24 Marzo 2014

Le avventure di un triestino a New York sbarcano su ebook

Per Bon, For Real, il best-seller rivelazione di Ricky Russo, di cui rimangono pochissime copie nelle librerie di Trieste, fa il grande salto nel mondo digitale e diventa ebook.
E’ infati disponibile su amazon, al prezzo di 3,94 euro, a questo link. Gratuito per la giornata di giovedì 27 marzo.

Nonostante il libro sia stato reperibile solo nelle librerie di Trieste e dintorni, grazie alla distribuzione in rete sul negozio online di libri su Trieste e triestini e ad una presentazione a Milano (Santeria) è diventato un piccolo caso a livello nazionale, tanto che il mensile Rumore l’ha recensito ottimamente, eleggendolo libro del mese sul numero di luglio/ agosto 2013, scrive Manuel Graziani: «Ricky Russo è il crossover fatto uomo. Un po’ Alberto Sordi, un po’ John Peel, con l’iPod nelle orecchie e il cappellino da rapper piantato sulla zucca. (…) Semplice, diretto, geniale».

«Il bello di “Per Bon, For Real” – a parte il fatto che fa ridere parecchio – è il modo in cui Ricky sgretola a colpi di grammelot i luoghi comuni del rock’n’roll, spazzando via la mitologia e lasciando il sugo: l’amore per la vita e per le persone». Roberto Curti, Blow Up ottobre 2013.

Matteo Cruccu segnala il libro su Il Corriere della Sera (inserto Letture del 21 Luglio 2013): «(…) divertentissimo zibaldone, scritto in un anglo-italiano-giuliano (“per bon” vuol dire per davvero) di Ricky Russo, colonna di Trieste nelle lunghe serate di confine. Che attraversa l’Oceano per conquistare anche le albe newyorkesi. E, tra incontri surreali, concerti stratosferici e notti liquide, ci riesce. Per bon».

«Spigliato, vivace, divertente, profondo: non avete una sola scusa valida per non richiederlo all’editrice Nativi», scrive Renzo Stefanel su Rockit.

Alessandro Mezzena Lona su Il Piccolo (02 giugno 2013): «Non il solito libro, ma una giostra sparata a velocità supersonica. Dove il dialetto si fonde con il “bad english”. Come in un “Finnegans Wake” di James Joyce in cui il triestino suggestiona l’inglese. Per raccontare il Grande Pomo come non l’aveva mai fatto nessuno».

«Perché vale la pena leggere questo libro? Innanzitutto perché fa ridere fino alle lacrime: anche (anzi, soprattutto) se non capite una parola di triestino, la lingua è così evocativa e buffa che vi verrà voglia di impararlo, anche grazie alle fondamentali note a piè pagina che vi aiutano a decifrare modi di dire e vocaboli oscuri». Blumi su Hotmc.

«“Per bon, for real” è una specie di diario free style dei mesi trascorsi a NY, tra ambientamento, esperienze, tentativi, passioni, concerti pazzeschi, nuove amicizie e opportunità. (…) Un libro di viaggio, di vita, di scoperta; ricco di riflessioni, le stesse di chi – come chi scrive – non è mai stato nella Big Apple e proverebbe il medesimo senso di straniamento ed esaltazione di Ricky di fronte a una città così viva». Andrea Valentini, Libro del cuore del 2013 su Rockol.

«Un’irresistibile via di mezzo tra diario, reportage di viaggio, guida a NYC e romanzo di formazione per la generazione digitale, scritto con passione e continue citazioni musicali», Andrea Ioime su Il Friuli (10 maggio 2013).

Nel disegno di copertina (di Giulio Serafini, friulano irlandese trapiantato a NY) uno scoiattolo punk ci guarda con aria di sfida, mentre sullo sfondo il ponte di Brooklyn si congiunge direttamente al Castello di Miramare a Trieste. Un libro che nel suo nucleo è stato scritto in maniera molto naturale, sulla spinta dell’entusiasmo, con lo sguardo candido di Ricky Russo durante il suo primo viaggio a New York (tra settembre e dicembre 2012). Appunti scritti di getto, per strada, su tovaglioli di carta, in qualche caffé, digitati sull’iPhone nella subway e poi pubblicati su facebook (dove hanno riscosso grande partecipazione dei lettori oltre che l’interessamento da parte dell’editore). Scritti in una lingua assolutamente personale: dialetto triestino, italiano, l’inglese delle canzoni ed il “bad english”. Una lingua viva, in movimento. Un libro che ha il ritmo della musica. E della vita. Immediato come una canzone dei Ramones o un fumetto di Andrea Pazienza (o di ZeroCalcare).

«Un diario newyorkese che vale più di tutti i blog di viaggio e le guide su NYC» assicura Bongiorno; «“Per bon, for real” è, tecnicamente, un “missiot”, per dirla con le parole di Ricky Russo: cioè, un ibrido. Un ibrido tra un diario, un reportage, un microromanzo di formazione», spiega Franchi che conclude, con un pensiero rivolto alla nuova avventura dell’autore: «New York: Trieste ti manda il suo figlio più matto, più pulito e più entusiasta. Scintilla di voglia di vivere. Spaccherà il mondo. Farà ballare Times Square. Fonderà un clan del kren. Farà qualcosa di speciale. Ma per bon, for real».

Ricky Russo (triestino classe 1973, laureato in Lettere e Discipline dello Spettacolo con una tesi sul punk; dj, appassionato di musica, da molti anni collabora con Radio Capodistria e con il quotidiano Il Piccolo di Trieste) da giugno 2013 vive e lavora a New York. «All’inizio di giugno, ho deciso di ritornare nel “Grande Pomo” con un visto da giornalista, per promuovere il mio libro, fare qualche corrispondenza dall’Italia, collaborare con ICN Radio New York (la radio della comunità italiana) e avviare un progetto di guida turistica nei luoghi simbolo della musica», racconta alla giornalista Micol Brusaferro (Triestini nel Mondo, Il Piccolo).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *