11 Febbraio 2014

14 febbraio: in piazza contro la violenza sulle donne

Avete programmi per il pomeriggio di San Valentino? Potreste partecipare a un’invasione pacifica e colorata di piazza Unità, a Trieste. L’associazione “La fabbrica delle follie” ha organizzato anche quest’anno varie attività per sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza contro le donne, e quest’anno in particolare sulla giustizia, per dare un contributo alla giornata nota tutto il mondo come V-Day, che punta a unire un miliardo di voci e di corpi in una protesta planetaria. Molti sono stati contenti di dare un loro contributo.

A partire dalle 16.00 ci saranno musica e letture (tra i lettori: Pino Roveredo, Lara Guglielmi, Flavio Furian, Lara Komar, Elisa Corubolo, Anna Celina Fiori, Omar Scala), mentre per le musiche saranno presenti: Variazioni+Baby Gelido+Pck_e_Najla, S.R.L. e Raw Diamonds con proposte molto diverse fra loro.

Il cuore della manifestazione è il Flash-Mob previsto per le 18.00, su  note e coreografia di Break The Chain (la stessa canzone dell’anno scorso), condito da interventi musicali di Les Babettes, Welcome Coffee, Achtung Piraten, Collection Bertè Tribute Band, Flop, Fabio Red Rosso & Joy Jenkins della SIP Band; la fine degli interventi è prevista per le 22.00.

Il successo del Flash Mob dipende dal numero dei partecipanti: nel 2013 piazza Unità era molto affollata. Come riporta un comunicato de La fabbrica delle follie, quest’anno «Alla “protesta” stanno aderendo numerose associazioni, scuole, famiglie e gruppi di ogni tipo. Il nostro compito in questi giorni sarà promuovere l’evento attraverso il prezioso aiuto dei tanti coraggiosi che ci aiuteranno in tutti i modi a divulgare la notizia e l’entità a dir poco supernaturale dell’evento»: possiamo ben sperare che Trieste mostrerà di nuovo al mondo che la violenza di genere è un argomento che interessa la città.

A tal proposito va segnalato che numerosi sono gli esercenti cittadini in prima fila per contribuire: alla raccolta fondi hanno risposto in tanti, e riteniamo doveroso segnalarli tutti, in rigoroso ordine alfabetico. Ai Santi Vignaioli • Antica Trattoria Valeria • Aralaralà • Artea • Baan Thai Massaggi • Bar Russian • Casa della Musica • Casa Vacanze Villa Rubinia • Cattaruzza • Coloratissimo • Corner • Dora Fiori • Drive In • El Covo de Jameson • Erboristeria La Mandragola • Erboristeria La Raganella • Emporio Istriano • Essenze • Genuino • Ginger Tea & Cakes • Gustò • Happy Digital • I Dolci di Fulvio • Il Caffè degli Specchi • Il Pane Quotidiano • Impact Hub Trieste • La Preferita • La tecia • Libreria Minerva • Libreria Ubik • Pasticceria Giudici • Piolo & MaxPyramid • Remy • Ristorante Daneu • Rosi Serli • S Lab Comunicazione • Spazio 11B • Vintage Concept • Wild La Bottega da Cani • Zinelli&Perizzi • Zoe Food – A questi si aggiunge il Comune di Trieste per l’organizzazione. I contributi degli esercenti e i ricavati dalla vendita di magliette e felpe della manifestazione verranno devoluti alla Casa Internazionale delle Donne.

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119 commenti a 14 febbraio: in piazza contro la violenza sulle donne

  1. Fiora ha detto:

    Onestamente,pensate che serva?

  2. Paolo Stanese ha detto:

    Onestamente, Fiora: io penso che non basti, ma che serva.
    E penso che non far niente sia peggio, anche se si possono immaginare altre forme di lotta o di protesta più efficaci o mirate. Ma che è importante far sentire una voce forte e unita che denuncia e chiama all’azione, perché la violenza nella società (soprattutto ma non solo quella verso le donne) non sparirà da sé.

  3. paolo ha detto:

    Timoteo 2:11
    Timoteo 2:12

  4. dimaco ha detto:

    interessante la lista. ne terrò conto prr il futuro. 🙂

  5. Fiora ha detto:

    Onestamente, Paolo io penso che chi pratica quello “sport” se ne frega bellamente della protesta.
    Lo dico con amarezza e a fronte dei quotidiani episodi di violenza e femminicidi di cui veniamo a conoscenza, spesso mi domando se rispetto al passato siano in
    aumento tali reati o (sperabilmente) piuttosto le denunce.
    …Perché se così non fosse, mi troverei tristamente a concludere che tutto il battage è controproducente.

  6. Fiora ha detto:

    Onestamente, Paolo io penso che chi pratica quello “sport” se ne frega bellamente della protesta.
    Lo dico con amarezza e a fronte dei quotidiani episodi di violenza e femminicidi di cui veniamo a conoscenza, spesso mi domando se rispetto al passato siano in
    aumento tali reati o (sperabilmente) piuttosto le denunce.
    …Perché se così non fosse, mi troverei tristamente a concludere che tutto il battage è controproducente.

  7. Fiora ha detto:

    Onestamente, Paolo io penso che chi pratica quello “sport” se ne frega bellamente della protesta.
    Lo dico con amarezza e a fronte dei quotidiani episodi di violenza e femminicidi di cui veniamo a conoscenza, spesso mi domando se rispetto al passato siano in
    aumento tali reati o (sperabilmente) piuttosto le denunce.
    …Perché se così non fosse, mi troverei tristamente a concludere che tutto il battage è controproducente.

  8. dimaco ha detto:

    adiritura. ala gente no ghe frega tanto. per cui inventarse feste e giornade ad hoc provocherà solo fastidio. la gente ga altri problemi. topo rivar a fine mese e pagar le bolete.

  9. maja ha detto:

    el benaltrismo fa (quasi) sempre schifo, ma un cussì de merda lo go visto poche volte.

  10. propoli ha detto:

    “rivar a fine mese e pagar le bolete”: e se no xe bori bastonar la baba che ga speso tropo?

  11. Fiora ha detto:

    Chissà forse a suon di proteste la mentalità cambierà tra un paio di generazioni, ma per il presente basta alle reiterate denunce senza esito che si trasformano in un boomerang e alla prima intervento immediato e CONCRETO sul territorio dei rappresentanti dello stato (Polizia, Carabinieri)e pena certa.

