14 Gennaio 2014

Stamina: Andolina e Burlo riguardano Trieste?

“Faccio fatica a capire, infatti Anzi: non capisco”. E’ in questa frase in risposta ad un tweet che dice “Brutta cosa apprendere a Presa Diretta di genitori che descrivono Andolina come Vanna Marchi e l’ospedale di ‪#‎Trieste‬ coinvolto”  la sintesi della informazione a Trieste sul caso Stamina. La frase non viene  dalla “casalinga di San Giacomo”, con rispetto perché magari legge La Stampa o guarda Presa Diretta, ma dal vicedirettore del Piccolo Alberto Bollis.
Torno indietro di 20 anni.  Estate 1991 la guerra in Slovenia. Poi la Croazia, la Bosnia, il Kosovo. Il Piccolo diventa il centro dell’informazione, un bravo cronista Paolo Rumiz diventa grande giornalista raccontando le cose che vengono poi riprese da altri. Si fa informazione, giornalismo. Una volta che “succede qualcosa”  non ce la si fa scappare di mano.
Ma non occorrono esempi così eclatanti come una guerra. Basta andare indietro di un anno, alla scomparsa dell’aereo di Vittorio Missoni  in Venezuela. Dall’archivio del Piccolo risultano 75 articoli ricercando “Vittorio Missoni aereo”, altrettanti se ne trovano facendo una ricerca con le parole “Marino Andolina Stamina”. Quest’ultimi nell’arco di quattro anni e per la maggior parte in appoggio al medico triestino.
Solo negli ultimi giorni, quando è oramai impossibile stare in silenzio il giornale locale riporta le cronache presenti su altri organi delle indagini di Torino e delle reazioni del mondo scientifico. Però le notizie si possono mettere in cronaca, più letta, o in attualità, spesso saltata a piè pari. Possono finire in locandina o meno. Possono finire su Facebook o meno. Di Stamina si parla in attualità, mai una locandina, mai su Facebook. Perché questo silenzio, questa informazione sussurrata?

Ieri sera la trasmissione di Iacona, “Presa Diretta” su Rai 3 ha raccontato la storia di Stamina è più volte sono uscite le parole “Trieste” e “Burlo”. Marino Andolina è stato intervistato.
Colpisce il racconto del padre di una bambina, Nicole De Matteis. Racconta che la prima infusione, una puntura spinale, è stata al Burlo di sabato, senza anestesia, con quattro persone che la tenevano ferma. Costo 27.000 euro per una cura in un ospedale pubblico, una cura che non si doveva fare poiché, parole di mauro Delendi allora direttore “io ho firmato una convenzione per studio e ricerca esplicitamente ”preclinica”, cioé senza alcun coinvolgimento di pazienti”.  Era il 2009  e Andolina diceva rispetto al caso di un paziente deceduto, caso dal quale è poi partita tutta l’inchiesta, “quello che per il Burlo è un mio gravissimo errore è di non aver fatto pagare il ticket a questo signore, l’ho fatto entrare la domenica quando ci sono meno bambini”. Ora le accuse sono che i “ticket” fossero ben più cari e pagati a Stamina.

Mi fermo qui, invitandovi a cercare e rivedere la trasmissione e torno all’informazione.
C’è stata una autorevole voce critica ai metodi di Stamina che viene proprio da Trieste  dal dott. Mauro Giacca, direttore del ICGEB di Trieste, il Centro Internazionale per l’Ingegneria Genetica e Biotenologie. Già nel 2009 affermava sul Piccolo in merito alle staminali “Non so nulla del caso specifico, ma una cosa è chiara: sulle cellule staminali c’è una situazione scandalosa. C’è tanta gente truffaldina che promette cure tanto miracolose quanto inesistenti“. In ottobre, a scandalo già scoppiato, mentre il giornale prendeva posizione sul diritto di cura per i malati “pro-Stamina”  interveniva duramente dicendo tra l’altro “Ma, a differenza del Medioevo, oggi però non ci accontentiamo più di inganni o consolazioni: dalla medicina vogliamo rimedi efficaci, e sappiamo con certezza, con buona pace di Andolina, che è soltanto rispettando le regole della scienza che questi potranno essere ottenuti.”  Peccato non lo dicesse in una intervista ma in una lettera su “Segnalazioni”.

