11 Febbraio 2014

Movimento Trieste Libera nuovo ultimatum: 15 settembre 2014 o risposta o autodeterminazione

Il 10 febbraio 2014 è scaduto l’ultimatum del Movimento Trieste libera all’Italia, la quale in sostanza ha risposto alle rivendicazioni indipendentiste di questa realtà, tramite alcune sue articolazioni, come Tribunali, autorità governative, in modo a volte diretto, con rigetto dei ricorsi, ed a volte indiretto con l’adozione di provvedimenti che si scontrano in particolar modo con il regime del punto franco del Porto Vecchio. Tempo nefasto, pioggia, in questo 10 febbraio 2014 ma un centinaio di militanti, pochi rispetto all’importanza dell’evento, hanno presidiato gli accessi dell’area del porto vecchio per tutto il pomeriggio. Roberto Giurastante, presidente del Movimento Trieste Libera, intervistato intorno alle 20.20 del 10 febbraio 2014 dalla web tv del Movimento Trieste libera dirà che ora si “rivolgeranno alle nazioni unite”, che hanno un programma con una decina di punti, dal reddito minimo garantito, casa per non abbienti, risarcimento per danni ambientali subiti ecc,  e se il 15 settembre 2014 non ci saranno risposte si passerà direttamente all’autodeterminazione. ” Passeremo direttamente alla costituzione del nostro Stato che l’Italia sta cercando di eliminare”, queste le parole del presidente del MTL.

Certamente questo movimento ha perso pezzi, tanti pezzi, per strada.  Ma non cede, e la strada intrapresa continua ad essere sempre più evidente e chiara. D’altronde non esistono vie coerenti di mezzo, per i così detti duri e puri, o si risolvono le cose con la burocrazia legalitaria oppure con processi di tipo rivoluzionario. La via di mezzo è quella del compromesso ed accettare compromessi per una forza politica che urla al mondo intero la presunta illegittimità ed illegalità dell’esistente a Trieste, significherebbe disconoscere la propria essenza. Fare espressamente intendere pubblicamente che se il 15 settembre 2014 non ci saranno risposte positive si passerà direttamente all’autodeterminazione e dunque alla effettiva costituzione del TLT,ciò ben lascia intendere che la situazione di tensione sociale a Trieste sarà significativa e da non sottovalutare. Certo, ritornando al discorso della via di mezzo e del compromesso, vi è sempre la possibilità che tale soluzione possa essere sostenuta, dal 2014 in poi, nel 2016, salvo dimissioni anticipate dell’attuale Sindaco, in modo ipotetico, con la partecipazione alle prossime elezioni di rinnovo del consiglio comunale, ma se così sarà, allora si assisterà all’ennesima ripetizione di un passato già noto e conosciuto nella vita politica amministrativa sia italiana che di Trieste, penso alla Lega Nord od alla vecchia lista pseudo indipendentista di Trieste, dunque a nulla di nuovo, ai soliti giochi visti e rivisti ed utili a pochi. Questo 2014 sarà, tra elezioni europee, estremismi di destra crescenti, nazionalismi minori o maggiori sempre più diffusi, l’anno della verità, sarà l’anno che dirà dove andrà a finire questa Europa e questa piccola ma importante Trieste.

Segue file audio intervista Giurastante 10 febbraio 2014

giurastante intervista 10 febbraio 2014

Tag: , , , .

15 commenti a Movimento Trieste Libera nuovo ultimatum: 15 settembre 2014 o risposta o autodeterminazione

  1. Gino ha detto:

    Difficile pensare che tutta questa organizzazione che abbia caricato di aspettative migliaia e migliaia di triestini stia in silenzio per 7 mesi. Probabilmente c’è un gran lavoro in silenzio i cui frutti si vedranno tra non molto. Importante è che la tensione non cali, altrimenti ci si ritrova a fare il solito partitello abbuffino

  2. Franco ha detto:

    “il solito partitello abbuffino” !
    Mi sembra visti i precedenti inequivocabili che la posizione del MTL nei confronti dei partiti politici di matrice italica sia già stata ampiamente dimostrata.
    1) con la “dichiarazione di non voto” espressa in due recenti consultazioni elettorali da un migliaio di simpatizzanti
    2) La denuncia per le illegali elezioni politiche indette nel Territorio Libero di Trieste fatte dallo stato che attualmente può solo esercitare il mandato (vedi Memotandum di Londra) di amministrazione civile provvisoria, elezioni politiche esercitate in completa e totale violazione del Trattato di Pace di Parigi del 10 febbraio 1947, recepito dall’ordinamento italiano con il D.L. 1430 del 28 novembre 1947 e legge di ratifica n° 3054 del 25 novembre 1947 legge dello stato peraltro tuttora in vigore.

