16 Gennaio 2014

Stamina. Conferenza stampa di Marino Andolina a Trieste

Marino Andolina conclude la sua conferenza stampa con una nota di pessimismo. Dice che “Oramai siamo morti, il potere ha deciso che dobbiamo essere eliminati“, ed ancora “Nelle guerre vincono i cattivi“. Forse su quest’ultima affermazione l’ANPI avrebbe qualcosa da ridire, forse anche Rifondazione Comunista con cui il medico è stato eletto consigliere comunale.

Ma partiamo dall’inizio, la prima cosa che il medico triestino dice entrando nella sala della conferenza stampa vedendo la giornalista RAI è “almeno un poco di Rai onesta“.

Sul binario del complotto contro “i buoni” si svolge tutta la conferenza stampa, la motivazione, spiega Andolina può avere due radici. La prima sono le case farmaceutiche europee perché la legge italiana sulle cure compassionevoli avrebbe fatto si che “francesi e tedeschi con le carrozzine avrebbero passato le Alpi come Annibale venendo in Italia a curarsi”. Del resto “quando sono andato alla camera a farmi sputtanare nella stanza vicino, si dice, vedevano la riunione i responsabili delle principali case farmaceutiche“. L’altro aspetto è che in Italia “non si fa carriera negli ospedali se non per parentela, perché muore colui che occupava il posto superiore o per appartenenza politica”. Se qualcuno emerge viene ostacolato. per invidia.

Andolina precisa sin dall’inizio che chi parla “non è Stamina” ma è colui che vuole difendersi nella sua città perché troppo letame è caduto su di se e “non voglio che qualcuno goda troppo nel vedermi in difficoltà”.

La conferenza si dipana sulla traccia delle informazioni che sono state date durante la trasmissione “Presa Diretta” (La trasmissione integrale è visibile a questo link), smentite una per una.
Ci sono due punti, secondo il medico, su cui andrebbe data risposta: le staminali fanno male? Curano qualcosa?. Questo il confine. Secondo lui non fanno male e curano, secondo la comunità scientifica possono far male e non curano.
Difficile dar ragione agli uni o agli altri, sarà prima la commissione ministeriale e poi, molto probabilmente, i periti in un processo, a definire dove stia la verità. Certo è che alcune affermazioni smentiscono completamente quanto emerge dalle notizie. Ad esempio il famoso protocollo segreto: “E’ pubblico, si può trovare anche su wikipedia“. Sulla questione delle cellule staminali che possono addirittura far male “Le staminali hanno un sistema di controllo interno per cui se entra in contatto anche un solo microbo, tutto ingiallisce“.
In questo campo difficile affermare chi ha ragione o ha torto, saranno gli esperti a dirlo.

Veniamo appunto agli esperti. Sulla comunità scientifica che dice che la cura Stamina non è efficace Andolina dice che “forse hanno visto le staminali solo su riviste femminili“. Aggiunge che “la farmacista diventata senatrice“, non viene mai pronunciato il nome di Elena Cattaneo, “non si può permettere di discutere con me di staminali“.

Viene citato invece il Dottor John Bach, massima autorità mondiale di atrofia muscolare spinale che ha testimoniato due volte sui miglioramenti di una paziente. Occorre dire che lo stesso medico ha espresso delle perplessità sia sui miglioramenti (“Non basta dare a questi bambini le cellule staminali e fare dei video, per poi dire che stanno un po’ meglio””) sia sulla cura (“È altamente improbabile che questa possa diventare una cura. Di fatto, non c’è nessuna possibilità: al momento non c’è alcuna malattia neurologica che noi medici siamo in grado di curare”) (fonte). Anche qui dire dove stia la verità è alquanto difficile.

