3 Febbraio 2014

I Lussini adesso “parlano” russo

di Mariano L.Cherubini

I riflettori in questo momento nei Lussini sono puntati sui russi, che sono diventati i proprietari di maggioranza della locale ditta Jadranka, la “regina” dell’economia isolana. La ditta Promsvyaz dei fratelli Aleksej e Dimitrij Ananijev (“pesanti” 3,5 miliardi di dollari) ha rilevato il 50,18 per cento del pacchetto azionario del gigante turistico lussignano Jadranka. Secondo fonti di stampa, dietro a questo eccezionale business ci sarebbe un imprenditore croato 67.enne, Mihajlo Perenčević, magnate del petrolio, di cui si dice che sia uno dei più ricchi croati al mondo, amico di Vladimir Putin. Nel 2010 è stato insignito dal presidente Dimitrij Medvedev dell’Ordine dell’Amicizia, per aver contribuito allo sviluppo dell’economia russa.

Perenčević è attaccatissimo a questa isola quarnerina; già da piccolo trascorreva le vacanze con i genitori a Lussinpiccolo, dove essi avevano un villino di trenta metri quadrati. Ora possiede a Cigale una villa da mille e una notte, chiamata “Saborka”, circondata da un grande terreno. In questa villa soggiornavano d’estate all’epoca della Jugoslavia i delegati dell’Assemblea di Belgrado. A Lussinpiccolo si vocifera che Perenčević abbia in programma grandi progetti per l’isola, dove intenderebbe stabilirsi definitivamente dopo il suo pensionamento. Schivo nei rapporti con il prossimo, viene descritto come un tipo semplice, che ama girare in motorino a Zagabria, dove possiede una lussuosa villa nella zona di Tuškanac. Anche i suoi familiari vantano splendide costruzioni nella capitale.

Perenčević qualche giorno fa assieme al direttore generale della lussignana ditta Jadranka, Sanjin Šolić, ha presentato il progetto relativo alla costruzione di un campo di golf con strutture contigue nell’area meridionale di Cherso, a Punta Croce. Un complesso di 318 ettari che vedrebbe la Jadranka investire sui 50 milioni di euro. Il lotto è di proprietà della Diocesi di Veglia, che lo darà in concessione per 50 anni. Da quanto è dato sapere, le aziende di Perenčević hanno realizzato un segmento di oleodotto in Siberia lungo 2.700 chilometri. L’oleodotto Siberia occidentale – Oceano Pacifico è lungo complessivamente 4.740 chilometri, con una movimentazione annua pari 15 milioni di tonnellate per un costo di 11 miliardi di dollari. Una delle aziende appaltatrici è la Večesstroy della quale Mihajlo Perenčević è proprietario. E, per concludere, la sua consorte Sonja ha invece due ristoranti di fama a Beverly Hills, il Dan Tana’s, costato sei milioni di dollari, e il Doma.

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4 commenti a I Lussini adesso “parlano” russo

  1. Andrea C. ha detto:

    Nooo!!
    anche questa…punta croce, ultimo angolo di paradiso rimasto trasformato in parco divertimenti….un disastro unico…
    Speravo che i croati guardando alla catstrofe italiana imparassero il rispetto ambientale e invece sembra abbiano imparato solo a violentare la natura…

  2. Pier Alberto Possati ha detto:

    Se Punta Croce avesse un nuovo campo da golf, con annesso piccoli bungalow ed altri servizi sportivi nel verde , come è stato fatto a Punta Ala ( Toscana ), la natura non sarebbe violentata più di tanto , anche perchè la grande estensione dello stesso campo da golf frenerebbe naturalmente le colate di cemento .
    L’importante è che nel progetto non siano
    previsti anche mega hotel per i turisti russi con conto economico elevato , che quando vanno , ad esempio, a Rimini e Riccione con il volo diretto da Mosca vogliono soggiornare solo in hotel da **** o ***** stelle.
    Questo sarebbe la rovina di Punta Croce .

  3. dimaco ha detto:

    andrea, i ga imparado ben guardando al italia. e non solo per quel che rigarda la natura.

  4. sandro gombac ha detto:

    Se disi lussiniani no lussini.

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