  12. Fiora ha detto:

    @Dimaco
    Ciau bel,mi son sicura che ti una dona no te la meneria gnanca con un fior ,però me domando perchè ogni volta che se toca sto tasto ti te insorgi, te boli come esagerazioni i dati che vien fora, come monade le iniziative de sensibilizazion?
    xè per partito preso? per spirito de contradizion? mah!
    ” l’omo xè come un angelo, la dona xè come
    una vipera…” xè canzonete de un maschilismo d’antàn,sa?!

  13. giorgio (on work) ha detto:

    @Fiora: forse non servirà a far cambiare idea ai violenti, ma sono certo che potrà far cambiare l’attegiamento di gran parte della società di fronte a quelle “scenette” intrise di maschilismo da caserma cui ci avevano abituato alcuni personaggi pubblici.
    Qui uno spunto:
    http://www.pagina99.it/news/home/3785/Perche-il-sesso-e-diventato-una.html

  14. Jasna ha detto:

    @dimaco

    Caro dimaco, quando leggo le cagate che scrivi in questi contesti, spero sempre che le piccole vittime e testimoni di maltrattamenti che mi è capitato di conoscere non le debbano leggere mai.

    Mi fa piacere sapere che la tua famiglia e le persone a te vicine non siano mai state toccate da queste cose, e lo dico sinceramente, perché non auguro il male a nessuno. Non posso pensare, infatti, che tu abbia avuto esperienza diretta o indiretta di situazioni del genere e ti permetta di parlare in questo modo.

    In ognuno dei due casi, se non puoi dire niente di gentile, fai silenzio.

  15. dimaco ha detto:

    @Fiora: con quel che costa i fiori sicuro no pesto nessuna.
    @jasna : io ho una mia opinione su queste cose. e se non é in linea con la vostra ( cosa che pare essere obbligatoria pena la scomunica e probabili violenze verbali ) non me ne può fregare di meno. visto che non si può. contrastare il mantra del femminismo rispondo solo con: Timoteo 2:11 e Timoteo 2:12.

  16. emma peel ha detto:

    @dimaco ti auguro (per il tuo bene) di non imbatterti mai in questa:

    http://abbattoimuri.files.wordpress.com/2013/06/421652_494029997330832_905466224_n.jpg

  17. dimaco ha detto:

    non c’è pericolo emma, non frequento delle facinorose. e poi che ci fa con ina fionda in mano? uno strofinaccio sarebbe più adeguate

  18. emma peel ha detto:

    @17 fa la rivoluzione.

  19. hobo ha detto:

    dimaco, sta ciapando la mira per tirarte un balin de aciaio.

  20. dimaco ha detto:

    @ hobo: e come la pensa de becarme senza ociai?
    e cmq dopo la se lamenta che el mari la cresima co la torna a casa e la zena no xe pronta.

  21. emma peel ha detto:

    @dimaco è inutile che fai il gradasso. una cosi’ ne tiene a bada dieci come te.

  22. dimaco ha detto:

    ho i miei forti dubbio

  23. maja ha detto:

    (solo per non lasciare l’ultima parola al tizio qua sopra.)
    dimaco, la tua opinione fa cagare.

  24. Fiora ha detto:

    @23
    ” la tua opinione fa cagare”
    ecco un esempio di malinteso senso della parità
    io alla mia femminilità non abdicherei mai a pro di sortite pseudo mascoline come questa. 🙁

    Resta che tu Dimaco non mi hai risposto. Perché? perché a dispetto di tragiche notizie quotidiane,tu minimizzi il fenomeno? perché sovvertendo statistiche, tenti come ho letto in passato di far apparire rilevante l’esiguo numero di violenze femminili nei confronti degli uomini? Risibile,ma non c’ niente da ridere in realtà!
    Se t’infastidisce il clamore della protesta non ti è richiesto di schierarti, ma quando aldilà della scherzosa schermaglia verbale (e quella ci può anche stare) esprimi la tua opinione, che sia obiettiva, no?!

  25. michela ha detto:

    posso dire il mio pensiero? (vero è quanto dice dimaco ad 15@, se non è in linea col pensiero predominante guai….. ma il mio tutto sommato lo è abbastanza) io credo, per esperienza lavorativa e di vita ormai piuttosto lunga, che le violenze contro le donne non cesseranno mai: credo che è insito nel maschio il piacere di sopraffare, picchiare, annichilire e talvolta ammazzare la femmina. Un modo estremo di possederla, quando i modi tradizionali sono venuti meno e sono stati svuotati della loro forza: pensate solo a come tenevano le nostre madri con il dominio economico. Esse non potevano alzare la testa perché non lavoravano e non avevano denaro proprio. Venuto meno questo, e venuta meno la riprovazione sociale per la donna che molla il marito, rimangono sempre meno strumenti per sopraffare la donna e allora si viene alle mani come ultima ratio.
    Non solo, i maschi amano anche moltissimo picchiare e maltrattare perfette estranee (vedesi aggressioni, mi viene in mente quella ragazzina sedicenne violentata un paio d’anni fa proprio il giorno di San Valentino!) sulle quali proiettano l’immagine di chissà quale altra donna.
    E non credo che questo possa finire nel giro di un paio di generazioni.

  26. John Remada ha detto:

    Interessante la tua analisi,Michela….mi hai ricordato di S.Valentino,volevo aggiungere delle tacche al mio carniere,ma oggi mi metto in ferie….rispettiamo il santo!

  27. maja ha detto:

    ” la tua opinione fa cagare”
    ecco un esempio di malinteso senso della parità
    io alla mia femminilità non abdicherei mai a pro di sortite pseudo mascoline come questa. ”

    ecco un esempio di sessismo inconsapevole (?).
    il linguaggio non è maschio o femmina, ma umano, e ciascuno ne fa l’uso che crede a prescindere dal proprio organo sessuale.

    l’idea che per essere femminili bisogna evitare di dire parolacce, fumare per strada, fischiare o fare le puzzette è un’idea preconfezionata, ridicola e opprimente. non so che farmene, di una femminilità così normativa e omologante, ma se a te sta bene, accomodati pure.

  28. emma peel ha detto:

    Sostanzialmente dimaco e michela la pensano allo stesso modo.

  29. Jasna ha detto:

    @25 michela
    Non credo sia insito nel maschio niente di questo, altrimenti io sono circondata da maschi anormali.
    Per te come per Fiora vale la pena di riflettere sulla differenza tra natura e cultura. Sono davvero poche le cose che in questi contesti sono immutabili ed ereditarie, il resto lo apprendi, te lo trasmettono la famiglia e la società.