Le prove comunque, dice Andolina, sono state date durante l’intervista alla giornalista di Presa Diretta ma tutto è stata o tagliato. Sulla intervistatrice, Liza Boschin dice che “era veramente bellina, un occhio un po’ strabico, per cui le avrei dato tutto, parlo di carte ovviamente“.
Il medico si sofferma anche sull’aspetto delle mamma di una bambina Nicole De Matteis dicendo “grande attrice, anche bellina, quando la ho incontrata all’ospedale di Brescia mi ha riempito di rossetto davanti al marito“. Oggi i rapporti con i De Matteis sono cambiati. Sono tra i principali accusatori di Stamina. Vannoni dopo le accuse ha messo su Facebook il video che dimostrerebbe i progressi della bambina. Alla domanda se utilizzare l’immagine di bambini sia etico e rispettoso Andolina risponde “Legalmente è possibile, abbiamo la liberatoria. I bambini non andrebbero mai mostrati ma visto che hanno cominciato loro se lo meritano“. Sulla infusione fatta al Burlo senza anestesia il medico dice che le problematiche della bambina “rendevano pericoloso il farla e che i bambini piangono per la costrizione e non per l’ago, in quanto le spine a quella età sono molto morbide

Grande assente in tutta la conferenza e nelle domande dei presenti è il Burlo. Una unica domanda per cercare di chiarire se l’utilizzo di staminali per le cure fosse a conoscenza della direzione, che invece afferma che l’autorizzazione fosse solo per la ricerca e non per le cure su pazienti. Andolina ammette che “sicuramente qualche irregolarità formale c’è stata, ma con questo metodo quando ho fatto i primi trapianti di midollo avrei dovuto essere arrestato“. Il medico cita che in quella occasione un magistrato aveva detto “la legge viene dopo la scienza, se c’è un morto noi interveniamo“. Del resto dice, informalmente si sapeva che curavo con le staminali, sin dal 1986 e cita una mail al dott, Giancarlo Canciani, allora direttore, in cui viene messo a conoscenza delle cose. Insomma si sapeva quello che stava facendo anche se dal punto di vista formale non avrebbe potuto, ma così si usa. Abbiamo trovato un documento nella rete del Burlo che conferma in qualche modo ciò che Andolina dice. Nel suo CV ( consultabile a questo link), si legge “terapia con staminali adulte dal 1986”.
Sulla mancata registrazione degli ingressi di pazienti il sabato e domenica il medico dice che “La commissione disciplinare gli ha dato ragione poiché erano stati prodotti in forma cartacea e non inseriti nel sistema interno“.
Sul lavoro di domenica il medico dice “I trapianti li facevo a mie spese, il laboratorio è stato costruito dalle famiglie, dall’amen. Io lavoravo in autonomia“.
Forse, ribadisco, qualcuno, forse anche la magistratura ma sicuramente gli organi di informazione dovrà cominciare ad occuparsi di alcune anomalie nella gestione dell’Ospedale Infantile. (Vai all’articolo)

Un’ultima domanda “Lei pensa di candidarsi alle europee?“. Risposta “Non voglio rovinare un partito, certo, se Vannoni andasse negli Stati Uniti, se arrestassero qualcuno che sta dicendo il falso, allora si che mi candido…..“. Anche qui staremo a vedere che succede.

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12 commenti a Stamina. Conferenza stampa di Marino Andolina a Trieste

  1. Alex Kornfeind ha detto:

    Atteggiamento compassionevole ed etico quello di Andolina “I bambini non andrebbero mai mostrati ma visto che hanno cominciato loro se lo meritano” Occhio per occhio, dente per dente ed io aggiungo: ricevuta per ricevuta. Infatti perché quei genitori hanno mandato tanti soldi proprio a San Marino?

  2. Paolo Geri ha detto:

    Dopo aver appreso ieri da “Il Piccolo” che le Assicurazioni Generali finanzieranno la struttura alternativa a Stamina direi che è tutto fin troppo chiaro.

