80 dunque avevi 16 anni ca., hai ancora la bocca sporca del primo cepacicio o burek o plescaviza ,pontifichi comeNapolitano che è ben olre 80
etc.etc.etc.
Te son quel che in bon dialeto se pol dir ” el manigo che parla mal de la manera”
ma Gigetto , ‘ndemo dei !!!!
@ 35 HOBO : Rustia xe pien l’elenco del telefono e no so de chi che te parli .
Scotti , te ga dito giusto xe ” napoletan” ! alora te lo ga leto sia pre-tito che post-tito
@ 34 PIER PAOLO POSSATI : Ma va !!
Ed io che son metà della settimana per lavoro a Rijeka/Fiume e a Koper/ Capodistria
nessuno mi ha avvisato !!! Sarò molto attento allora !
Leggi meglio! ti ho citato un libro con data non un aricolo di giornale !!!
parlo de *quel* giorgio rustia. el “foibologo” triestin, quel vizin a forza nuova, quel che su fb scrivi robe simpatiche tipo “Via la nera ! Torna a Kindù tra i tuoi antropofagi !!”
Ocio a la pompa, Lonzar: ti xe sempre a ris-cio de far un boto.
Fate far un controllo dal to cardiologo de fiducia: 2 atmosfere davanti e 3 dietro.
Me racomando.
@ 32 IKOM :
Lasciamo perdere la facile ironia , io non ho mai detto che so tutto e non ho questa pretesa ed il mio commento non vuol dir questo, ma commenta una certa attitudine verso questo argomento di facile percezione a quelli che Lei chiama luoghi comuni , ho i miei legittimi dubbi che evaporino…..
@ 40 EL BAZIL8 :
No sta misurarte drio del tuo brazo , no xe miga tuti alterai come ti co’ te fa el Zoro
de la tastiera ! 🙂
Tutto può evaporare, Lonzar.
Dopo magari hai un fortissimo mal di testa e non ti ricordi d’aver sparato cazzate a nastro. Però ogni tanto una breve finestra di lucidità sarà pur capitata anche a te, vivaddio! Se non ti è ancora capitato, non disperare: il futuro riserva delle sorprese a tutti.
Lonzar è grande e Himmler è il suo profeta!
@ 39 HOBO :
Ma mi su feisbuk guardo solo gente che conosso !
Lonzar, bella quella del nostromo norvegese.
@lonzar peca’, xe figo el fb de rustia.
Per El Baziloto: l’intervista è stata fatta dal vivo a margine del raduno di Nottingham a cui ho partecipato. Grazie per l’interessamento. Buone cose.
Giampaolo Lonzar -Rientrando ho letto la sua nota . Preciso : ho letto le recensioni di entrambi , libro e giornale , di P. Parovel .
La notizia della richiesta di referendum abrogativo era sulla ” Voce del Popolo ” e ripresa dalla Comunità di lingua italiana di Pola , molto allarmata . In Italia , invece , è calata la censura , more solito , perchè è una notizia che dà fastidio e preoccupa .
Ma in questo momento bisogna assolutamente mantenere tranquilli i rapporti con Slovenia e Croazia , ed allora tutto sotto silenziatore .
ma andemo, dei, pap, me te la finissi de contar flocie?
intanto il referendum non riguarda minimamente la slovenia, ma solo la croazia. secondo, le firme non sono state raccolte per ledere i diritti della minoranza italiana, ma per impedire l’applicazione della legge di tutela delle minoranze a favore della popolazione serba di vukovar. (vukovar, capito? ti dice qualcosa?) terzo, è probabile che il referendum non venga mai indetto e in ogni caso “l’Istria non sarebbe a rischio”, come sta scritto molto chiaramente qua:
http://editfiume.com/blog/referendum-sul-bilinguismo-il-governo-cambia-le-regole/
Ma dacci una tregua, dai, ché di pagliacci da queste parti ne abbiamo già abbastanza.
ancora una cosa, pap.
se i tuoi compatrioti in slovenia e croazia si riuniscono in organizzazioni che per loro scelta si chiamano Comunità degli italiani, si può sapere chi cazzo sei tu per ribattezzarle in Comunità di lingua italiana?
“Connazionali”, Maggia: c’è tutto un lessico particolarissimo fra gli italiani di Slo/Cro, che per esempio fa sì ch’essi nei documenti ufficiali non parlino dell’Italia come “patria”, ma come “nazione madre”. E quindi non si dicono (salvo rare eccezioni) “compatrioti”, bensì – appunto – “connazionali”.
fatto sta che gli italiani della croazia si chiamano anche a livello istituzionale talijanska nacionalna manjina. spiega un po’ tu al luminare bolognese perché molto probabilmente si incazzerebbero a sentirsi chiamare hrvati talijanskog jezika.
Maja – noto con disprezzo , adesso mi metto alla pari perchè sono stanco di subire , che
usa sempre dei termini denigratori nei miei riguardi .
Veniamo ai fatti : l’articolo mette dei se e dei ma in molte parti per tranquilizzare , ma io non mi fido . Posso almeno dubitare ?Inoltre in altri articoli di giornali in lingua italiana c’è scritto che se la Slovenia facesse la stessa cosa ? Con tutte le considerazioni del caso .
Infine la Comunità degli Italiani parlano la ns. lingua , che a te non piace , e quindi che problema c’è parlare di Comunità di lingua Italiana ? Non tirare fuori la pagliuzza nella trave .
E per l’eventuale spiegazione usa la lingua italiana , e fatti del bromuro ogni sera , la nevrosi ti ha preso . E se usi ancora termini dispregiativi , allora ripago , ora basta .
sveglio come sempre, il nostro pap. ma non preoccuparti, ora arriva lojze a farti il labiale.
(nella vostra bellissima lingua gli spazi si mettono dopo i segni di interpunzione, pap, dopo, non prima.)
eilà pap, ciao pagliaccio, di’ un po’, quando imparerai a scrivere in italiano?
ma come cazzo scrivi?
“Infine la Comunità degli Italiani parlano la ns. lingua , che a te non piace , e quindi che problema c’è parlare di Comunità di lingua Italiana ?”
nemmeno totò quando si faceva dettare la lettera da peppino scriveva così…
potresti farti dare un po’ di ripetizioni da maja, che dici?
ah, sì, pap, io parlo e scrivo come cazzo mi pare.
ecco pap alle prese con la lingua italiana:
http://youtu.be/SzrEfkjdzgw
Se ci metti : le Comunità …….
Hobo e maja , fate tanti errori nello scrivere , volete che ve li segnali le prossime volte ?
Mi ci vogliono almeno due post .
Sfogatevi pure stasera , intanto domani vado in ferie .
N.B. : non ribattete mai sui contenuti , perchè vi brucio sempre le vs. considerazioni .
ma quali contenuti, pap? quali? il referendum di staminchia?
Stanno raccogliendo le firme . Gruppi oltranzisti che stanno cancellando le scritte in Italiano sia in Slovenia che in Croazia . Segnali molto pericolosi . Io non li sottovaluto assolutamente .La Crimea non è lontana sotto l’aspetto ideologico . Certe situazioni , particolarmente tra Croazia e Serbia , non si sono ancora stabilizzate . Potrei continuare .