    Esempio. Un mio caro amico fa l’operaio. E’ contento e si trova bene con tutti.
    Un giorno mi ha raccontato che dopo qualche anno a contatto con i colleghi iniziava a considerare normale il modo in cui loro si sfondano di alcol più volte alla settimana, il modo in cui considerano normale guidare ubriachi (sì, ubriachi, non solo fuori dai limiti dell’etilometro), e altre cose a cui non era abituato prima di arrivare lì (e non è un santo, ma se beve dorme da qualcuno). Una di queste cose era che quasi tutti si vantano di come sono superiori alle compagne e qualcuno lascia anche intendere la sua supremazia in casa. Evidentemente non lo considera normale, se è rimasto colpito da questa cosa.

    Si è reso conto che l’unico motivo per cui si era accorto del processo di allineamento ai loro comportamenti e ne aveva preso le distanze era il fatto di avere amici diversi da queste persone, e un certo esempio in casa. Questa è cultura. La natura è nascere uomo o donna, ma non implica nulla, come vedi, dal punto di vista della cattiveria delle persone.

  30. John Remada ha detto:

    Eppure@27 io quei atteggiamenti li seguo,e non sono freddo(cool);la nobiltà del comportamento è estranea al sesso;poi se qualcuno rompe,stai pur certa che non uso mezze misure…per voi questo è più difficile,ma se vi impuntate ci riuscite in altre maniere.

  31. Victor Bergman ha detto:

    @maja

    hai ragione sul sessismo inconsapevole che viene espresso ogniqualvolta si discute di “femminilità” o “mascolinità” di certi comportamenti.

    Mi chiedo se non si stia facendo lo stesso “errore” denunciando la violenza sulle donne come se fosse un tipo di violenza “diverso”.
    Un maschio che maltratta/mena/uccide una femmina è più colpevole di un maschio che maltratta/mena/uccide un altro maschio?
    E una femmina che maltratta/mena/uccide una altra femmina è meno colpevole di un maschio che maltratta/mena/uccide una femmina?

    Si sono inventati il ridicolo termine di “femminicidio” come se fosse qualcosa di diverso dell’omicidio (a qualcuno sembra più “grave”, ma a qualcuno potrebbe suonare anche “meno grave”).
    Ma se è vero com’è vero che maschi e femmine (con tutte le varianti intermedie) abbiamo la stessa dignità, anche la negazione di questa dignità, cioè la violenza, non dovrebbe avere “genere”.

    Detto questo è anche vero che i grandi problemi non si risolvono tutti in una volta, e se è necessario diffondere efficacemente una consapevolezza generale e opportuno procedere a piccoli passi, attaccando una alla volta le molteplici facce dell’indole bestiale che la nostra civiltà ancora tollera. Quindi ha anche senso denunciare un giorno le motivazioni sessiste della violenza, un altro quelle razziali etc…

  32. ikom ha detto:

    E’ una questione di educazione e del contesto culturale in cui uno cresce.

  33. hobo ha detto:

    @victor bergman

    ah beh, tutta la questione della violenza sulle donne e’ stata sequestrata e distorta dal governo di basse intese, che l’ha usata come pretesto per giustificare politiche securitarie e repressive, senza pudore, al punto da inserire nel decreto persino delle norme per il “mantenimento dell’ordine pubblico” in val di susa…

  34. dimaco ha detto:

    Fiora, semplicemente perché non é così che si risolve il problema. intendo giornale dedicate che servono solo a rimpinguare le tasche di qualcuno. cosi come le notizie vengono usate per creare un clamore mediatico. è con questo incentivare e fomentare un odio contro l’uomo in generale.

  35. maja ha detto:

    ma smettila di piagnucolare, dai. da piccolo non ti hanno insegnato che lamentarsi è roba da femminucce?

  36. Tergestin ha detto:

    La violenza sule donne xe una roba grave e seria. E proprio per questo me par strano el concentrarse su Dimaco che disi do’ fanfaronade, sull’operaio che disi che le babe ga solo de cusinar e far pompini, sull’omo del bareto che fis’cia drio la bela mula da imbriago.

    Quei che fa ‘ste robe xe nela vita reale dei vigliacchi ben piu’ subdoli. Gente che al semaforo se un mato piu’ grosso li manda in mona i tasi e i se scusa e dopo a casa parti sberle su molie, fioi e quanto altro.

    Dopo oviamente contesti de poverta’, abrutimento e ignoranza genera sempre robe brute ma quei che mi go incrosado in vita mia che veramente iera stronzi, solitamente iera tipi inseridi socialmente e insospetabili. No el grembano tuto birra, figa e viva l’unione, che magari le spara grosse ma xe el primo a schifar certi comportamenti.

    Ma al giorno d’oggi spiegar certi conceti xe ardua.

  37. capitano ha detto:

    Minimizzare queste cose non combatte, nasconde.

  38. dimaco ha detto:

    maja, forse non hai visto su la 7 un paio di giorni fa un programma. credo fosse linea gialla. una tizia ha detto, praticamente, che sollecito è più colpevole della knox perchè la knox è donna. la stessa ha lasciato intendere che una donna è meno colpevole se uccide un’altra donna.
    non si tratta di piganucolare ma solo di vedere le cose da un’altro punto di vista.
    il femminicidio, correggo, l’omicidio di una donna è una cosa brutta così come lo è quello di un uomo o di un bambino, ma bisogna stare attenti a non creare le condizioni per la creazione di una zona franca nella quale i reati commessi da qualcuno sono valutati in maniera diversa in base al sesso.

  39. michela ha detto:

    naturalmente ognuno la pensa come vuole, e vede nelle opinioni altrui solo l’occasione di interpretare, demolire, travisare e baloccarsi con le parole come meglio crede.
    a parte ciò, leggendo gli ultimi commenti mi trovo d’accordo con capitano e Tergestin: minimizzare non è una buona idea, e la violenza sulle donne è trasversale: ingenuo credere che sia frutto della maleducazione e dell’ignoranza. I tipi “inseridi socialmente e insospettabili” amano trattar male le donne quanto i rozzi di periferia. E sono i peggiori, perchè si sanno nascondere meglio e spesso la stessa donna vittima gli tiene bordone. Detto ciò, preciso (sperando sia superfluo) che NON PENSO che TUTTI i maschi siano così, santo cielo: si sta parlando di quelli che si comportano brutalmente con le donne. Io ho solo detto che, in base alla mia esperienza, lo fanno perchè la cosa gli piace: gli dà soddisfazione, si sentono strapotenti per cinque minuti. E questo è un bisogno viscerale (sempre secondo me), un bisogno comune al manovale come al travet come al dirigente ed all’intellettuale.

  40. hobo ha detto:

    @38

    rileggi quel che hai scritto:

    “credo che è insito nel maschio il piacere di sopraffare, picchiare, annichilire e talvolta ammazzare la femmina.”

    e non piagnucoare dicendo che “sei stata fraintesa”.

  41. dimaco ha detto:

    i commenti non in linea con il minCulPop vengono rimossi?

  42. hobo ha detto:

    Dio bon che lagna dimaco, avrai sbagliato l’indirizzo. Postalo di nuovo e piantala di fare la vittima.

  43. dimaco ha detto:

    sembra che non visualizza i commenti. devo ricaricare la pagina due o tre volte.
    visto l’aria che tira qua dentro quando si parla di certe cose non sarebbe da stupirsene se i commenti vengono cancellati o rimossi.
    a quanto pare essere in disaccordo su qualcosa è un crimine. sia sui cie sia su fantomatiche giornate celebrative di dubbia utilità.

  44. hobo ha detto:

    Dimaco hai sempre potuto scrivere tutte le csgate che volevi e nessuno ti ha mai censurato.

  45. hobo ha detto:

    Dimaco hai sempre potuto scrivere tutte le csgate che volevi e nessuno ti ha mai censurato.

  46. hobo ha detto:

    ma non puoi aspettarti che tutti ti facciano la ola ogni volta che scrivi qualcosa.

  47. chanel slavich ha detto:

    La violenza è il segno dell’impotenza a competere nel rapporti amorosi con altri mezzi come il carisma, il sesso o il denaro.

  48. capitano ha detto:

    #47 perle di saggezza

  49. dimaco ha detto:

    mi scrivo cagade i altri come ti hobo invece scrivi manuali de vita. ma va Tibet. sul serio.

  50. maja ha detto:

    tergestin

    te gavessi dovù provar a esser una muleta de 16 anni e esser l’unica persona con la patata su una coriera cariga de militari, o a farte palpar el cul da semi sconosciuti, oppur a farte rincorer per una stanza de albergo da un bavoso 40 ani più vecio de ti. te assicuro che se te gavessi mai provà sto genere de cocolezi (che noi gavemo sperimentà tute, dala prima ala utima), el fis’cio dell’operaio imbriago e le batude stronze sui pompini no le te pareria cussì innocue come che le te appari dall’alto della tua staza de pugile.

    dimaco

    embè? tutti dicono stronzate, comprese le donne. quando si parla di violenza di genere e di sessismo in generale non si può pensare che una abbia automaticamente ragione solo perché è nata donna (ma nemmeno che abbia automaticamente torto).

  51. michela ha detto:

    @40: non mi pareva di aver piagnucolato, non essendo nelle mie abitudini.
    non mi pareva nemmeno di condividere @28 qualcosa con dimaco, visto che non ho mai parlato di donne che pestano uomini (ho saputo di un solo caso contro i moltissimi all’inverso) ma ora leggendo il commento @43 di dimaco mi trovo perfettamente d’accordo con lui sull’aria che tira qui dentro e sul crimine che si commette se si è in disaccordo su qualcosa. Il colmo è che sono d’accordo su quasi tutto, il problema tragico è quel QUASI. Arrivare a parlare di biglie d’acciaio indirizzate a dimaco mi sembra un filino esagerato, a questo punto mi aspetto che la vecchia della foto ne spedisca una pure a me 🙂

  52. emma peel ha detto:

    @51 Condividi con Dimaco (anche se lui non lo sa) l’idea che gli uomini siano stronzi di natura.

  53. John Remada ha detto:

    Che fine liguaggio miss peel…..certo che alcune di voi è meglio affrontarle decisi,se no si rischia il declassamento…

  54. michela ha detto:

    Grazie del chiarimento, contessa. in effetti la mia opinione sull’umanità in generale non è buona, seppure non arrivo ai livelli di odio generalizzato del signor hobo. cmq ripeto per la seconda volta, che si stava parlando di uomini violenti nei confronti delle donne ed a costoro mi riferivo io. so benissimo che vi sono nature miti e passive anche tra i maschi, uomini buoni d’animo che non torcerebbero un capello a nessuno, sebbene io sospetti che molti uomini (e anche donne)che hanno avuto una lunga vita tranquilla senza esplosioni di violenza, non siano stati sufficientemente stimolati: né abbandoni né tradimenti palesi, per cui l’aggressività è rimasta sempre sopita. Tutto qui. E non c’entrano niente cultura, educazione ed esempi familiari.
    Oso manifestare apertamente questo mio pensiero anche se qui è sconsigliato.
    E rilassatevi un poco, detentori della verità.

  55. hobo ha detto:

    “non arrivo ai livelli di odio generalizzato del signor hobo”

    detto da una che ha spammato per mesi su questo sito bufale razziste, che ha sparato a zero contro i migranti, che qui e altrove ha dato delle puttane ad altre commentatrici, e che qua sopra ha scritto: “è insito nel maschio il piacere di sopraffare, picchiare, annichilire e talvolta ammazzare la femmina”. e che poi ha cercato di aggiustare il tiro mettendo un tacon pezo del buso: ” vi sono nature miti e *passive* anche tra i maschi, uomini buoni d’animo che non torcerebbero un capello a nessuno”. come se i maschi si dividessero in violenti vs amebe.

  56. michela ha detto:

    yawwwwwnnnnn

  57. hobo ha detto:

    @56

    e’ la cosa piu’ sensata che hai scritto da quando hai cominciato a frequentare bora.la

    buona dormita.

  58. Tergestin ha detto:

    @ Maja

    Mi gavaro’ anca una stazza da pugile (cio’ ma come fa a saver la gente che son un bel manzo? No go mai publicado le mie foto qua sora) ma ghe xe stado un tempo in cui no la gavevo. Ne mi ne mia mama.
    Me fermo qua e se te ga un pelin de sgaieza te capira’ che mi chi ghe da’ lignade a donne e bambini go piu’ de un motivo per non amarlo.

    Se dopo vivemo in un contesto de feministe barbute coi forconi e la fionda xe un altro per de manighe…

  59. maja ha detto:

    Ognidun che scrivi su bora ga una sua vita reale fora de qua e anche un storia personale alle spalle. Al di là delle esperienze individuali tue e mie, quel che mi contesto xe el modello culturale imperante in Italia e nel mondo, che saria quel patriarcale. Questo modello te lo pol veder all’opera ogni giorno in decine de robe: in robe gravissime, come che xe le lignade a moglie e fioi, e in robe meno gravi, come che xe le palpade sul cul non richieste e non gradite. Focalizzarse solo sule lignade e lassar perder tuto el resto, vol dir fornirghe un alibi comodo a tuti quei omini (e a tute quele donne) che continua a perpetrar la cultura patriarcale sentendose co la coscienza a posto solo perchè i primi no dà lignade e le seconde no le ciapa. E no sta pensar che sto modello xe una fregatura solo per le babe, che le se vedi costrette sempre nei stessi ruoli de angelo del focolare e/o vittima indifesa e incapace. Xe una fregatura anche per i mas’ci, perchè anche a voi ve assegna dei ruoli ben precisi: xe quel che porta i imprenditori a suicidarse perchè no i xe più in grado de assolver al proprio ruolo de capofamiglia che devi soddisfar i bisogni de moglie e fioi e xe anche quel che porta certi muleti mas’ci a farse un fisico potente per esser in grado de proteger mama e sorele dale lignade del papà, quando che inveze anche lori xe solo che fioluzi e i gavessi bisogno de esser proteti al pari dele femine dela famiglia. Non vado oltre per rispeto dela sfera privata e dela sofferenza atrui.