  3. Fulvio Rogantin ha detto:

    E’ tutto troppo chiaro proseguendo nel leit motive del complotto utilizzato da Andolina (condito da una buona dose di cattivo gusto).
    SI tratta di “struttura alternativa” a Stamina nel senso che

    1) E coordinata da uno scienziato e non da un esperto di comunicazione
    2) SEguiranno le fasi di sperimentazione secondo le regole

    “Il metodo sviluppato da Vescovi, che ha impiegato decenni per arrivare alla fase di sperimentazione sull’uomo, sarà poi messo a disposizione degli altri ricercatori”

  4. El baziloto ha detto:

    Al di là di tutto, noto il tipico vezzo del maschio italiota di far pessime battute sessiste sulle donne.

  5. Fulvio Rogantin ha detto:

    E’ la cosa che mi ha colpito di più, per uno di sinistra, tra l’altro l’invito alla conferenza stampa è stato fatto da rifondazione, da questo la domanda sulle europee.
    Le battute sessiste e il “se lo meritano” rispetto al video del bambino mi paiono veramente squallide.

  6. Marko Germani ha detto:

    Il protocollo è disponibile su wikipedia? Ma davvero?

    “Il metodo proposto dalla Stamina Foundation Onlus prevede la conversione di cellule staminali mesenchimali (cellule solitamente destinate alla generazione di tessuti ossei e adiposi) in neuroni, dopo una breve esposizione ad acido retinoico diluito in etanolo.[3] La terapia consiste nel prelievo di cellule dal midollo osseo dei pazienti, la loro manipolazione in vitro (incubazione delle cellule staminali per 2 ore in una soluzione 18 micromolare di acido retinoico), e infine la loro infusione nei pazienti stessi.[10]

    Vannoni ha ripetutamente evitato di rivelare i dettagli del suo metodo al di là di quelli disponibili nella sua domanda di brevetto.[10] Nel 2012 l’Ufficio Brevetti degli Stati Uniti aveva parzialmente respinto la domanda di brevetto, con una procedura che consente la ri-presentazione: Vannoni non l’ha più ripresentata. Il rifiuto era dovuto al fatto che la domanda aveva dettagli insufficienti riguardo alla metodologia, al fatto che è improbabile che la differenziazione cellulare si verifichi durante un periodo di incubazione così breve e che la comparsa di cellule nervose nella coltura rischierebbe di essere frutto di cambiamenti citotossici.[10]”

    Dove sta questo protocollo?

  7. Marko Germani ha detto:

    “Ci sono due punti, secondo il medico, su cui andrebbe data risposta: le staminali fanno male? Curano qualcosa?. Questo il confine. Secondo lui non fanno male e curano, secondo la comunità scientifica possono far male e non curano.”

    È per questo che esiste la sperimentazione. Bisogna definire rigidi protocolli *a priori* (cosa si cura? quali sintomi andiamo a misurare e osservare? come si cura? quanta dovrà essere la differenza minima rispetto al placebo per poter dire che c’è davvero qualcosa? ecc ecc), magari cominciando con animali e in doppio cieco. Video che mostrano miglioramenti se ne possono fare anche per l’omeopatia, ma il metodo scientifico è un’altra cosa. Allora secondo me è questa la domanda alla quale andrebbe data una risposta: perché Andolina e Vannoni non hanno mai pubblicato un paper peer reviewed? Perché non sottopongono il loro metodo a una sperimentazione in doppio cieco?

  8. agapanthi blue ha detto:

    Il dott. Andolina dovrebbe imparare dal suo socio “dott.” Vannoni qualche tecnica di comunicazione efficace.(tralascio che forse gli farebbe bene leggere qualche rivista femminile..)Ha infilato una perla dietro l’altra, e sono veramente mortificata per le tante persone che ripongono in lui e in stamina la fiducia per una cura alle malattie dei propri cari. Rendersi conto che i pazienti e i parenti già vittime incolpevoli di una malattia diventano doppiamente vittime quanto meno di una cattiva informazione è sconfortante. Mi domando come sia credibile un medico che mostra una tale arroganza e assoluta mancanza di rispetto eticamente impostogli dal giuramento di Ippocrate, per la piccola paziente (tanto da farla sembrare quasi una piagnucolosa), per non parlare della signora De Matteis, che magari gli ha messo le braccia al collo come si fa quando pensi di avere davanti la tua ancora di salvezza. Fortunatamente il garante della privacy non la pensa come lui.
    E’ indegno di un uomo un comportamento così sessista e adottando una linea di difesa di tal fatta, a mio avviso non dovrebbe camminare a testa alta da nessuna parte, tanto meno a Trieste che nonostante tutto, lo circonda di fiducia e stima (a mio avviso incomprensibili). Marx, che il Dott. Andolina dovrebbe conoscere in quanto appartenente alle fila di rifondazione comunista, pare abbia detto che la strada per l’inferno è lastricata dalla buone intenzioni. Temo che qui manchino ormai anche quelle.

  9. agapanthi blue ha detto:

    Il dott. medico Andolina dovrebbe imparare qualche tecnica di comunicazione efficace dal suo socio “dott.” Vannoni (e a mio parere dovrebbe leggere anche qualche rivista femminile..) Ha infilato una perla dietro l’altra e sono veramente mortificata per le tante persone che ripongono in lui la fiducia per una cura efficace. Rendersi conto che persone, vittime incolpevoli di una malattia divengono doppiamente vittime quanto meno di informazioni millantanti e falsamente rassicuranti è sconfortante. Mi domando come sia credibile un medico che mostra una tale arroganza e assoluta mancanza di rispetto per una piccola paziente tanto da farla sembrare quasi una piagnucolosa senza contare poi le parole usate nei confronti della signora De Matteis che magari gli ha buttato le braccia al collo come si fa quando pensi di avere davanti a te un’ancora di salvataggio. (fortunatamente in queste ore il garante della privacy ha manifestato il suo dissenso e ha fatto rimuovere il video) E’ indegno di un uomo che si rispetti un comportamento così sessista, adottando una linea di difesa di tal fatta, a mio avviso, non dovrebbe camminare a testa alta da nessuna parte, tanto meno a Trieste, che nonostante tutto, lo circonda di stima e fiducia (a mio avviso incomprensibili). Marx, che il dottore dovrebbe conoscere in quanto appartenente alle fila di rifondazione comunista pare abbia detto che la strada per l’inferno è lastricata dalle buone intenzioni. A me pare che in questo caso manchino anche quelle. Ora io non auguro certo l’inferno a nessuno ma mi auguro che si faccia chiarezza al più presto e che ognuno si prenda le proprie responsabilità

  10. Fiora ha detto:

    Andolina, non fosse altro che per le sue ultime sortite(l'”altro” è da paura, ma i conti si fanno alla fine) è la seconda clamorosa cantonata “pubblica”* che ho preso in vita mia. La prima era stata Berlusconi.

    *delle mie cantonate private ho perso il conto 🙁

  11. Davethewave ha detto:

    Dopo aver visto “presa diretta” e letto de questa conferenza stampa, me xè veramente cascadi i… brazzi.
    Squallido

  12. hobo ha detto:

    andolina ha perso completamente la sua credibilita’.

    a questo punto pero’ bisognerebbe riaprire la discussione sulle leggi che in italia impediscono la ricerca sulle cellule staminali, perche’ questa storia e’ una conseguenza del proibizionismo. se la ricerca e la sperimentazione si potessero fare alla luce del sole nelle strutture pubbliche, non ci sarebbe posto per “guaritori” come vanoni.

    http://www.associazionelucacoscioni.it/rassegnastampa/cellule-staminali-embrionali-italia-troppe-ipocrisie

  13. LITTERIO MACCARRONE ha detto:

    SONO CONVINTO CHE STAMINA E UN CRANDE PROGRESSO E C’E TROPPO INTERESSE E PER QUESTO NON LASCIANO FARE E ANDARE AVANTI IO PERSONALMENTE SONO IN CARRAZZINA CON LESIONE DEL MIDOLLO MI FAREI FARE QUALUNGUE COSA SE MI VOLETE CHIAMATEMI UN
    GRAZIE

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