@58 che figada! sì dai, cialtronazzo, ti prego, fallo ‘sto post 😀
ooops, scusa, volevo dire spot 😛
dove stanno raccogliendo le firme? dove stanno cancellando le scritte? che tipo di scritte?
link, prego, no ciacole.
(anche in sloveno o croato, meni je vseeno.)
gelato!!!
pap ma no te ga de andar a ritirar qualche medaia a riccione?
redazione
perché avete tolto il commento in cui pap mi dava della s****za? mica mi offendo per così poco, figuriamoci.
Cio’, ma come scrive’??? Par de eser ale medie co’ i fioi impara le parolaze e le devi per forza dir.
H. 4,30 prenderò l’autostrada . Mi libero dei vostri spot . Ora potete solo parlare tra voi .
Redazione
Ha tolto il mio spot ? Brava ! E tutti gli insulti degli altri ? Non vedo e non voglio vedere .
Sono gli amici degli amici . Se li tenga stretti , mi raccomando .
@68
Te prendi l’autostrada ? Spero tanto che no te la prendi in direzion de Trieste/Trst/Triest
@68
Woah Woman, oh woman, don’t treat me so mean,
You’re the meanest old woman that I’ve ever seen.
I guess if you said so
I’d have to pack my things and go. (That’s right)
(Hit the road Jack and don’t you come back no more, no more, no more, no more.)
http://youtu.be/Q8Tiz6INF7I
@redazione
se proprio volete cancellare gli insulti (di pap in questo caso) perche’ non scrivete “[insulto cancellato, n.d.r.]”? altrimenti chi legge non capisce il senso delle risposte.
Certo, Hobo. In realtà ero convinta fosse partito il commento, dove lo si spiegava. Cmq commento di Pier Alberto Possati cancellato, perché c’è un limite agli insulti. 🙂
Da un computer di un hotel , sono in ferie .
Sara Matijacic . Al pap danno del cialtrone , del pagliaccio , hanno insultato e deriso persino la mia famiglia ,la mia professione, hanno cercato sempre di contrastarmi cercando l’ago nel pagliaio : tutto lecito e niente cancellature ?
Alla mia prima , subito censura . Complimenti : 2 pesi e 2 misure .
Si ricordi , e glielo farò notare , che d’ora in avanti ad insulto risponderò con insulto .
Invece era suo compito portarli ad un corretto scambio di opinioni e di vedute anche nei miei confronti .
Ma loro sono gli amici degli amici , io un intruso ed un foresto che dò fastidio perchè ho detto certe verità ( particolarmente della storia passata di Trieste )che su questo sito , dove è di casa la faziosità , non si possono dire .
Ne riparleremo al mio rientro a Verona .
@ 73
finalmente ha capito , meglio tardi che mai, che lei é un intruso e un foresto.
Quandro rientra a Verona si faccia piuttosto una bella passeggiata sino a piazza delle erbe , vedra
che non dará fastidio a noi triestini
Noto con tristezza che foresto in questo sito è diventata un insulto. Si ragiona per sangue e discendenza. Bello nel 2014.
E arrivato a piazza delle erbe se ne può pure fumare qualcuna. Aiuta.
ah !ah ! Ah! Signor Rupel , amici della provincia di Gorizia ieri mi hanno portato proprio a Trieste in un ristorante di pesce da leccarsi i baffi dalle parti del Lazzaretto . Sono stato a tavola con tutta gente molto cordiale , che oggi dandomi a disposizione il loro computer , ho potuto leggere il suo post , prima di andare a Marano Lagunare a mangiare le anguille . Le hanno trovato un nuovo lavoro : l’accompagnatore turistico a Trieste con i foresti . Buon Pranzo . Beva qualche bicchiere alla nostra salute .
Visti dall’estero: intervista a Possati, neopresidente della Bologna Element Trieste Force.
Sara Matijacic – chi si firma capitano mi invita a drogarmi . Come devo risponderle ? Posso mandarlo a ” vaffan culo ” o mi censura ?
A proposito dei fatti del 1953, il sito della Betfor Association ospita fra l’ altro una interessante intervista in inglese del 2008 da loro rivolta a Piero Petruzzi. Petruzzi – che conosco personalmente da decenni – dal 1950 al 1954 servì nella Polizia Civile del Territorio Libero di Trieste presso il CID (Criminal Investigation Division) e più precisamente nello Squadrone Speciale, una squadra di otto persone che effettuarono il loro servizio in abiti civili per l’ esecuzione di compiti “speciali”.
Vediamo che cosa racconta Petruzzi dell’ autunno del 1953: “Tutte le manifestazioni filo-italiane erano organizzate da una minoranza politicizzata a destra che fu quella che commise gli atti di violenza. Naturalmente c’ erano anche manifestanti in buona fede. Ma le provocazioni erano continue e le false notizie anche. Ad esempio quando si leggeva su “Il Giornale di Trieste che un pacifico commerciante era stato selvaggiamente aggredito e poi, leggendo il nome, scoprivamo che si trattava di [omissis], cioè di un individuo pagato dall’ Ufficio numero 5 del Ministero degli Interni italiano. ‘C’ era un garage dove i componenti delle “bande” di Cavana e del Viale si recavano per fare il pieno di benzina ed anche a ritirare le Lambrette per le manifestazioni. Quando poi l’ Italia tornò a Trieste e questi teppisti non servivano più, parecchi di loro finirono in carcere. Non erano idealisti: erano in realtà veri e propri delinquenti. Nei documenti che poi sono stati trovati in un armadio nascosto al Ministero degli Interni a Roma c’ erano le loro richieste: in una lettera chiedevano veicoli veloci, quaranta pistole e almeno due milioni di lire. A quel tempo non avevamo prove ma sapevamo già molto e soprattutto chi tenere d’ occhio. Per noi della Polizia Civile il clima era molto teso, tutte le licenze e i permessi erano stati sospesi, tutti gli agenti erano stati richiamati in servizio. Avevamo ricevuto l’ ordine di muoverci sempre a coppie anche se eravamo in abiti civili; sempre armati e con il colpo in canna facendo attenzione a non frequentare zone della città dove avremmo potuto essere riconosciuti.”