    Su questi argomenti noi due se gavemo za sbarufà e te sa benissimo come che la penso. Darme dela feminista barbuta co la fionda no te fa onor, per cui meto ai atti che son una donna normalissima che se depila le gambe e qualche volta se metti anche i tacchi.

    P.S. Che te ga una staza da pugile lo so perchè te lo ga scrito ti e mi in genere go bona memoria.

  60. Tergestin ha detto:

    @ Maja

    La question dela feminista barbuta la go tirada fora per alegerir, per no carigar tropo un tema che forse per piu’ de qualchedun qua dentro xe pesante e porta a bruti ricordi. Ghe lo disevo anca ala mia ex che iera una feminista inteletuale con zento lauree, de quele che te porta a veder la corazzata Potemkin mentre te volessi vardarte un cinepaneton sul divano con la Lasko.

    Voio dir, ciaparse sempre tropo sul serio a prescinder fa mal. Mi son el primo a no farlo, ma bof, ognidun la pensa come vol.

    Podemo sbarufar sui toni, ma penso che sula sostanza te ga capido come la penso. Forsi in modo piu’ rozzo del tuo, ma ugualmente contrario e determinatamente contrario verso certi atti. Spero che almeno questo sia chiaro.

  61. dimaco ha detto:

    Maya, mi sembri una protagonista del libro ” assetate”.
    usi un gergo da femminista anni 60. un femminismo creato a tavolino da una semplice ricerca di mercato. non un femminismo improntato alla partita dei diritti ma improntato a uno scontro sociale tra uomo e donna. e questo solo perché il mercato femminile produce 100 miliardi di dollari all’anno. il 45pc in piu di hello machine.

  62. spartacus ha detto:

    Nessuna violenza fisica è mai giustificata e @Maya ha ragione nel #59. Ma non dimentichiamo la violenza psicologica. In questa sono le donne a eccellere. Guerre emotive scatenate per buttarlo fuori di casa e poi prendersi l’amante, per distruggere lui economicamente e affettivamente sottraendogli l’affetto dei figli. Il tutto favorito dal tipo di leggi oggi in vigore su matrimonio e divorzio. E’ un discorso in più da togliere dall’ombra. Non una giustificazione per la violenza fisica.

  63. Jasna ha detto:

    @61 “Maya”
    Meno male che sei sloveno, certe napake non le faccio neanche io che sono italiana

  64. hobo ha detto:

    @dimaco ecco, vedi? hai scritto un’altra cagata e nessuno ti ha censurato.

  65. maja ha detto:

    spartacus

    sempre di modello patriarcale si tratta: l’uomo lavora e mantiene la famiglia e la donna si prende cura della casa e dei figli. vale anche per le coppie divorziate e in questo contesto è spesso il padre a farne le spese.
    l’ho pur detto che è un modello che frega anche gli uomini, o no?

    dimaco

    con te non perdo tempo, perché stai inanellando puttanate una dopo l’altra. ti dico solo questo: femminismo creato a tavolino un cazzo! sono una precaria con tre figli, cessi da pulire e conti da pagare, quindi so benissimo di cosa parlo, razza di tandul che non sei altro.

  66. emma peel ha detto:

    quoto maja

  67. Fiora ha detto:

    @65
    e quando la sostanza è di gran lunga prioritaria rispetto alla forma, pure io ti quoto.
    Quanno ce vo’ ce vo’, Maya!

  68. Fiora ha detto:

    ..sbagliando il nick ,ma di cuore, MAJA!

  69. dimaco ha detto:

    vedi Maja non accetti un altro punto di vista. vale la tua visione (ovviamente patriarcale) della società. Dai un occhiata per vedere chi sono gli sponsor del femminismo attivista. sicuramente non le industrie di viti o cazzuole ma di cosmetici e affini. il femminismo non contemplala prole maschile.
    pensa che in Svezia si sono talmente rotti le palle delle femministe che non le hanno piu votate. dopo 30 anni sono fuori dal parlamento svedese. e non ci torneranno. e si che la Svezia era un baluardo
    femminismo.
    io non ho mai scritto che la violenza è giusta ma solo che sono contrario alla

  70. dimaco ha detto:

    vedi Maja non accetti un altro punto di vista. vale la tua visione (ovviamente patriarcale) della società. Dai un occhiata per vedere chi sono gli sponsor del femminismo attivista. sicuramente non le industrie di viti o cazzuole ma di cosmetici e affini. il femminismo non contemplala prole maschile.
    pensa che in Svezia si sono talmente rotti le palle delle femministe che non le hanno piu votate. dopo 30 anni sono fuori dal parlamento svedese. e non ci torneranno. e si che la Svezia era un baluardo
    femminismo.
    io non ho mai scritto che la violenza è giusta ma solo che sono contrario alla speculazione che viene fatta contro l’uomo.
    sono anche convinto che spartacus abbia ragione. ma di ciò Monfalcone si deve parlare. il fatto è che.non sappiamo cosa scatta nella testa di una persona. per giungere a un epilogo come quelli di cui si parla.

  71. dimaco ha detto:

    non è no Monfalcone. prima che “oceano di saggezza” hobo si faccia vivo per correggere.

  72. maja ha detto:

    “vedi Maja non accetti un altro punto di vista. vale la tua visione (ovviamente patriarcale) della società.”

    dopo quel che ho scritto, la tua conclusione è che ho una visione patriarcale della società?

    hm, fammici pensare… non so come dirtelo senza ferirti nella tua autostima. lo farò nel mio solito stile poco femminile: per l’ennesima volta non hai capito un klinc, dimaco, ma proprio pol kurca nič.

    ti lascio alle tue paturnie, ché non ho voglia di stare dietro a idiozie di questo calibro.

