25 Gennaio 2014

Vigili Urbani di Trieste. Un corso per usare lo spray. Da vigili a polizia.

Nota: per un errore l’articolo è stato pubblicato incompleto, ora pubblicato integralmente.

“Convenzione tra il Comune di Trieste e la Regione Friuli Venezia Giulia per l’addestramento all’uso dello spray al capsicum a favore del personale di Polizia locale che opera nella Regione Friuli Venezia Giulia.”
Ossia il comune, rimborsato dalla regione, spenderà 14.472 euro per insegnare a tutti i suoi vigili ad utilizzare lo spray al capsicum, volgarmente peperoncino. Al costo orario che viene stimato, 45 euro all’ora più contributi previdenziali, sono 240 ore di formazione. Il corso durerà sei ore per cui 40 gruppi di vigili verranno formati su “caratteristiche dello spray e modalità di utilizzo” e “nozioni di primo soccorso in caso di improprio utilizzo e assistenza ai soggetti colpiti”.
Viene da chiedersi se sei ore siano proprio necessarie per imparare l’uso di un aggeggio in libera vendita, ai maggiori di 16 anni, con allegato un foglietto di istruzioni.

Lo spray al peperoncino è già in uso presso la polizia locale di Trieste, con molte perplessità tra i vigili, anche perché non è a getto diretto ma a nebulizzazione, cosicché basta un colpo di vento per trovarsi “delinquente”, vigile e collega tutti al peperoncino.

La tradizione da vigili urbani a polizia locale non è solo semantica, ma è stato un cambio di registro che ha avuto in regione la svolta con l’assessore Seganti ed a Trieste con l’assessore di radici missine Sluga, vigile urbano. L’intenzione era a Trieste quella di armare con pistole i vigili, progetto che ha trovato opposizione nel sindacato interno e che è stato stoppato dalla giunta Cosolini.

Restano in eredità gli spray e i manganelli. Il manganello poi è del tutto inutile ed è causa solo di mal di schiena per i vigili. Infatti non è come si pensa in cuoio, ma è un bastone allungabile in metallo. Ne consegue che può far molto male ed il vigile può utilizzarlo allora solo in presenza, ad esempio di un’arma bianca, altrimenti deve rimanere nel fodero.

Un’altra eredità della “militarizzazione” dei vigili è il nucleo di polizia giudiziaria, fortemente voluto da Sluga e sul quale o stesso esercita ancora qualche, sebbene non ufficiale, influenza essendoci degli uomini che ha messo lui. Pochi sanno ad esempio che presso la sede di Viale Miramare esiste anche una struttura, utilizzata anche da magistrati, per le intercettazioni telefoniche, e che spesso la squadra effettua vere e proprie indagini.
C’è un rapporto stretto, di riconoscenza tra Sluga ed Abbate, il primo è l’assessore che lo ha chiamato a Trieste a comandare il vigili. La carriera di Abbate è particolare, da direttore commerciale di società di banca diventa di colpo vicecomandante dei vigili di una grande città, Verona e subito dopo comandante. E’ rara una carriera simile, ma la giunta di destra a Verona lo chiama all’incarico. Quando dopo dieci anni la giunta cambia colore viene rimosso e chiamato dalla giunta di destra di Trieste, appunto da Sluga.

Torniamo però ai corsi. Dall’assessore Seganti in poi la regione stanzia diverse centinaia di migliaia di Euro, circa trecentomila ad esempio nel 2012, per la formazione della polizia locale.
La cosa particolare è che si tratta di una partita di giro, ossa i vengono organizzati dai comuni e pagati dalla regione. Molti dei corsi però sono effettuati, ad esempio, da ufficiali dei vigili del comune. Ad esempio il dottor Abbate che percepisce uno stipendio di 130.000 queo lordi all’incirca “arrotonda” con corsi a vigili dei comuni pagato dalla regione. Nel triennio 2010-2012 ad esempio sono stati diecimila euro. Così altri suoi colleghi, quasi una spartizione dei corsi. Viene da chiedersi se dei vigili non posano formare dei vigili all’interno delle attività per le quali sono pagati. Speriamo che in qui giorni, almeno, prenda ferie.

