(…) Il Ducoli è uno che fa rock e sa cosa fa; il Ducoli è uno che incarna il vero spirito Beat (quello di Kerouak e Ginsberg, per intenderci); il Ducoli è un poeta, un jazzista, un romantico, uno spietato realista, un ironico cronista e qualsiasi cosa voglia essere. Schizofrenico musicale dalle personalità multiple (Bacco il Matto, Spanish Johnnies, Cletus Cobb o semplicemente Ducoli) ognuna delle quali incarna e realizza sfaccettate tendenze musicali, tutte ugualmente riconducibili alla sua prepotente personalità, realizza album che, a mio parere (ma non solo mio) dovrebbero essere, a ragione, nelle classifiche dei migliorialbum italiani ma che, inspiegabilmente, rimangono nelle pieghe delle “coperte mediatiche”. (…) Furio Sollazzi (Mia Pavia; 2010).
Domenica 23 febbraio alle 21, al club Rovis, entrata dal parcheggio della Ginnastica Triestina, a piedi. Ingresso libero.
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