Perché questo silenzio? Perché Andolina è consigliere comunale? Perché ha un illustre passato? Perché è fondatore di una importante e benefica associazione quale la Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin?

Perché il silenzio o meglio il marcato approfondimento sul Burlo? Si può chiedere conto del perché in un glorioso ospedale pubblico siano successe certe cose?

Riorno alla Slovenia del 1991. Ero a Ljubljana in quei giorni. C’erano dei giornalisti nazionali che se ne stavano in un hotel a bersi l’aperitivo e ad ascoltare le notizie alla radio per poi scrivere articoli. Altri giornalisti andavano alla fonte degli avvenimenti.

Forse è il caso che qualche giornalista vada finalmente al Burlo e non si accontenti delle notizie che arrivano dall’ufficio stampa dell’ospedale, ufficio stampa che sta facendo benissimo il suo dovere, ed infatti non se ne parla. Qui non si parla di una regata ma di salute e forse sarebbe il caso di approfondire.

Per approfondire sul “Caso Stamina”:
Il Caso Stamina a Presa diretta Il Post
Presa Diretta su Stamina Unità
Il Caso Stamina su Rai news

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7 commenti a Stamina: Andolina e Burlo riguardano Trieste?

  1. hobo ha detto:

    bollis e’ vicedirettore del piccolo. cos’e’ che non capisce?

  2. ufo ha detto:

    Toh, il Piccolo che non fa informazione? Non è che sia esattamente una novità…

    Il Piccolo ha notoriamente una missione ed uno scopo esistenziale, e sono quelli di filtrare gli argomenti con cui indottrinare l’opinione dei lettori, e quanto ci mette di informazione è solo quanto funzionalmente necessario a salvare le apparenze continuando la finzione di essere un mezzo d’informazione (e scoraggiare eventuali concorrenti). Quanto c’è di buono è solo l’eredita della cosa migliore che gli sia mai successa: le brevi stagioni di TriesteOggi/La Cronaca, che l’hanno portato su posizioni vagamente più moderate. Scomparsa la concorrenza il pamphlet si è rifossilizzato in posizione.

  3. Alex Kornfeind ha detto:

    M’interessa poco di quanto il quotidiano di Trieste possa scrivere e come perché all’edicola possiamo comprare altri quotidiani come alla TV scegliere più programmi. M’interessa invece e molto che si faccia viva luce per scoprire se Andolina ha effettivamente operato senza anestesia presso il Burlo e se ha trattato con soverchia maleducazione una famiglia che aveva già bonificato dei soldi ad una società, guarda il caso, sita presso la Repubblica di San Marino. http://www.lastampa.it/2014/01/13/italia/cronache/non-potevo-pagare-le-cure-di-vannoni-e-mi-dissero-fai-prostituire-tua-moglie-inaBSwvXjLnKM8LR7EQuTN/pagina.html

  4. Fulvio Rogantin ha detto:

    A me interessa anche come il quotidiano se ne occupa. Esiste un problema Burlo ed è comodo che non se ne parli. Vero che si possono comprare altri quotidiani ma è vero che la maggior parte delle persone a Trieste si informa col Piccolo.

  5. Kaiokasin ha detto:

    Anche qui una trasmissione su Stamina (a mio giudizio migliore di quella di Iacona) http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/PublishingBlock-a1e3b801-994a-41e8-8098-72f0c3bca667-podcast.html

  6. Fulvio Rogantin ha detto:

    Grazie Kaio della segnalazione, veramente interessante.

  7. Fulvio Rogantin ha detto:

    Segnalo che in continuità oggi sul Piccolo c’è un articolo in cui Andolina si difende ed un piccolo riquadro in cui si dice che viene deferito all’ordine dei medici. Penso sempre più che Andolina ed il Burlo abbiano un buon controllo della informazione triestina.

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