Sulle note di ‘quel fiol de un can de Trieste’ and much more, Paolo Rossi e il Pupkin hanno disegnato uno spettacolo divertente, colto e intelligente. Vanno a rintracciare l’anima di Italo Svevo. Il titolo dello show è ‘La coscienza di Zeno spiegata al popolo’, fino ad oggi al Rossetti e, per quattro giorni ancora, da mettere in scena al Miela.
Gli artisti scavano a fondo nei testi sveviani, in epistolari e altre fonti d’archivio, raccontano quella Trieste tramite le voci qui covate e cresciute come quella di Joyce, offrono uno spezzatino a tante velocità, lingue/dialetti e toni, alcuni ironici e leggeri, altri vivacemente intellettuali, il tutto intessuto di tanti registri musicali, le parole, le smorfie e le note a disegnare i puntini del ritratto di chi fu quel là, Aron Hektor Schmitz.
Alessandro Mizzi nel monologo fine-di-mondo di Zeno è la faccia e l’anima dei dubbi universali del triestìn di fronte allo sfacelo, ma sono bravissimi anche gli altri, musicanti compresi. Bravi!
‘La coscienza di Zeno spiegata al popolo’ è al Miela fino a giovedì, vedi la scheda sul sito del Rossetti o sul sito del Miela. Qua sotto un video tratto dallo spettacolo:
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