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38 commenti a Vigili Urbani di Trieste. Un corso per usare lo spray. Da vigili a polizia.

  1. Fiora ha detto:

    come cambia la mentalità…
    non troppi anni fa una conoscente che ne aveva fatto uso per difendersi da reiterate avances troppo insistenti si è beccata una querela e 500€ di danni allo spasimante riciclatosi là per là in parte civile 🙁

  2. novità? ha detto:

    ..copa la vecia col flit!

  3. ufo ha detto:

    Secondo mi i ghe insenia a diseniar sul muri l’alabarda bela drita e coi brazi uguali – no xe facile come che sembra.

  4. michela ha detto:

    che pagliacciata
    ricordo tanti anni fa, una giovane signora molestata per strada colpì il molestatore con quel che aveva sottomano: la borsa della spesa, dove c’era una bottiglia che gli ruppe la mandibola. Cosa che la fece passare IMMEDIATAMENTE dalla parte del torto, obbligandola anche a pagargli i denti nuovi ecc. Se la signora avesse avuto uno spray al peperoncino, tutto questo guaio non sarebbe capitato….né a lei né al deficiente. Ma era proibito….

  5. giorgio (no events) ha detto:

    Lo spray urticante non serviva e non serve, ma, visto che i vigili dovrebbero o potrebbero usarlo, io credo opportuno che siano informati sull’uso, ma soprattutto sulle conseguenze e sull’assistenza ai soggetti colpiti.

  6. Fiora ha detto:

    @4
    …infatti Giorgio, proprio per l’uso improprio del “dissuasore”al peperoncino allora proibito, la molestata è passata dalla parte del torto e si è beccata500 € di sanzione

  7. ufo ha detto:

    No me par giusto che la guardie del radicio le vadi in giro con sostanze chimiche no solo pericolose, ma anca contaminanti. Meti caso che un gabi el suo bel ortisel de radicio curado con amor, e pasi un tubo e per un motivo o per l’altro el decidi de spruzar sta roba foresta e el vento te lo porta sul tuo teren? Se pol ancora vender el radicio come bio-natural anca se el te fa pianzer? E se vien l?usl in tutine de carta bianca e te dichiara l’ortisel contaminado?

    Cossa desso tuti sti ordegni moderni, mi digo che i dovessi usar qualcossa de più tradizional e patoco: l’alabarda. Che xe una figada, se ghe pensè:
    – no inquina
    – no lassa residui tossiconocivi
    – no finissi mai el caricator
    – xe sicura per che che xe vizin (nissun xe mai stà colpido de un alabarda vagante)
    – dopo diese ani a zero manutenzion funzia come nova
    – no la fa casin, per uso noturno
    – in caso de depresion xe praticamente imposibile suicidarse con un alabarda
    – xe facile contarle e veder se manca una in arsenal
    – se pol farle produr de artigiani locali senza mandar soldi fora
    – co te ga de smaltirle i te le ciol come ferovecio inveze de farte pagar lo smaltimento;
    – tubi con alabarda fa contenti i turisti (gave mai visto turisti meterse in fila per una foto con un Bombolettiere in alta uniforme?)
    e, per ultimo, esisti anca el model ‘alabarda spaziale’, che pol far comodo prosimo giro che i mati viola la sovranità del spazio aereo del TLT. Costa un poco de più del model base, ma sempre meno de un F-35.

  8. Fulvio Rogantin ha detto:

    Scusate ma l’articolo è stato pubblicato non completo per un errore, ora pubblicato nella completezza.

  9. giorgio (no events) ha detto:

    Sapere che i corsi sono tenuti da Abbate cambia completamente l’oggetto del discorso.
    In ogni caso, più che la sicurezza della città, a qualcuno interessa solo far soldi.

  10. Fulvio Rogantin ha detto:

    I corsi sullo spray non sono tenuti da Abbate, il punto è che questi corsi a volte sono fatti da persone esterne, per la maggior oprate vengono “spartiti” tra dirigenti che non avrebbero bisogno di arrotondare con corsi tenuti a 90 euro all’ora. C’è Abbate ci sono tutti i comandanti dei vigili, c’è il vicequestore di Gorizia, ecc.