  73. capitano ha detto:

    Concordo con maja ma la parte della fregadura pei mas’ci no la go capida e se la go capida no me convinci.
    No me par sia mai una fregadura pei mas’ci. L’imprenditor se maza per colpa de altri modei, correladi sì a quel patriarcal (l’omo de sucesso, come la baba de successo) ma che riguarda la sfera dell’economia moderna.
    Credo che il model patriarcal a cui te fa riferimento sia de derivazion più antica.

  74. maja ha detto:

    Sto parlando delle aspettative che si hanno nei confronti dell’uno e dell’altro genere. Se dalla donna ci si aspetta che stia al suo posto, si prenda cura dei propri famigliari e anteponga sempre i bisogni degli altri ai propri, dall’uomo (anche e soprattutto da quello non violento) ci si aspetta che soddisfi i bisogni materiali e spirituali della propria donna e dei figli, mantenendoli in larga parte se non esclusivamente, proteggendoli dalle avversità della vita e assumendo su di sé il ruolo di colonna portante della famiglia. In questo senso il modello patriarcale è una fregatura anche per gli uomini: perché ci si aspetta che siano forti in ogni occasione, che non mostrino mai segni di cedimento, debolezza o vulnerabilità, che siano sempre all’altezza della situazione. Boys don’t cry, ricordi?

  75. hobo ha detto:

    @capitano non centra il successo, c’entra l’idea molto antica, patriarcale appunto, che sia l’uomo a dover procurare il sostentamento alla donna (e alla prole) mentre alla donna tocchino i ruoli di cura all’interno della casa. questa idea, nonostante i mille rivolgimenti a partire dalla rivoluzione industriale in poi, e’ ancora molto radicata, proprio a livello di archetipo. pensa solo alla formula “come il buon padre di famiglia” che compare nel codice di diritto civile. le leggi che in caso di divorzio attribuiscono generalmente alla moglie l’accudimento dei figli e al marito il sostentamento di tutti, sono il prodotto della stessa mentalita’ patriarcale, solo che in questo caso si ritorcono contro l’uomo. ma piu’ in generale questa cultura patriarcale si ritorce contro l’uomo ogni volta che l’uomo, per scelta o per le circostanze della vita, non aderisce al modello che gli viene imposto. l’esempio dell’imprenditore, ma anche dell’operaio che si suicida perche’ perde l’azienda o il lavoro, dipende piu’ da questo meccanismo psicologico che dai problemi economici. ci sono casi (ne conosco personalmente) di uomini che cadono in depressione dopo aver perso il lavoro anche se non hanno problemi economici, perche’ la moglie ha una buona paga.

  76. maja ha detto:

    (Ovviamente il mio ultimo commento si riferisce a persone normali e oneste, dotate di un IQ nella media, non a quaquaraquà vigliacchi e scemi.)

  77. Fiora ha detto:

    @74
    “dalla donna ci si aspetta… e dall’uomo ci si aspetta…”
    e quand’anche? mica male in fondo ad averle aspettative che in ambito paritario diversifichino i generi, quando da tali aspettative sia lecito ed ammissibile derogare e le variabili siano contemplate.
    E oltretutto mi pare che il discorso con la violenza ci azzecchi come il cavolo a merenda.

  78. hobo ha detto:

    @capitano aggiungo una cosa che riguarda la sfera dell’economia. in tempi di crisi e di tagli al welfare, la vecchia cultura patriarcale torna molto utile al capitale e ai politici che lo rappresentano nelle istituzioni, perche’ permette di scaricare sulle famiglie (e quindi soprattutto sulle donne) il peso dell’austerity.

  79. maja ha detto:

    fiora

    ti ho detto chiaro e tondo già al 27 che secondo me anche tu fai discorsi sessisti.
    il senso di quello che volevo dire si capisce bene anche dai successivi commenti di hobo. sei libera di non essere d’accordo, ma io continuo a pensare che la cultura patriarcale si declini in tanti modi, che sopra ho cercato di spiegare, e che sia stata introiettata anche da moltissime donne (inclusa la sottoscritta). a te tutto sommato sembra non dispiacere, se escludiamo i casi gravi si prevaricazione e violenza, ma forse potresti chiedere a qualche uomo se anche lui talvolta si rompe di dover sempre fare l’uomotuttodunpezzo, proprio come tu suppongo ti rompa di spolverare.

  80. maja ha detto:

    per capirci meglio.
    gli accordi privati tra persone adulte sono una cosa, tutt’altra cosa invece sono le aspettative di una intera società che ci impone di non derogare mai dai compiti e dai ruoli che secondo questo modello culturale ci vengono assegnati.
    per citarmi da sola e per fugare ogni dubbio: a me queste imposizioni fanno cagare.

  81. dimaco ha detto:

    va benissimo maja. la pensi così. io in maniera diversa. per me la donna ha un ruolo nella vita famigliare. ed è quello in vigore dalla notte dei tempi. quello che tu tanto odi e che ha permesso alla civiltà di sopravvivere. la società sta letteralmente implodendo grazie al femminismo, alla mancanza di regole. Questo ci vuole: regole.
    Lo so non ti piacciono. Alcune nemmeno a me. Ma che vuoi farci?
    Mi spiace chetusia precaria con tre bambini. ma non è colpa mia e nemmeno di una società patriarcale e maschilista che esiste solo per te. io non ci posso fare nulla.

  82. Fiora ha detto:

    @ Maja
    “ma forse potresti chiedere a qualche uomo se anche lui talvolta si rompe di dover sempre fare l’uomotuttodunpezzo, proprio come tu suppongo ti rompa di spolverare.”

    Posto che la felicità e perfezione non sono di questo mondo, mentre il rompersi è una costante e che ho parlato di variabili sempre
    ammesse,anzi contemplate, passato il momento del puntiglio femminista, sacrosanto per quel tempo, io trovo rassicurante per donne e uomini perseguire un modello esistenziale codificato nei secoli, beninteso riveduto e corretto, accettato perché conforme alle proprie inclinazioni e non perché imposto, magari per così dire “lubrificato” (limitatamente ai rapporti uomo -donna. Mi guarderei bene dal prendere sottogamba problemi lavorativi,eh!?) da un minimo di umorismo che non guasta mai.
    TASSATIVAMENTE AL NETTO DI VIOLENZA, tanto per restare sul pezzo!

  83. Fiora ha detto:

    @82
    “lubrificato” limitatamente ai rapporti uomo-donna”
    Mammmamia cosa ho scritto!Da sprofondare! del tutto involontaria…e mi è venuta abbastanza buona 😀

  84. Fiora ha detto:

    …e se sottolineare anzi addirittura rivendicare differenze di genere in un ambito PARITARIO è fare discorsi sessisti, io mi tengo serenamente l'”accusa”.