“C’ era una persona che era soprannominata “Negus” a causa della sua pelle scura. Era nato a Bologna da madre italiana e padre inglese e parlava alla perfezione molte lingue. Era un sottufficiale dei servizi di sicurezza. Con la bandiera tricolore intorno al collo e il finto tesserino di un giornalista accreditato per un giornale italiano di estrema destra, si muoveva tra i gruppi più pericolosi di Cavana e del Viale e chiamandoli camerati e raccontando loro che stava facendo un servizio fotografico per il suo giornale, li ha fotografati uno per uno. Così li abbiamo schedati tutti e, grazie a “Negus”, ne abbiamo arrestato uno che si era fatto fotografare, orgoglioso, esibendo una bomba a mano. Una di quelle bombe è certamente esplosa durante gli scontri del novembre 1953 in Piazza Unita, di fronte alla Prefettura, frantumando il piede di un poliziotto. In quel momento i soldati americani stavano mangiando nel cortile interno del Palazzo; allo scoppio della bomba hanno subito chiuso la porta pensiero di un assalto alla Prefettura lasciando così all’ esterno i due poliziotti di guardia. Questi hanno aperto il fuoco sui manifestanti in piazza. Uno di loro era un ex-partigiano della “Osoppo”, uno dei migliori tiratori del Corpo e ha svuotato la sua carabina sulla piazza uccidendo uno dei manifestanti. Ho provveduto personalmente ad accompagnare morti e feriti all’ Ospedale: mi ricordo di Francesco Paglia, uno dei quattro caduti in Piazza Unita: aveva trentacinque ferite da arma da fuoco. Paglia aveva rubato una carabina durante uno degli assalti ai veicoli della Polizia e, appostato dietro ad una colonna della facciata del “Caffè degli Specchi”, sparava verso la Prefettura. I soldati inglesi invece si erano schierati a cordone di fronte al Palazzo Comunale, con gli altoparlanti avevano intimato di non avvicinarsi al palazzo ed avevano tracciato una linea bianca sul terreno. Chi l’ avesse superata sarebbe stato fermato a colpi di fucile. Manzi (un altro dei morti degli scontri – n.d.a.) aveva oltrepassato quella linea ed un soldato inglese ha aperto il fuoco, uccidendolo. Fra le truppe alleate esisteva un codice per segnalare la pericolosità delle azioni dei manifestanti: giallo, rosso e poi nero, quando la situazione diventava di estremo pericolo. Con codice nero l’ esercito dovette intervenire e in quel momento eravamo in codice nero con i soldati inglesi e americani per le strade. Sono convinto che si voleva e si cercava il morto per usarlo al tavolo dei negoziati per dimostrare che la situazione a Trieste era insostenibile, che il Governo Militare Alleato non riusciva a mantenere l’ ordine pubblico e che la città voleva essere ricongiunta all’ Italia. Siamo stati accusati di aver reagito in modo eccessivo ma voglio ricordare che ci sparavano contro e i manifestanti lanciavano bombe a mano contro di noi”.
Interessante testimonianza che, a mio avviso, non cambia la realtà storica perchè viene si da un persona che ha vissuto i fatti ma di “parte”.
Paolo Geri – da un breve controllo su google fatto dai miei amici isontini . Dirigente del partito comunista italiano e sloveno della federazione di Trieste .
grandissimo sgub di possati!!!!!
Possati batte Geri 1-0…..più sintetico!
@80 aspettarsi che ammettesse di aver usato a sproposito violenza su civili era difficile.
82 – oh, molte grazie dell’informazione. Ma Paolo Geri è piuttosto conosciuto e scrive spesso di storia delle nostre terre proprio su Bora.La, forse lo sapevamo già tutti della sua attività politica. Quindi la testimonianza citata sarebbe falsa? I suoi amici goriziani sanno la verità su quegli incidenti a Trieste?
@ 82
Carissimo PAP, devo dirLe che – per me – il più grande errore fatto da Palmiro Togliatti
è stata L’AMNISTIA .
Servus, Gb
@ 85 IKOM : Alcuni esempi , esratto dal PIO dal 4 al 7 nov.
da Timetable of incidens nov. 6th 1953
09.50 Group of youths disarm Police personnel on guard at printing press of a pro -Yugoslav
Arms are used by youths to fire into the premises.
11.30 Police attacked by demonstrators with hand grenades are forced to return fire. Many casualties are reported.
12.40 three handgrenades are thrown at Police under the Prefettura Portico.Police open fire on crowds. Casaualties are reported.
16.15 Police raid neo-fascist headquarters and seize documents.
NOVEMBER 6th
The first serious incident took place at about 09.30 when a mob attacked police on duty ouside a printing office in via S.Francesco and captured one carbine and two pistols.With these they fired into he premises.
Shorly afterwards a large crowd of demonstrators estimated at approx. 2000 gathered in front of the headquarters of the Independence Front.They broke into the building and carried out and burned the furniture in the street .The building itself was saved by he arrival of the fire brigade.
NOV: 7th Sobbing and angry woman inspected a score of pockmarks today on the very enrance of the church( Sono visibili ancora oggi n.d.s).They were ringed with red paint and outed as fresh
bullet marks. But they were in places that could not possibly have been hit FROM WHERE POLICE WERE FIRING on the afernoon of the Sant’ Antonio Church riot.
Summary
The essence of the problem is that the racial distribution of the population and the economic interests of the parties cut across each other,
Under Austro -Hungarian rule italian and slavs settled togeher without difficulty.THE RIVALRY OF ITALY AND YUGOSLAVIA and the conflict of political CREEDS have led to BITERNESS.
This has led to the extreme claims by both sides, and any acceptable solution must take the form of a compromise.
Questo fa parte di un documento di 331 pagine
@ 82 PIER ALBERTO POSSATI : prima che te scrivi altre “novità” !
Te sa che a Trieste ghe xe altre due bore : BORA CIARA e BORA SCURA .
I miei amici isontini , io non riesco dall’hotel , hanno detto di fare riferimento :
l’altra faccia della medaglia
” Morti di Trieste . blogspot.com ” del 1 Febbraio 2014 .
Se , qualcuno , per avere la doppia versione , volesse pubblicarlo in ” Bora.la ” .
Questo sarebbe vero giornalismo equilibrato .
Quando andavo a Muggia , mi davano quella della ditta locale Campagnolo .
N.B. : oggi pomeriggio a Grado e Marano , domani in Carnia a rivedere luoghi di naja .
Pertanto , niente computer , viva la libertà di non scrivere .
@88 Lonzar, se non sbaglio è un documento di origine “alleata” e quindi anch’esso di “parte”. Penso che difficilmente ammmettessero di aver sparato su civili. Ma la sostanza non detta è , sempre a mio modesto avviso, che si vuole far passare l’idea che nessun triestino volesse finire con l’Italia e questa senza dubbio è una palla. Che ci siano state pressioni fortissime del governo italiano anche illecite è verissimo ma non da meno ve ne erano dai titini. Io, per quanto può valere, tutto sommato sono contento così un regime comunista non lo avrei gradito per nulla.
Alla fine per essere ben voluti su questo blog ho capito che bisogna essere di sinistra (spinta), più possibili anti-italiani e possibilmente di origine/lingua slovena triste. Come recita una pubblicità pensavo che bora-la fosse diverso, un posto di confronto dove tutte le opinioni avessero accesso e fossero rispettate. La saluto Lonzar.
Il mio ruolo politico (che peraltro risale anche a tempi ben più lontani, in quanto sono stato componente della Segreteria del PCI di Trieste dal 1978 al 1988) non c’ entra nulla con la testimonianza-intervista a Piero Petruzzi che il sito della Betfor riporta. Se hanno ritenuto di intervistarlo e in modo anche ampio anni fa, significa che lo ritengono un testimone affidabile, attendibile e rispettabile. Se poi quanto racconta (che è evidentemente come in tutte le testimonianze la sua “verità”) da fastidio a qualcuno, perchè smentisce la “vulgata” nazionalista sui fatti del novembre 1953, non so cosa farci.