  11. Pier Alberto Possati ha detto:

    Proprio vero che Trieste è la città del brontolo per eccellenza .
    10 anni fa e forse meno si facevano le petizioni per una città più sicura , con meno scippi ed aggressioni , con romeni , albanesi e slavi tra i primi ad essere accusati, ora si cerca qualche rimedio aggiunto per i vigili urbani in servizio pubblico , visto che rispetto ad altre città polizia e carabinieri ce ne sono pochi , particolarmente di notte, e di nuovo c’è il brontolo all’inverso , tirando fuori anche la speculazione politica che non c’entra nulla . Forse il degrado della città sta proprio in questo : brontolo e chiacchiere e poi non si fa nulla in molti settori .

  12. Fulvio Rogantin ha detto:

    Guarda che di notte neanche i vigili ci sono se per questo. le petizioni venivano fatte “guidate” da chi, vigile diventato assessore voleva giocare a fare il poliziotto

  13. giorgio (no events) ha detto:

    Per capire meglio quel che scrive, potrebbe dirmi se Lei, Possati, vive a Trieste?

  14. hobo ha detto:

    @giorgio non credo che possati viva a trieste. e’ uno che viene qua a spiegare ai triestini che devono amare il tricolore. e oltre a questo si mette a lanciare accuse infamanti ai triestini di origine rumena, albanese e “slava” (*). da giorni sta facendo una figura penosa, ma continua imperterrito.

    (*) ma chi sono poi ‘sti “slavi”? lo sa, possati, che slavi sono i polacchi, i cechi gli slovacchi, gli sloveni, i croati, i serbi, i bosniaci, i montenegrini, i macedoni, i bulgari, gli ucraini, i russi, i lituani, e mi scuso se ho dimenticato qualcuno…

  15. Pier Alberto Possati ha detto:

    Le petizioni per una maggiore sicurezza della città erano firmate dai Triestini , le accuse infamanti non le ho mai lanciate , ma leggevo le lettere al Direttore pubblicate da un giornale locale , prima di uscire alla mattina presto da un hotel sul lungomare , che contenevano attacchi a quei tipi di popolazione .
    Saranno state tutte cose orchestrate dai vigili urbani di allora … peccato che le firme sulle petizioni erano un reggimento .
    Hobo forse la figura penosa la fai tu difendendo sempre l’indifendibile ed almeno abbi il coraggio di firmare con nome e cognome . Indirettamente ho risposto anche a Giorgio per quanto riguardava la mia presenza a Trieste : io sono sincero , per motivi di famiglia non metto più piede a Trieste dal 2010 .
    Ora non rispondetemi subito , perchè vado a messa domenicale ed a cena con amici .
    Ai prossimi giorni , se avete qualche novità e non i soliti insulti .

  16. Pier Alberto Possati ha detto:

    Le petizioni per una maggiore sicurezza della città erano firmate dai Triestini , le accuse infamanti non le ho mai lanciate , ma leggevo le lettere al Direttore pubblicate da un giornale locale , prima di uscire alla mattina presto da un hotel sul lungomare , che contenevano attacchi a quei tipi di popolazione .
    Saranno state tutte cose orchestrate dai vigili urbani di allora … peccato che le firme sulle petizioni erano un reggimento .
    Hobo forse la figura penosa la fai tu difendendo sempre l’indifendibile ed almeno abbi il coraggio di firmare con nome e cognome . Indirettamente ho risposto anche a Giorgio per quanto riguardava la mia presenza a Trieste : io sono sincero , per motivi di famiglia non metto più piede a Trieste dal 2010 .
    Ora non rispondetemi subito , perchè vado a messa domenicale ed a cena con amici .
    Ai prossimi giorni , se avete qualche novità e non i soliti insulti .

  17. Pier Alberto Possati ha detto:

    Le petizioni per una maggiore sicurezza della città erano firmate dai Triestini , le accuse infamanti non le ho mai lanciate , ma leggevo le lettere al Direttore pubblicate da un giornale locale , prima di uscire alla mattina presto da un hotel sul lungomare , che contenevano attacchi a quei tipi di popolazione .
    Saranno state tutte cose orchestrate dai vigili urbani di allora … peccato che le firme sulle petizioni erano un reggimento .
    Hobo forse la figura penosa la fai tu difendendo sempre l’indifendibile ed almeno abbi il coraggio di firmare con nome e cognome . Indirettamente ho risposto anche a Giorgio per quanto riguardava la mia presenza a Trieste : io sono sincero , per motivi di famiglia non metto più piede a Trieste dal 2010 .
    Ora non rispondetemi subito , perchè vado a messa domenicale ed a cena con amici .
    Ai prossimi giorni , se avete qualche novità e non i soliti insulti .

  18. Pier Alberto Possati ha detto:

    In attesa di commento 14

  19. Pier Alberto Possati ha detto:

    Commento 14 , dove è ?

  20. Pier Alberto Possati ha detto:

    Commento 14 , dove è ?

  21. Pier Alberto Possati ha detto:

    Commento 14 , dove è ?

  22. Pier Alberto Possati ha detto:

    Censura ?

  23. agapanthi blue ha detto:

    …Pier Alberto… rilassati…alle volte ci mette un filino di. tempo a caricare i commenti..no censura..
    ti sarai mica sparato la bomboletta di peperoncino x vedere se funzia??!!

  24. hobo ha detto:

    pardon, i lituani non sono slavi.

  25. hobo ha detto:

    possati e’ convinto di essere un perseguitato politico perche’ nessuno gli ha spiegato come si usa il tasto “refresh”.

  26. Fulvio Rogantin ha detto:

    Dal 2003 non c’è notizia di alcuna petizione sulla sicurezza che ha raccolto tante adesioni.

  27. ufo ha detto:

    Dal 2003 non c’è notizia di alcuna petizione sulla sicurezza, punto. Qui si usa scrivere al Piccolo, piuttosto.

    Rispetto ad altre città polizia e carabinieri ce ne sono pochi“. Oops. Citazione da Repubblica: “Basti pensare che Gorizia e Trieste sono ai primi due posti in questa classifica, con circa 1.100 uomini preposti alla sicurezza per centomila abitanti, seguite da Roma (882,3), mentre in una provincia come Treviso figurano impiegati appena 172,8 uomini. In questa classifica Palermo si colloca al sesto posto (783,9 uomini per centomila abitanti).

    Pap è un perseguitato genuino. Perseguitato dai fatti.

  28. Pier Alberto Possati ha detto:

    Repubblica ha messo dentro al numero gli uomini del 13° Reggimento carabinieri di Gorizia e della Scuola Allievi Agenti di Polizia che non fanno servizio di ordine pubblico . Il 13° . ad esempio , è impiegato nelle missioni alla estero come il 7° di Laives , facendo parte di una Brigata speciale . Mi sa che di militari sapete proprio poco. Gli allievi non sono impiegati perchè proprio sono in fase di addestramento.
    Ops ho preso in castagna voi e la Repubblica,
    quindi perseguitati siete voi .

  29. Fulvio Rogantin ha detto:

    Pier Alberto, saprai di militari ma non sai di Trieste. E comunque i temi sono:

    Le “armi” in dotazione o non le vogliono (armi da fuoco) o non servono (manganelli metallici) o non necessitano di tanto corso.

    Il secondo punto è il business dei corsi.

  30. Pier Alberto Possati ha detto:

    Infatti non sono entrato nei temi specifici , anche perchè sono in discussione in molte città
    Italiane . Può piacere o non piacere in alcune città hanno istituiti pattuglioni misti Esercito-Polizia o Carabinieri , alcuni dotati di pistola Beretta altri solo di manganelli . Questo per allargare il numero di pattuglie presenti sul territorio, specialmente di sera .
    A Verona , Bologna , Mantova , città che conosco , non hanno fatto nessun corso per la dotazione dei manganelli .

  31. Fulvio Rogantin ha detto:

    Ah, capito, parlavi di altro, di cose che non riguardavano l’articolo. Va bene

  32. Pier Alberto Possati ha detto:

    Ho semplicemente risposto a cifre inesatte del
    punto 26 .
    Ecco , perchè parlavo di altro , comunque subito dopo sono rientrato in argomento.
    Per la bomboletta urticante , non ho riferimenti , perchè nè la Polizia , nè i Carabinieri Italiani la usano . A suo tempo
    c’è stata una proposta di legge in tal senso , ma è abortita.
    Comunque , grazie …. almeno uno che non è irriguardoso nei miei confronti .