  3. tandolon tandol ha detto:

    Invece di passare all’autodeterminazione, sarebbe più utile che passasse all’autoeliminazione, in quanto a cosa serve ? A nulla o a fare ridicoli ultimatum !

  4. aldo ha detto:

    @2 Franco

    Grazie dei numeri, me li zogherò al lotto. Solo ciacole e distintivo.

  5. il Tribunato di Trieste ha detto:

    Che sia chiaro una volta per tutte: NON ESISTE a Trieste e nei territori di sua competenza NESSUNA autorità al di fuori del Tribunato che possa dichiarare occupazioni o indipendenze anche se dette così per scherzo. L’istituzione del Tribunato risale a prima che ci fossero TL ti, TL mi, Italie o Yugoslavje eccetera. Il Tribuno, assieme ai Maestri del GOSO sono i soli sovrani assoluti e non saranno tollerate carnevalate comiche da parte di nessuno. Assieme a rettore Cammarata abbiamo impedito agli invasori alleati di togliere il tricolore dalla nostra Optatissima Università a fucilate. Chiunque sia coinvolto, o sia ritenuto coinvolto in certe facezie sovversive è pregato di staccare un numero dall’eliminacode e di produrre numero 10 di casse di bottiglie di Champagne, 100 sigari cubani e 10 donne dall’affetto negoziabile (e già da voi già negoziato & regolato, sia ben chiaro).
    Depositare tutto presso la sede del Divinus Etereus Atomicus Tribunus e attendere il proprio turno per l’eventuale e non garantita udienza.
    Sarà premura del Prefetto ai baccanali o del Questore assegnarvi un numerino in modo che possiate mettervi in coda dietro le città con cui siamo già attualmente in guerra.

    ITA SIT

    Datum in Tergeste
    A.A. MMXIV

  6. il Tribunato di Trieste ha detto:

    per chi volesse documentarsi, esiste il bignami per ottenebrati https://it.wikipedia.org/wiki/Goliardicus_Ordo_Solis_Orientis

  7. sandro gombac ha detto:

    Di gran lunga il miglior articolo sull’evento del 10 febbraio. Ben reso il senso dei fatti, anche di quelli non (ancora) avverati.

  8. Fulvia ha detto:

    @7 Posso sapere come intendere procedere dopo il 15 settembre in caso di mancata risposta all’ultimatum?

  9. Fulvia ha detto:

    @9 ma lei non ricopre o ricopriva un ruolo nel direttivo del MTL?

  10. Fulvio Rogantin ha detto:

    @Fulvio, faranno un altro ultimatum.
    Gobac, almeno alla sera, non c’era.

  11. Rossana ha detto:

    Non deludeteci per piacere, ci avete caricato di aspettative: 8000 in settembre, 400 a Vienna in estate, 2000 a dicembre.Più tutti gli altri a casa a tifare per voi in silenzio . Fate che questo silenzio non diventi assordante e che il 15/9/14 non sia una data qualsiasi.Questo è l’anno del referendum per l’indipendenza della Catalogna, il primo dall’unificazione monetaria europea, e si spera che sia il primo e non l’ultimo in quest’europa (con la e minuscola) delle banche e non dei popoli.

  12. Fulvia ha detto:

    Rogantin, mi tolga una curiosità, ma Giurastante ha poi capito il suo outing?
    No, perché stando al di qua della telecamera noi spettatori non siamo riusciti a vedere la faccia che ha fatto.

  13. ikom ha detto:

    Ma autodeterminazione attraverso il voto? e se si il voto solo per gli ante 45?

  14. Luisa G. ha detto:

    ultimatum scaduto, tutto come prima, meno che all’interno del movimento, che risulta smembrato. E difficilmente è un caso.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *