28 Febbraio 2014

Carnevale 1914 al Caffè San Marco con Les Babettes

Nel centenario del Caffè San Marco solo l’intrigante atmosfera d’inizio secolo poteva caratterizzare la grande festa organizzata dalla nuova gestione per il Carnevale 2014.

L’antico caffè, ora anche libreria e ristorante, propone una serata in grande stile Belle Époque, riportando in vita nei suoi saloni le magiche atmosfere dell’epoca d’oro in cui il locale aprì per la prima volta le sue porte al pubblico, cento anni fa.

Tutto rigorosamente d’inizio secolo, moda, musica, cocktail e addirittura la fotografia, grazie alla preziosa collaborazione di Roberto Selz, CentoParole Magazine che allestirà un angolo per le foto ricordo 1914 e l’esposizione delle macchine fotografiche della collezione di Marcus Gabriel, Doctor Photo. Il compito di condurvi per mano in questo mirabolante tuffo nel passato sarà affidato al trio vocale tutto al femminile Les Babettes. Esperte pilote della macchina del tempo, con le loro ugole canterine vi accompagneranno a colpi di swing e ventagli di piume in un travolgente viaggio attraverso tutto il ‘900… Dai musical americani degli anni ’30, ai trii vocali del calibro delle Boswell Sisters e delle Andrews Sisters, fino alle contemporanee Puppini Sisters… Passando attraverso tantissime originali rivisitazioni e senza dimenticare alcune chicche di compositori nostrani.

Ladies and Gentlemen, mule e muloni di oggi e di una volta… Non fatevi cogliere impreparati! Rispolverate le collane di perle delle vostre mamme, nonne e bisnonne, frugate in soffitta tra i loro bauli in cerca di piume, strass, guanti di raso… Liberate la fantasia… Sarà il biglietto di andata per il vostro viaggio.

Per la grande occasione, il trio sarà accompagnato da Tiziano Bole alla chitarra, Andrea Zullian al contrabbasso, Riccardo Morpurgo al pianoforte e Igor Checchini alla batteria.

Si dice che se Joyce avesse visto Les Babettes varcare la soglia del San Marco non avrebbe osato pronunciare il proverbiale ” no se pol”… E a Svevo non sarebbe venuto in mente di scrivere “Senilità”. Che dire: ormai è andata così, loro non hanno potuto esserci… Voi invece sì! Vi aspettiamo…

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