  33. agapanthi blue ha detto:

    In realtà da Gennaio 2014, l’ O.C. (oleoresin capsicum) è previsto, come sperimentazione, in dotazione alle volanti e alla polfer di Milano, ai nuclei radiomobili di Roma e Napoli. Non saprei quanto venga a costare il corso di formazione per l’erogazione e l’informazione di tale strumento aggiuntivo a quelli già in dotazione alle forze dell’ordine. Per quanto riguarda i Vigili, io mi ostino a chiamarli così pensando a mansioni più preventive e meno militarizzate c’è gran fermento nel settore proprio tra coloro che vogliono mantenere un ambito circoscritto che permetta loro di non doversi confrontare con armi da fuoco o bianche e quelli invece che sentendosi cugini di serie B vogliono l’uniforme completa di “extra”… ed ecco cambiare il nome e la struttura al classico manganello (considerata arma, e quindi non portabile dal vigile) che si trasforma in bastone sfollagente estraibile e di metallo…ma il corso di formazione ginnica per sopportare il peso del fardello e non farsi venire la sciatica è previsto?? no perchè, scherzi a parte, mi pare più pericoloso un bastone usato male che uno spray nebulizzante x giunta. O la regione deve spendere altri soldi per l’uso del bastone e del relativo corso di pronto soccorso per ferite da bastonate? e chi terrà il perfezionamento di “bastone due la vendetta?” belli i tempi rassicuranti dove il vigile usava il fischietto,la penna e una bella tirata d’orecchie .. 🙂

  34. ufo ha detto:

    Poteva andarci peggio. Ai forestali hanno imposto l’arma da fuoco, e c’è mancato poco anche coi vigili.

  35. Fiora ha detto:

    @32
    già , “belli i tempi rassicuranti” del vigile con fischietto e eloquio bonario… ma erano altri tempi obiettivamente.
    Se oggi ad uscire da sola la sera anche soltanto per necessità igieniche canine mi munisco di pila per illuminare gli angoli bui scopo sì puntigliosa raccolta deiezioni ma precipuamente per individuare presenze, se mi attacco all’orecchio il cellulare quale inoffensivo sistema d’allarme nonché patetico dissuasore, se una temeraria come assicuro di essere io, rincasa puntualmente con la sensazione di averla in qualche modo scampata,se un un anonimo cartello posizionato in varie copie sui pali della mia via recita”attenzione ai vandali che sforzano le serrature delle macchine” beh vuol proprio dire che i tempi sono cambiati…e maturi per un monitoraggio del territorio,più assiduo, meno bonario e più rassicurante.

  36. Fulvio Rogantin ha detto:

    Fiora, la sera i vigili non ci sono. Io ho l’impressione che questa “militarizzazione” dei vigili sia del tutto inutile. E’ stato solo il giochetto di un assessore missino e di una leghista.
    Lo spray ed il randello metallico mi preoccupano relativamente, non sono mai stati usati, tranne una volta, impropriamente il randello.
    MI preoccupa molto di più, ad esempio, la struttura di polizia in Viale Miramare che intercetta o che fa indagini. Struttura ancora “sotto controllo” del vecchio assessore.

  37. Fiora ha detto:

    @35
    Fulvio ,il mio era un discorso generico in estensione, da cittadina diventata insicura a casa propria e non del tutto fuori tema, quindi.
    Così per condividere e…ridere, ti lascio immaginare la sottoscritta chiavi di casa al collo, che regge con la mano sin guinzagli 2(due!)e pila mentre la destra è occupata dal telefonino attaccato all’orecchio genere bodyguard.
    i sacchetti canonici,dici? chiaramente in tasca,già aperti e pronti alla bisogna.
    Il brivido è al momento della manovrina raccogli pupù . M’ingolfo un pò ma alla fine rincaso vincitrice ,nonché sana e salva! 😉

  38. Gino ha detto:

    Il comandante Abate tiene i corsi dietro compenso ??? E magari lo fa anche durante il turno di lavoro.
    Vergogna !!! Dimissioni immediate

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