@ 92 IKOM :
Se Lei dice che questo documento e’ di parte vuol dire che o non lo ha mai visto nè tantomeno letto .
Sarebbe più corretto definirlo una raccolta antologica di notizie provenienti da varie fonti in quanto e’ un estratto sui problemi di Trieste del WAR OFFICE datato Feb. 1954 e questi analisti in genere non sono mai di parte ,danno fatti non interretazioni dei fatti che e’ tipico del giornalismo italiano invece .
@92 ikom ma conosci anche qualche modalita’ comunicativa diversa dalla gnagnera?
@93 gentile signor Geri, quello che da fastidio veramente e avvelena questa città da sempre sono le vulgate in generale siano nazionaliste che “alternative” (non mi viene una definizione migliore). Questo continuo voler mettere i puntini sulle I. Purtroppo anche io non so cosa farci. Solo il tempo ci salverà da questo cancro. Saluti
@95 si il vaffa o il VISMDTM Hobo
@97 no capisso ikom, te struchi i tasti a caso?
#98 Lo stile xe quel del mauricets.
@ IKOM vari : allora questa storia locale e’ più o meno discutere se e’ nato prima l’uovo o la gallina !!! qui ogni tanto si sveglia qualcuno ( ultimo PAP) che si mette ad interpretare fatti locali
con zero cognizione di causa , addirittura vorrebbe che qualcuno tirasse fuori storie o versioni nuove (quali??) e dopo non vuole che qualcuno lo definisca foresto ( q.v. tuo 75); ma credo che se io andassi a spiegare la mafia in Sicilia vorrei vedere come mi definirebbero .
Se qualcuno fa qualche commento che non e’ in linea con il suo pensiero o e’ fazioso o è contro di lui etc., ma cosa pretende ?? Ricordo un detto Sioux : “Per capire il tuo prossimo devi entrare nei suoi mocassini”
Poi non vedo niente per cui i commenti più sono a sinistra e più sono anti-italiani ,più siano sloveni siano più accetti, mi pare tirata per i capelli!!! Ma se appena si accenna a qualche forma di bilinguismo tutti schizzano come palline in un flipper, luogo comune ” de là i ‘taliani xe pezo che quà, alora anche de là gà de ‘sser come quà” oppure ” mi no vojo la carta d’identità bilingue”!!! Poi giri per Opcina e qualcuno per far vedere che in quella casa vive un vero Italiano tiene il tricolore tutto l’anno fuori dalla finestra !!!
Questa e’ sempre stata una zona mistilingue e se per altre ragioni l’elemento italiano si insedia
in zone che erano prevalentemente slovene deve farsene una ragione e non cominciare a dire
” ma mi son italian”; io ho i miei nipoti che frequentano scuole sull’altipiano e discorsi del genere sono comuni sia in asilo che alle elementari .
Ha ragione Lei bello nel 2014 !!!!
Lonzar mi arrendo . Ha sempre ragione Lei. Saluti
Di ritorno da Marano lagunare . su portatile imprestato .
Rupel e Lonzar : siete diventati i padroni di questo sito , che decidete chi può scrivere e chi no , chi capisce e chi non capisce un clinz ( anche qui Redazione compiacente ) anche a livello locale .
Attenzione , attenti , siete andati oltre , anche con la faccenda che non si può esporre il Tricolore fuori dalle finestre ad Opicina . I miei amici isontini , che hanno avuto parenti morti per opera dei titini , sono più duri di me . Non conoscevano il sito , ora lo conoscono : vi hanno definito can…
Hanno detto : chi è contro di noi , peggio per loro . Chiusa la trasmissione , perchè mi vengono a prendere alle 6 di mattina .
era ora,possati, era veramente ora che ti venissero a prendere. tranquillo a pranzo ti danno il budino e dopocena la pera cotta e poi la peretta.
IRSML FVG – Istituto Regionale per la Storia del Movimento di Liberazione nel FVG
I fatti del 1953
https://www.youtube.com/watch?v=WJOPbUlbiA4
@ 103 Pier Alberto Possati :
Visto che si autodichiara una persona cristallina ed al di sopra delle parti e sventola la bandiera della imparzialità !!!
Non manipoli, nè mi metta in bocca , ne distorca a suo uso e consumo quanto da me commentato,
io non ho proibito proprio niente !!! Rilegga meglio quello che ho commentato !
Mi sembra che Lei stia facendo un bel ” zuff” della storia locale pretendendo non solo di conoscerla ma anche di spiegarla !!! Mah !!!
Facendo anche apine figure , conteno Lei, contenti tutti !!!
@102
Sig. PAP se i suoi amici isontini hanno avuto dei morti a causa dei titini, io invece ho avuto dei morti in famiglia per causa di italiani
@ 102
Sig. PAP non mi risulta assolutamente che a Opicina sia proibito innalzare il vs. tricolore.
Molto probabile che lei vive nel mondo di Peter Pan
“Under Austro -Hungarian rule italian and slavs settled togeher without difficulty.” (cit.)
Certo che chi che ga scritto ‘sta roba xe un vero GENIO, nonché un profondissimo conoscitor de la storia.
A proposito, Geri: non è che se un testimone viene intervistato ciò di per sé garantisca il fatto che (come scrivi tu) sia ” affidabile, attendibile e rispettabile”: ma quando mai!
Un qualsiasi storico a qualsiasi parrocchia o parrocchietta appartenga BRAMA di trovare dei testimoni. Sono stati intervistati da storici e giornalisti – in lungo e in largo – i peggior criminali della storia, che hanno raccontato le più grosse fandonie in maniera tranquilla. Dopo di che, ogni testimonianza va vagliata. Sto dicendo un’ovvietà, Geri.
Comunque sia, a chi racconta che sulla storia degli incidenti del 1953 esiste tuttora una “vulgata nazionalista”, io dico: sveglia, ragazzo! E’ da anni annorum che sono venuti fuori documenti e testimonianze che hanno dipinto il quadro in maniera estremamente più ampia.
Ma – dico io – qualche animella candida qui dentro pensava o pensa tuttora che a Trieste in quegli anni i servizi segreti non esistessero? Vivaddio: gli jugoslavi nello stesso periodo spedivano le squadre della morte dell’UDBA in giro per l’Italia ad ammazzare questo e quello! O si pensa che le “spontanee manifestazioni di popolo” dei filojugoslavi venissero finanziate ed organizzate dallo Spirito Santo? Anche i sassi sapevano che gli jugoslavi hanno continuanto a finanziare certune organizzazioni nel territorio italiano fino ad anni recenti. Il caso della Banca di Credito di Trieste è clamoroso in questo senso, ma dovreste esser voi triestini (che – come insegna Rupel – sono gli unici depositari della conoscenza della storia di queste terre) a spiegarle qui.
Sarebbe bello che un giorno qualcuno raccontasse quanti soldi è costata a Tito la lotta per Trieste. Sarebbe bello che si raccontasse chi erano i capocellule dell’UDBA in città. Sarebbe bello che venisse fuori chi, come e quanto. Credo ci sarebbe da farsi delle grasse risate.
Qui dentro qualcuno si ricorda di Ante Znaor e Josip Krtalic? Autobomba a Trieste?
Varie
Riposo dopo un tiramisù eccezionale al ristorante-albergo Roma di Tolmezzo , per la freccia bianca c’è tempo , questo per segnalare a qualcuno che non sono andato in galera come voleva alludere ma in Carnia .
Gianluigi Rupel – i miei amici isontini , che sanno molto più di me , alcuni sono di origine fiumana , le ricordano l’eccidio di alcuni parenti a Sella di Monte Santo . Sono curiosi di sapere , visto che il suo nonno era di Prosecco , se si riferisce forse al bisnonno o chi per esso morti nella guerra 15-18 .
Quindi allora era soldato austriaco .
Per l’Udba , vede che ne sanno più di me , hanno tirato fuori un articolo del Piccolo del 13 Luglio 2013 , dove si parla di infiltrati nella Capitaneria di Porto e nella Università popolare di Trieste ed in altri posti che non ricordo . Ricordo solo che mi hanno segnalato , loro parole , che sotto all’articolo c’era un suo trafiletto che difendeva l’operato dell’ Udba , perchè così facevano anche i Servizi segreti Italiani in Istria .
Per il tricolore , Lonzar si rincresce dell’esposizione , leggete bene , perchè quella zona è bilingue
e quasi le sembra una provocazione dire che sono Italiano con la Bandiera , questa è la sottigliezza che adopera : atteggiamento che respingo fermamente . Ricordo , ad esempio , che negli U.S.A. , qualsiasi zona anche mistilingue , espone nelle villette , nelle case , nei locali pubblici la bandiera a stella e striscie con fierezza .
Arrivo dopo le 23 a Verona , per cui apro il computer , se non sono stanco , dopo quell’ora .
Mi son fermato al tiramisù farlocco di Tolmezzo. L’originale era quello antifascista di Pieris.
@108 EL BAZIL 8 :
“Under Austro -Hungarian rule italian and slavs settled togeher without difficulty.” (cit.)
La fonte e’ ” WAR OFFICE ARCHIVE LONDON Feb 1954 ”
Adesso che ” Betty Druga” xe a Roma mandighe una protesta .
Per la TKB c’è una infinità di documenazione sulla stampa dell’epoca che non occorre fare dietrologia anzi girava la battuta ” TITO la gà verta e TITO la gà serada “( perchè il magistrato si chiamava Tito di nome ).
I bombaroli erano una faida politica tra Jugoslavi non era verso Trieste , poi c’era la famosa macchina nera che operava e sequestrava gente ma era sempre tra Jugoslavi dell’epoca
Titini verso Ustascia ,Domobranci e Cetnici.
Tu che sai tutto una buona fonte era il libro di Earle morto poco fa , The Price For Patriottism”
tradotto anche in Italiano ma il testo Italiano era privo di foto che c’erano nel testo Inglese e avresti visto facce note che girano pe Trieste.
@109 PIER PAOLO POSSATI : La smetta con le sue dietrologie, sono solo sue
interpretazioni esasperate, per me tutti possono sventolare le bandiere che vogliono,
però e’ chiaro che qualsiasi sia la bandiera che uno sventola ha un significato a cominciare da quelle di una qualunque squadra di calcio che vuol dire che ne è tifoso !!! E allora ???
Per quano riguarda le bandiere in USA , usi e consueudini sono diversi e seguono un protocollo
ben preciso e se sventolano quella dei Stati Confederati ne ha anche un altro
@ 106
Egregio PAP, ma Lei lo sa che sta …soggiornando.. in quella che fu la Repobblica Libera di Cania e Friuli ?? Lo chieda ai suoi amici (bacoli) del goriziano, forse Le racconteranno qualcosa che Lei non sa (o fa finta di non sapere..)
Servus, Gb
Siamo in un bar a Cervignano , in attesa della freccia bianca . Chi gioca alle carte , chi guarda il computer . Sig. Gianni Bua : i miei amici dicono , per non arrabbiarsi troppo , che Bacoli è in provincia di Napoli e non c’entra niente con loro . Una risposta da gran signori….
Noi eravamo nella nostra Carnia Alpina , dove tra il 63/65 abbiamo fatto la naja . Proprio non ce ne frega niente delle sue reminescenze comuniste o partigiane .Vada a fare propaganda con altri , non con noi , la sua ideologia qui non attecchisce . Provi nel suo quartiere .
N.B. – sappiamo che in questo sito comunisti + Tlt vanno a nozze : state facendo anche un accordo elettorale per le Europee , per caso ?
Mi dicono , sempre i miei amici , che alcuni del Tlt vengono dalle fila del Msi , che brutta fine a braccetto con i compagni .
per me i tuoi amici isontini in realta’ sono tuo cuggino.
http://youtu.be/0cdQM_A5Vzo
mi hanno detto gli amici isontini di pap che una volta c’era un ponte che univa trento e trieste ma i comunisti lo hanno fatto saltare in in aria
@ Lonzar
Te par che go da scriverghe a Roma per protestar che uno ga scritto una cagada? Dài Lonzar: anca ti però…!
De la TKB se sa talmente tanto… che ancora se trova in giro dossier! Ma ‘na roba no se sa ben: quanti schei ‘rivava ogni ano da le scarsele de la Federativa? Se vocifera de miliardi, ma tanti!
Fantastica po’ la frase “i bombaroli erano una faid politica fra Jugoslavi”. Come dir: cassi sui: mi cossa me ne ciava? E cossa me ne ciava se magari – come nel caso che go accennà – i vien a far saltar autobombe a Trst? Xe el giardin de casa sua: lori se copa, e noialtri ghe netemo l’orto.
A proposito: a le volte ‘sti qua copava o rapiva gente che NO ERA jugoslava. Dato che uno dei tentativi de sequestro l’OZNA a Trieste lo ga messo in opera co mio suocero (fiuman autonomista, scampà dal paradiso in tera nel 1946), disemo che almanco UN caso de non jugoslavo lo conosso abbastanza ben.
Ad ogni modo, l’autobomba che ga copà a Trst Znaor e Krtalic no xe de gli ani ’40 o ’50, ma del 1968. Dicasi: mille-novecento-sessanta-otto.
Sempre ‘sta autobomba ga ferì quatro triestini. Danni collaterali, evidentemente.
mi hanno detto gli amici isontini di pap che una volta i čevapčiči si chiamavano cevappecicci ma i comunisti gli hanno cambiato il nome
mi hanno detto gli amici isontini di pap che la bora e’ un vento comunista perche’ viene da est
@ 117 EL BAZIL 8 : Te ghe metevi in man a Roma a “Jelisava druga”una petizion,
pensavo che te la conossessi ben ti che te conossi tuti!!!
So benissimo quando e’ successso perche’ i due sprovveduti erano
di fronte al portone di casa di mia bisnonna, l’ordigno e’ scoppiato tra le loro mani !!
Non mi ricordo dei feriti .
No go capì se tuo suocero jera de l’Ozna o se l’OZNA zercava tuo suocero ???
Del resto le fajde succedono sempre , e’ cosa recente che crimine organizzao italiano ha regolato
le sue storie in Germania !!! Niente di nuovo sotto il sole !
@ Lonzar
I “due sprovveduti” sono stati ammazzati da un agente dell’UDBA. Che – conoscendoli in quanto espatriati dalla Jugo – li aveva reclutati in Francia per un’azione contro il consolato della Jugoslavia di Trieste. Questi hanno portato un’autobomba (una Opel 1700 con targa francese) a circa 100 metri dall’edificio (per l’esattezza erano in via Boccaccio, davanti al passo carrabile di un’autorimessa): dovevano aspettare il terzo (quello dell’UDBA) e poi assieme piazzare l’auto davanti al consolato.
Mentre erano in attesa, l’auto è esplosa ammazzandoli e ferendo non quattro (mi sono sbagliato) ma tre triestini.
La seconda fase del piano dell’UDBA prevedeva di accreditare l’ipotesi per cui Znaor e Krtalic fossero due fascisti uccisi da sé stessi mentre preparavano un piano organizzato dalle organizzazioni estere filoustascia. Piano perfettamente riuscito, giacché l’inchiesta successiva si chiuse in un nulla di fatto e così la storia venne raccontata in Italia e in Jugoslavia.
Solo in anni recenti il parlamento croato ha pubblicato una relazione sugli omicidi compiuti dalla polizia segreta comunista in giro per il mondo, ricostruendo la vicenda così come l’ho raccontata.
I servizi segreti jugoslavi hanno lavorato a Trieste per decenni a partire dal 1944, appoggiandosi ad una rete di spie locali appartenenti prima all’OZNA e poi all’UDBA. Questa rete venne foraggiata ampiamente dalla Jugoslavia ed operò allegramente rapimenti ed omicidi in giro per il TLT (fin quando questo esistette) e poi per l’Italia. Oltre a ciò, questa rete si collegò in vario modo ai movimenti filojugoslavi degli anni ’40 (coordinati tutti quanti da Lubiana, Zagabria e Belgrado) ed alle associazioni della minoranza slovena, nonché a tutti i rami della variegata galassia delle società facenti riferimento al mondo della minoranza stessa.
Il fatto che una parte del mondo della minoranza slovena locale fosse apertamente annessionista jugoslavo nonché comunista favorevole a Tito è scoprire l’acqua calda. Il che ha favorito per decenni l’identificazione dello slavo col comunista. D’altro canto in città prosperò una rete di spie e agitatori filoitaliani che operarono nella contropropaganda, nonché un vasto assortimento di spie di altri paesi. Le scarse strutture del controspionaggio italiano operanti nella zona B del TLT e nel resto dell’Istria vennero spazzate dalla polizia segreta jugoslava, che operò col pugno di ferro in tutti i sensi, andando spesso a colpire – in un accesso di paranoia tipico dei regimi comunisti – pure dei fedelissimi del partito di nazionalità italiana.
Che oggi ci si stupisca di ciò o che si affermi che la cosa era ignota, o addirittura ci si stupisca che a Trieste c’erano i filoitaliani che tenevano rapporti col governo di Roma, mi fa sorridere. Mi fa doppiamente sorridere se poi si elide sempre di raccontare l’altra faccia della medaglia, e cioè l’esistenza di quella rete di spie foraggiate da Tito e i suoi che intendeva trascinare la città all’interno di uno stato dove vigeva una dittatura di stampo comunista, la quale assai probabilmente avrebbe causato l’esodo di gran parte dei “patochi” attuali. Esattamente come successe a Fiume, a Pola, a Capodistria e in tutti i centri passati dall’altra parte del confine.
Voglio anche ricordare che questa rete di killer dell’UDBA ammazzò pure dalle mie parti. In una strada nella zona di San Donà di Piave il 25 agosto del 1972 venne ritrovata un’auto apparentemente coinvolta in un incidente stradale. Al suo interno c’erano i corpi di Rosemarie Bahorić, Stjepan Ševo e Tatjana Ševo. Stjepan (36 anni) e Tatjana (26) erano i genitori di Rosemarie, di nove anni. Tutti ammazzati a pistolettate.
Di questa storia si sa anche il nome dell’omicida: un noto killer dell’UDBA che negli anni ’90 venne accusato dalla stampa croata di diversi omicidi, assieme a tutta la catena di comando di quella parte della polizia segreta che si occupava di ammazzare la gente in giro per il mondo. Questo killer risponde al nome di Vinko Sindičić, nome in codice “Pitagora”.
Dimenticavo: Sindičić è noto in giro per il mondo anche perché venne condannato a 15 anni di galera da una corte britannica per il tentato di omicidio del croato Nikola Štedul, che ebbe luogo in Scozia il 20 ottobre del 1988. Stiamo parlando di OTTO ANNI dopo la morte di Tito.
La corte stabilì che Sindičić arrivò in Gran Bretagna con un passaporto svizzero falso, e che ricevette la pistola per l’omicidio direttamente dall’ambasciata jugoslava del Regno Unito. Gli jugoslavi misero su pure un falso alibi per il killer, affermando che fosse allo stadio a vedersi la partita Scozia-Jugoslavia.
Questo amabile personaggio è balzato agli onori della cronaca per aver aperto due anni fa una nuova pista relativamente all’omicidio di Olof Palme: egli (detenuto in Gran Bretagna) affermò trattarsi di un assassinio deciso a Belgrado e pianificato dalla polizia segreta jugoslava, fornendo pure il nome dell’omicida.
http://www.dailymail.co.uk/news/article-1348261/Olof-Palme-murder-Yugoslavian-hitman-Scottish-jail-gives-new-evidence.html
La teoria della “faida” s’allarga a dismisura…
Eppur, stando a quel che legio, vedo e sento in giro (me son documentado de recente), no esisti solo l’Europa. Perche’ el Congo, la Nigeria, el Messico, l’Honduras e tanti altri paesi de oggi ga tassi de violenza e de massacri che forsi faria cambio volentieri con l’Italia de Mussolini o la Yugo de Tito.
Son stado bipartisan, visto? Me imagino che qualchedun saltara’ sula sedia, ma varde’ che i forni crematori o struture simili iera usadi per far sparir i cadaveri nela violentissima Colombia dei anni otanta, dove a Medellin ghe iera una media de diciannove omicidi al giorno.
Dall’America latina al sud-est asiatico passando per l’Africa, in bona parte del mondo la polizia pol torturarte, incarcerarte e butar via la ciave, no parlemo de corpi paramilitari o delinquenti comuni e organizadi.
Voio minimizar i orori del passato?
Certo che no. Ma el vostro corer drio al passato e guere frede in modo paranoide no solo me ga sempre piu’ disafezionado a ‘sto sito ma me fa capir che crisi o no crisi ste’ tuti ben e tanto.
visto che sai tante cose saprai sicuramente che la. udba era. finanziata coi soldi lasciati dagli italiani nei casinò di Nova Gorica e Portoroz.
Dai su la storia di Olaf Palme uucciso da Tito non sta in piedi.. Per quale motivo poi. Magari Vinko sa pure che fine ha fatto la Orlandi.