  85. maja ha detto:

    capisco. la società patriarcale e maschilista non esiste, me la sono inventata io perché mi sento frustrata a dover seguire tre figli senza un lavoro stabile. a posto semo.

    senti, dimaco, se come dici tu il ruolo della donna all’interno della famiglia è allevare i figli e prendersi cura della casa, ne consegue che qualcun altro deve provvedere al sostentamento di tutti. se così è, non capisco perché poi ti lamenti se in sede di divorzio i giudici decidono che i ruoli devono rimanere gli stessi, assegnando alla moglie la casa e i figli e imponendo al marito di passare un congruo assegno. se è così dalla notte dei tempi, perché cambiare?

    fiora

    come dicevo sopra, tu parli di accordi privati, che vanno benissimo. ci mancherebbe che le persone non fossero libere di decidere *insieme* come vivere la propria vita e gestire la propria famiglia.

  86. dimaco ha detto:

    una donna che vuole separarsi per perseguire una sua ipotetica libertà non ha da pretendere assolutamente nulla dal marito. prende le sue cose, esce dalla porta e si arrangia senza i soldi o la casa del marito. si chiama pari opportunità.
    il mantenimento é una cosa creata nel 1863(fonte:avvocato che si occupa di separazioni) ed era a esclusivo appannaggio delle mogli lasciate dal coniuge. e non funzionava al contrario. questo per tutelare le donne che all’ epoca non lavoravano e che facevano parte di uno stato sociale superiore.

  87. hobo ha detto:

    il commento #86 va letto insieme al #81. il combinato dei due porta alla seguente conclusione:

    “le donne devono stare a casa a cucinare, fare il bucato, allevare i figli e ogni tanto allargare le gambe, in cambio di vitto e alloggio. se questo non gli va bene, prendano la porta e se ne vadano senza pretendere niente.”

    visto cosi’, il matrimonio e’ un contratto di lavoro in cui il marito e’ il datore di lavoro e la moglie e’ una lavoratrice dipendente. in ogni contratto di lavoro decente pero’ il dipendente ha diritto ai contributi previdenziali, e quando si licenzia ha diritto a una liquidazione. il discorso di dimaco quindi e’ un discorso padronale, alla marchionne.

  88. dimaco ha detto:

    hobo io ho solo detto che se una si separa non ha nulla da pretendere.
    vuole la libertà? bene se la prenda ma non rompa con mantenimento, casa e tutto il resto. se non le sta bene il marito, devono nemmeno andarle andarle bene i soldi del marito.

  89. dimaco ha detto:

    non devono, T9 femminista mi boicotta.

  90. hobo ha detto:

    il giochetto non funziona, dimaco. il #86 va letto insieme al #81.

  91. maja ha detto:

    dimaco il discolo
    14 maggio 2012, 10:13

    Lo fazemo tuti tergestin, ma no xe un fato de limiti ma un fato de situazioni. no ste rider deso: una volta ghe go di a mia moglie che la xe una baba e il suo posto xe in cusina. eco, me ga tira un piato che me ga mana per pochi cm. no go mai dito più una roba cusi. ma xe le situazioni he te porta a dir robe simili a mente freda no te le disi.

  92. maja ha detto:

    sei sempre con la mente calda quando scrivi di questi argomenti su bora, uh? qual è il problema? troppo sangue al cervello?

  93. emma peel ha detto:

    @dimaco Le cose che scrivi, anche se non te ne rendi conto, confermano quello che ha detto maja.

  94. emma peel ha detto:

    #dimaco poi per carità, sono sicura che tu come individuo non sei un violento. Ma una società in cui i rapporti tra i generi si basano sui presupposti che tu hai esposto, è essenzialmente violenta.

  95. dimaco ha detto:

    io dico ciò che penso.

  96. dimaco ha detto:

    o dovrei fare finta di pensarla in maniera diversa solo per far piacere qualcuno o fare bella figura? non esiste.

  97. Fiora ha detto:

    …sta fissa del’assegno alimentare… non è mica poi così automatico, Dimaco.
    Se una ha di che mantenersi non le spetta mica o in minima parte tanto per equiparare il tenore di vita.
    se poi la separazione è con addebito alla “lei”, non le spetta quasi mai anche a prescindere dall’imponibile.
    il capitolo figli, affido condiviso o esclusivo assegno di mantenimento dei medesimi con assegnazione della casa al genitore preminentemente affidatario,di norma la madre ecc. ecc. è questa la summa delle
    variabili ma ci porterebbe a sconfinare dal tema della violenza contro le donne e ( importantissimo per me!)della violenza tout court … più di quanto non si sia già fatto.
    Ah, Dimaco. In difetto di accordi consensuali, i giudici che decidono di assegni e assegnazioni, di norma mica sono donne no?! 😉

  98. Fiora ha detto:

    Anche a me il termine femminicidio suona sgradevole e personalmente lo evito a pro di sinonimi,quando possibile …e non sempre lo è.
    Se purtroppo si è dovuti ricorrere a questo neologismo per designare un delitto con precise caratteristiche è per meglio inquadrarlo e così circoscrivendolo,trovare strumenti di prevenzione e deterrenti efficaci.
    Quando auspicabilmente la casistica specifica di un reato così odioso si sarà drasticamente ridotta, il ricorso ad un termine altrettanto odioso diventerà superfluo

  99. maja ha detto:

    dimaco

    tu puoi pensarla come vuoi. il problema è che pensi tutto e il contrario di tutto e non trai le conseguenze dei tuoi ragionamenti.

    (la legge tutela il coniuge più debole. se guadagna di più la donna, deve provvedere lei in misura maggiore al mantenimento dei figli ed eventualmente dell’ex marito casalingo o sottoccupato.)

  100. Fiora ha detto:

    @99
    …Vero! e tra le donne di spettacolo nostrane ce n’è più d’una che per essersi sposata il toy boy in sede di separazione se l’è ritrovato sul gobbo.
    il gossip non è mica avulso dal dura lex sed lex 😉

  101. Jack Torrance ha detto:

    @93

    Wendy, forse è bene che tu sappia che quando vieni da queste parti mi interrompi. Mi fai perdere la concentrazione. Mi distrai, capisci? E mi ci vuole un casino di tempo prima che io riesca a ritrovare il filo!

  102. Fiora ha detto:

    @Dimaco
    l’art 156 del codice civile sul diritto all’assegno di mantenimento nel caso di una separazione con addebito ad un solo coniuge, non è né femminista né maschilista.
    Quindi nella sceneggiata con tanto di malafemmina, il personaggio “cornuto e mazziato” che spesso ipotizzi, ci pensa la legge a tutelarlo.

  103. valentina ha detto:

    è ingiusto come funziona adesso l’assegno..se una divorzia dal riccone fa la mantenuta per tutta la vita senza lavorare..se divorzia dal poveraccio se la passa male pur lavorando..i politici e le donne in politica hanno fatto leggi che incentivano a diventare gold digger e allo stesso tempo fanno discorsoni moralisti sull’amore puro..un’amica di mia mamma si è divorziata giovane da uno coi soldi..mantenuta alla grande tutta la vita dall’ex marito senza fare un tubo..e poi al mare fa i discorsoni contro le olgettine..secondo me è lei l’olgettona al cubo..ogni divorziato che lavora dovrebbe dare secondo le sue possibilità allo stato..e ricevere dallo stato un assegno di disoccupazione se non trova lavoro..e quelle che sono in età di lavoro dovrebbero lavorare come tutte le altre..non vivere alla grande coi soldi del marito..mai sentito le donne in politica parlar qualcosa di questa ingiustizia

  104. Jasna ha detto:

    @102 L’assegno se lo merita anche la vedrana come me, non solo la divorziata, in caso di disoccupazione. Vero? 🙂

  105. emma peel ha detto:

    @valentina

    “e quelle che sono in età di lavoro dovrebbero lavorare come tutte le altre..non vivere alla grande coi soldi del marito”

    Giusto, in astratto. Ma con una disoccupazione (soprattutto femminile) a livelli altissimi, e con un mercato del lavoro in cui la precarietà è la norma, e la corsa al ribasso sui salari è perseguita in modo scientifico dall’ elite politica-confindustriale, con la complicità di sindacati bolsi e compromessi con la controparte, questo discorso sembra avere come target più una boghesia medio-alta, che la moltitudine dei lavoratori e delle lavoratrici.

    p.s. Va da sè (ma mon è il tuo caso) che se l’idea di fondo poi è quella espressa da Dimaco, e cioè che le donne devono stare a casa a cucinare, questo discorso diventa semplicemente ricattatorio.

  106. dimaco ha detto:

    Fiora mi spiace ma nella maggior parte dei casi i giudici danno ragione alla donna. anche se è lei ad aver sfasciato la famiglia. il marito perde sempre. se la donna è disoccupata deve provvedere a lei finché non trova lavoro. la casa coniugale anche salvo diversi accordi
    la cassazione ha decretato che il marito deve continuare a versare il mantenimento anche nel caso che la moglie abbia un nuovo compagnocCompagno con il quale convive e ha un reddito.
    stesso discorso per la casa coniugale assegnata alla moglie. la casa resta a lei anche se si trasferisce in altro paese o regione. e questo anche se i figli sono adulti e vivono per conto loro. solo se si risposa cessano gli alimenti. ma chi gliel’ha faremo. per poter cambiAre la cosaci vogliono soldi e avvocati.
    anche la famosa valigia davanti alla porta, azione molto in stile usata dalle donne, e penalmente perseguibile e sanzionata. oltre il fatto che porta a un risarcimento danni cospicuo a chi é stato buttato fuori di casa. solo il giudice può decidere l’allontanamento di un individuo. e solo per cause gravi. e l’amante non è una di queste. sorvolo sulle false denunce nei confronti di ex mariti e sulle tattiche adottate dagli avvocati delle donne in sede di separazione.
    ultimamente viene usato un trucchetto:
    se un marito è disoccupato e la moglie si fa l’amante è perché cerca una vita migliore
    se la ora troppo cerca un altro perché trascurata.
    alla finta pagare

  107. dimaco ha detto:

    a llea fine a pagare è sempre il marito. io ho un caro amico che é avvocato a Roma. e ogni tanto mi racconta quello che succede. certe si fanno pestare dal fratello o da qualche amica e poi denunciano che é stato il marito. e tutto per potergli portare via tutto. e in linea di massima sono donne giovani sposate non più di un paio di anni. e tutte con l’amichettol’amichettosono cose che fanno inkazzare. e di brutto.

  108. emma.peel ha detto:

    @jack torrance #101

    something made dimaco a dull boy 😉

  109. emma peel ha detto:

    @ jack torrance #101

    something made dimaco a dull boy 😉

  110. Jack Torrance ha detto:

    @109 @110 Leggo questo post gemellare come un invito a giocare con le gemelle Grady…

    …per sempre…

  111. John Remada ha detto:

    E non le Kessler? La notte è piccola per noi,troppo piccolina…. Quindi non c’era pericolo di violenze notturne.

  112. Jack Torrance ha detto:

    @112
    Sei più inquietante della camera 237

  113. emma peel ha detto:

    @113 no dai, mi sembra più un tipo da “mamma ho perso l’aereo”

    http://youtu.be/S7tE1SpXT74

  114. Jack Torrance ha detto:

    @114
    Quando hai scritto Mamma ho perso l’aereo pensavo più tipo “Fuller, vacci piano con la Pepsi”

    http://2.bp.blogspot.com/_qcdRTv1aYeA/TLux84FHzUI/AAAAAAAAApI/8dRJ63BAD7s/s1600/fuller_wets_the_bed.JPG

  115. John Remada ha detto:

    Non raccolgo boys….a me piacciono i veri western all’italiana e altri in tema noir;per il resto non apro mai link,non mi interessano,come non mi interessate voi del resto;dialogo chiuso,Kessler in archivio.

  116. Jack Torrence ha detto:

    @116
    Me raccomando keep your hand on your gun, don’t you trust anyone, non si sa mai che qualcosa impari.

  117. aldo ha detto:

    Alle guerre tra ruoli di marito e ruoli di moglie, ruoli di ex marito e ruoli di ex moglie, si pone fine con l’abolizione del matrimonio di stato e del suo codazzo di leggi e tribunali a regolamentare dall’alto le vite delle persone e di avvocati a fare da mercenari nelle guerre a colpi di codice.
    Restano due liberi esseri umani, ovviamente anche con le liti che ci possono essere tra due esseri umani. Chi vuole si fa i matrimoni religiosi. Chi vuole gli accordi civili concordando diritti e doveri. Chi vuole convive e basta. Ma l’apparato politico-burocratico-giudiziario-professionale non ci pensa nemmeno a rinunciare al potere che esercita attualmente sulla vita personale della grandissima parte dei cittadini.
    Secondo me la destatalizzazione del matrimonio diminuirebbe di molto anche il carico di violenza – fisica e psicologica – causato dalla paura di veder compromesso un proprio ruolo socialalmente codificato da leggi e tribunali.

  118. Paolo Stanese ha detto:

    Wow. Quasi 120 commenti. Vi dico solo questo… Rinarrate sta per tornare!

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