Anni fa lessi su Mladina proprio un articolo dal titolo: Vinko kuda udba svuda.
Cmq Luigi non hai spiegato che affari aveva tuo suocero con la udba.
Lonza, far tutto uno tra regolamenti di conto mafiosi e omicidi di dissidenti e’ folle
Dimenticavo Lonzar lei e’ quello che conosce il DNA di tutti gli italiani, la loro insita arroganza. Un Ninin razzista o quantomeno uno che generalizza.
@ 127 IKOM : Ho cercato senza trovarlo l’articolo di un giornalista austriaco che commentava
più o meno con questa frase il dover lasciare la città di Trieste :
” Mi dispiace abbandonare questa città dove l’amministrazione Imperiale si adoperò
per secoli finanziandone il suo sviluppo economico ed architettonico pensando che
verrà amministrata dall’arroganza figlia dell’ignoranza. ”
Anche lui razzista o profeta o profeta razzista ??? O solo cognizione di causa ???
@ dimaco
L’ozna voleva ammazzare mio suocero, autonomista. Siccome era riuscito a fuggire da Fiume a Trieste, venne mandata una squadra di amorevoli compagni a rapirlo. Ma non vi riusci’.
@ lonzar
Gli austriaci riportarono la loro civilta’ e il loro senso di democratica manifestazione di tolleranza fra il 1943 e il 1945. Ti svelo un segreto: non diedero gran prova di se’, stavolta. Ma tu non dirlo a nessuno.
@129 EL BAZIL 8 : Ma smettila con i tuoi luoghi comuni !!! Non hai mai visto niente di quello
che parli e commenti, non hai neanche conosciuto persone che possano averti dato notizie di
prima mano, quello che fai lo copi , leggi solo quello che ti fa comodo e poi interpreti a modo tuo,
non sei capace di essere obiettivo,bipartisan, imparziale etc.
Qualsiasi argomento che parli d’Austria ,di particolarità triestine,di slavicità , ti infili in tutte le discussioni , anche se non hanno colpito i tuoi interessi personali ,ti sono indigeste e manifesti il tuo astio viscerale ,i motivi li sai solo tu, insomma “daghe un tajo, te son proprio una pitima” !!!!
Attingi ai commenti dei partecipanti e “succhi” il succo della notizia e ti nutri della stessa come un mostro alieno , rielabori e lo riporti sui threads come farina del tuo sacco , poi passi ad insulti di ogni tipo che hanno fatto di te una macchietta, poi se qualcosa non ti comoda perché ti ha colpito direttamente , scivoli via come una biscia d’acqua e non rispondi e attacchi con un altro argomento ,sei anche prevedibile hai 50 anni ! abbi rispetto di te stesso !!!
Lonzar ha appena stabilito che per parlare di Giulio Cesare bisogna averlo conosciuto di persona.
Un genio della lampada, senza alcun dubbio.
PS Attento sempre allo schioppo: non dimenticarti la camomillina della sera, il plaid e il bidet caldo ai sali profumati per i piedi.
Lonzar, se cerca trova di tutto, certo è che lei (come molti patrioti patocchi odierni) per 60 anni è stato bello zitto. Queste “gare” idiote tra popoli non le capisco mi piacerebbe sapere il suo impegno negli anni. Poi detto da chi ha iniziato ben due guerre mondiali perdendole entrambe ignoranza e arroganza hanno tutto un altro sapore. Saluti sommo conoscitore dell’animo arrogante di ogni (tutti tutti) italiano. E la assicuro non è un prendere atto o una constatazione è ignoranza stupidità razzismo. Non si nasconda dietro analisi o altre bugie. Passi pure il tempo a cercare articoli di giornalisti portatori delle sue verità.
Un uomo solo che giudica un popolo intero è un complimento definirlo arrogante e ignorante o razzista.
@ 132 133 IKOM : E’ inutile che per chiudere un argomento usi la trita e ritrita frase del razzismo che è ben altra cosa; alla fine ci sono fatti storicizzati che arroganza verso queste zone e’ stata fatta per lunghi periodi sia su persone,cose,nomi,cultura etc
Non so se è un refuso, io sicuro due guerre non le ho iniziate, mio nonno era con l esercito A.U. sull’Isonzo e per Lui la guerra era a difesa delle sue terre , la seconda mi sembra che ha creato
un altro casino che sommato al primo ha creato un disastro , quel che si dice in buon triestino
“pezo el tacon del buso” anche perche’ l’arroganza la abbiamo subita con il solito cambio di cognome o come direbbe Lei per razzismo,ignoranza e stupidità.
Poi quello che ho fatto nella mia vita e’ stato di essere contro questo sistema cosidetto democratico , ma il voto non e’ servito gran chè , per il resto ho cercato di sopravvivere
io e la mia famiglia nonostante tutte le vessazioni giornaliere che devo subire da questo sistema
ingordo ,truffaldino e irrispettoso verso i suoi cittadini o a dir meglio sudditi.
Poi mi dispiace se il mio commento Le ha procurato insonnia visto che lo ha scritto verso le 04,00
del mattino , mi auguro che era in piedi per qualche urgenza fisiologica o per lavoro.
Grz per l’attenzione cmq.
# 108. Baziloto
“A proposito, Geri: non è che se un testimone viene intervistato ciò di per sé garantisca il fatto che (come scrivi tu) sia ” affidabile, attendibile e rispettabile”: ma quando mai !
Al commento 93 ho scritto ” …… con la testimonianza-intervista a Piero Petruzzi che il sito della Betfor riporta. Se hanno ritenuto di intervistarlo e in modo anche ampio anni fa, significa che lo ritengono un testimone affidabile, attendibile e rispettabile”.
Se la lingua italiana non è un’ opinione è evidente che io non ho espresso opinioni in merito all’ intervista di Petruzzi (anche se, ovviamente, ho le mie ben precise idee, ma qui non le ho esplicitate). Sono i responsabili del sito della Betfor a ritenere Petruzzi “affidabile, attendibile e rispettabile”, altrimenti non lo avrebbero intervistato. Per inciso mi risulta che Petruzzi sia “socio onorario” del Betfor. Comunque, visto che è un ottantacinquenne in buona salute e di ottima memoria, potrebbe essere reintervistato da chi non gli crede in occasione del prossimo raduno del Betfor a Trieste, che si terrà – se non sbaglio – il prossimo giugno.
@ Geri
Sempre se la lingua italiana non è un’opinione, sei TU ad aver espresso l’opinione per cui se qualcuno intervista qualcun altro, gli è perché questo qualcun altro sarebbe “affidabile, attendibile e rispettabile”. Ma anche ammettendo per ipotesi che il qualcuno ritenesse quel qualcun altro “affidabile, attendibile e rispettabile”, ciò evidentemente non potrebbe essere in assoluto, giacché – come dovresti sapere – ogni testimonianza di un fatto storico notoriamente va verificata.
As-tu compris?
Lonzar non sa chi ha iniziato la prima guerra mondiale. E nemmeno chi ha iniziato la seconda.
Ha chiesto al nonno, per capirne qualcosa. Ma anche il nonno aveva delle idee confuse.
Sarà un tratto caratteriale di famiglia, evidentemente…
Lonzar:
Sistema corrotto e truffaldino cresciuto con il silenzio complice di tutta la sua generazione. E non mi rifili la palla dell’educazione asburgica che non la porta a protestare. E se in Italia c’è stata una dittatura fascista non ne ho colpa. Lei diceva che suo nipote deve portarsi la cartaigienica a scuola ha capito perchè suo figlio no? Ha capito perchè il suo razzismo è ancora più detestabile? E qui chiudo per mancanza di fidcia nel fatto che Lei possa capire. Continui a ragionare per cognomi razze e sangue. Saluti
@ 137 EL BAZIL 8 : Mon entro nel merito perchè so già la chilometrica noiosa lojka di risposta.
Cmq sig. Luigi Vianelli Lei non ce la fa a rispondere senza mettere una offesa velata o meno che sia che va dalle abitudini personali ,a malattie presunte, a tare mentali etc. io non so se ciò e’ dovuto ad un problema di autostima , di crisi di identità visto che ha annunciato che si sta laureando in storia,a 50 anni, auguri non e’ mai troppo tardi !!! Tanto quella in “Storia dell’orso” la ‘ha già “honoris causa” Ma credo , a mio modesto avviso, dovrebbe prima contattare uno ” shrinker” perche’ altrimenti con queste sue battute infelici continua la tradizione goldoniana delle maschere veneziane , cioè Lei fa la figura di Pantalon variante bazilotto. Buona giornata e con i migliori saluti.
@ 138 IKOM :
E quale sarebbe la mia generazione secondo Lei ???
Per il resto non ho mica capito cosa voleva dirmi od accusarmi o rimproverarmi ???Mi dica Lei culturalmente a chi appartengo o a chi dovrei aggregarmi , se io non lo ho capito ???
Lonzar, “continuare la tradizione goldoniana delle maschere veneziane” è un altissimo complimento. Ovviamente inconscio da parte tua.
Così come inconsciamente sei razzista, e t’incazzi se te lo fanno notare. E non lo capisci neppure!
Riguardo alle offese, dalle mie parti c’è un adagio che recita: “la grea che dise mal de la farsora”.
Se me lo chiedi con garbo, sono pure disposto a spiegartelo. Magari con un disegnino.
Ciao Lonzar, e sempre attento allo schioppo di bile!
@ 141 EL BAZIL 8 : Prova andar a Lourdes o a Medjugorje cussì vedemo se i miracoli esisti !
” la grea che dise mal de la farsora ” te lo gavevo za dito a ti tanto tempo fa l’equivalente triestin
” el manigo che parla mal de la manera”, te sa solo che copiar e anca mal !
Non c’è che dire, Lonzar: tu mi dai sempre soddisfazione. Basta solo un minimo descriver la tua natura, che tu t’incazzi abbestia.
“El manigo che parla mal de la manera” non me la ricordavo. Anche perché dalle mie parti si dice “tirar el manigo drio de la manera”. Ma forse anche tu puoi capire che il significato è diverso.
Mi fa piacere sapere che tu abbia esperienza di Lourdes e Medjugorje.
Mi dicono che hanno messo una lapide in albergo dopo il tuo passaggio: visto il tuo spettacolare vecchio post nel quale magnificavi le tue vibranti prodezze sessuali, direi che l’acqua santa ha funzionato. Dico bene o dico giusto?
Ma no…gigi è già miracolato….ricordi quando sei uscito vivo da Little Big Horn gigi? Altro che Lourdes…
# 136. Bazilotto
Certo. Ma qui non si parla in astratto della attendibilità di una testimonianza. Qui si parla del perchè il sito della Betfor ha intervistato Piero Petruzzi e potrei aggiungerti – visto che ero presente – perchè lo scorso anno il vicepresidente della Betfor, in visita a Trieste, non solo lo ha incontrato, ma gli ha proposto di collaborare ad una pubblicazione che la Betfor pensa di predisporre sui fatti del 1953. Evidentemente il suo contributo è considerato non solo attendibile, ma utile, da parte della Betfor.
@ Geri
Tutti i contributi sono utili. Nel 1948 apparve in Gran Bretagna un libro che fece scuola: “The Other Side of the Hill”, di Basil Liddell Hart. Questo libro fu basato interamente sulle interviste che Liddel Hart fece ad una serie di generali tedeschi nei mesi immediatamente successivi alla fine della seconda guerra mondiale. Fu la prima volta nella storia che a ridosso delle battaglie venne chiesto – da uno storico della parte vincente – agli sconfitti di raccontarla come credevano. Credo che nessuno di questi generali tedeschi fosse perfettamente “attendibile”. Per meglio dire: attendibilissimo per raccontare la SUA personale visione delle cose. Scarsamente attendibile per descrivere in maniera compiuta e storiograficamente adeguata un fatto nella sua complessità.
@ 143 EL BAZIL 8 : Caro sig. Luigi Vianelli come prevedevo ha risposto con la sua solita battutta
sulla salute, al che mi viene il sospetto che Lei abbia seri problemi e che tenti di esorcizzarli attribuendoli ad altri !!! Transfer freudiano ???Trieste e’ un ottima zona per la salute mentale , prima sul territorio italiano ad aprire i manicomi , quello di Trieste costruito durante l’ammnistrazione Austriaca vanta un ampio parco alberato dove con il suo portatile potrà rispondere alle mail e giornalmente vedrà saranno sempre meno alterate, l’ombra di alberi Austriaci fa benissimo . Qelli più piccoli sono stati piantati durante il TLT , ma fanno ombra lo stesso, ci sono anche secchi !!! Lascio alla sua fervida immaginazione da chi sono stati piantati
🙂 🙂 🙂
Non faccia un’ altra stantia battuta, passo ogni giorno perchè la strada che lo attraversa dopo che sono stati abbattuti i cancelli ,è una scrciatoia per chi dall’altipiano scende in centro, ma Lei lo sa di sicuro.
Oggi ho letto che un psicanalista Svizzero ha detto che Trieste e’una città Italiana, su territorio Sloveno con storia Austriaca !!! Lei con la sua sagacità , perspicacia ed imparzialità come
lo commenterebbe ???
@ Lonzar
Dove sta la battuta sulla salute, Giampaolo? Sei sicuro d’essere sufficientemente “afferrato” in lingua itaggiana? Oltre a Lourdes e Medjugorje, adesso comprendo che tu hai pure una profonda conoscenza dell’ospedale psichiatrico di Trst. Insomma: il tuo curriculum si gonfia giorno per giorno.
Riguardo alla battuta da te citata: è la battuta di uno psicanalista svizzero: non serve aggiungere altro.
@109 Possati. A proposito di bandiere: il paragone con gli USA non funziona proprio.
@ 148 EL BAZIL 8 : 🙂 🙂 🙂
Eccola la battuta che aspettavo !!!
Ma sei sicuro che l’umidità della laguna non ti abbia fatto venire l’artrite al cervello???
Più che certo, Lonzar.
Fatta la pennica? Adesso rimettiti il plaid sule spalle e… finisci il tuo solitario!
L’adrenalina scorre in casa Lonzar…